Una campagna di
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Il progetto consiste nell'esito scenico previsto per il 6 novembre p.v. presso il Teatro PIME, in via Mosè Bianchi, 94 - MILANO a seguito di un laboratorio di di counseling a mediazione teatrale condotto da Giulia Gennaro (tirocinante del corso professionale di TeatroCounseling°) in collaborazione con Ebano Onlus, che ha coinvolto alcune ragazze accolte e sostenute dall'associazione per le loro storie di vita estremamente travagliate, che hanno dimostrato passione e impegno durante tutto il percorso e che si sono cimentate in un tipo di recitazione introspettiva, che le ha portate a raccontare le loro esperienze con estrema generosità.
A partire da un'idea di Giulia Gennaro e Elena Pilan, il gruppo ha lavorato attivamente per produrre una drammaturgia originale, liberamente ispirata alla biografia della grande stilista Coco Chanel, icona mondiale che ha dimostrato un'incredibile resilienza, partendo da un abbandono in orfanotrofio fino a lasciare una firma indelebile nella storia della moda.
Lo scopo del progetto è quello di promuovere innanzi tutto l’inclusione sociale di tutte le donne in stato di emarginazione, vittime di maltrattamenti e/o con esperienze di detenzione o permanenze in comunità.
Con questa rappresentazione ci preme invitare sempre più cittadini a riflettere sulla necessità di eliminare discriminazioni e pregiudizi, che molto spesso complicano o addirittura scoraggiano un potenziale reinserimento dei soggetti che hanno alle spalle un passato difficile. Vogliamo inoltre sottolineare la possibilità e il diritto di chiedere aiuto a tutti coloro che si trovano in stato di bisogno e far conoscere sempre meglio le realtà milanesi che si occupano di assistenza.
Poiché lo spettacolo è totalmente non profit e quindi l'ingresso sarà aperto al pubblico gratuitamente (con possibilità di offerta liberale in favore dell'associazione), con questo crowdfunding chiediamo il vostro prezioso sostegno per quanto riguarda le spese vive di realizzazione: costo di affitto spazi per prove e messa in scena, stampa e distribuzione delle locandine, noleggio attrezzature tecniche, acquisto materiali per la scenografia, coinvolgimento di alcuni professionisti necessari alla riuscita dell'evento.
Qualora l'importo raccolto superasse il budget necessario a coprire tutte le spese dello spettacolo, la rimanenza sarà devoluta all'associazione Ebano Onlus.
Titolo: Io Ci Credo
Regia: Giulia Gennaro
Autore: Drammaturgia collettiva
Adattamento: Giulia Gennaro
Cast: Elena Pilan, Elena D’Agnolo, Rossella Calabria, Sabina Zapareniuc, Sara Matuozzo
Musiche: Samuele Rampani
Atti: Atto unico
Durata: 75 min. circa
Genere: Biografico/Drammatico
Trama: Una bambina nata in povertà e abbandonata pochi anni dopo in orfanotrofio, apparentemente senza alcuna prospettiva per il futuro. Una bambina che, crescendo, si è trovata a dover lottare per affermarsi, in un mondo che sembrava non volerla. Una donna, che grazie alla sua forte personalità è riuscita a conquistare le luci della ribalta, scalando una vetta dopo l’altra, a difesa di una femminilità del tutto rivoluzionaria. Questa è la Chanel della Parigi di un tempo, considerata un’icona intramontabile nonostante il passare degli anni, ma la sua storia si fonde inevitabilmente con la storia di tante altre donne che hanno dimostrato resilienza nella vita ed è qui che entrano in gioco le Chanel di una Milano contemporanea, che con grande forza hanno resistito agli urti della vita.
Note di regia: Il progetto nasce dalla fortuita collaborazione con l’Associazione Ebano Onlus, ovvero una realtà molto importante nel panorama milanese per quanto riguarda il sostegno alle donne in stato di difficoltà, al fine di fornire assistenza e promuoverne il reinserimento sociale.
In quanto regista e futura counselor a mediazione teatrale, ho intrapreso quindi questa avventura come tirocinante e collaboratrice volontaria, proponendo un corso non solo di recitazione ma anche di profondo lavoro su di sé, percorrendo tappe esperienziali della vita delle interpreti grazie ad alcuni esercizi introspettivi ispirati alla biografia della grande Chanel. Durante questo percorso, abbiamo quindi utilizzato il metodo della drammaturgia collettiva, partendo dai risultati di ognuno di questi esercizi che hanno portato le partecipanti a parlare di sé in maniera libera e autentica, fuori dagli schemi della scrittura teatrale classica, dando vita solo in un secondo momento alla scrittura ufficiale del copione.
L’intento di questo spettacolo è proprio quello di fornire al pubblico un’esperienza catartica, un racconto di resilienza e femminilità nel quale ogni donna si possa immedesimare, laddove Chanel diventa un pretesto per riflettere sulla potenza della forza di volontà e sulla possibilità di cambiare il corso di un destino solo apparentemente segnato.
Nel cast abbiamo quindi ragazze speciali, che portano il loro messaggio di speranza dopo aver affrontato esperienze di forte disagio sociale dalle quali, con la loro forza, stanno cercando di rinascere giorno per giorno.
Giulia Gennaro
Attrice, regista e scrittrice di origini friulane.
A soli 12 anni vince il suo primo premio letterario con il racconto La filosofia della mia vita. Successivamente, si posiziona finalista in numerosi altri concorsi di rilevanza nazionale e collabora come autrice ai laboratori artistici del programma tv Zelig. Nel 2015 MdS Editore sceglie di pubblicare il suo primo romanzo, Amore privato, assegnandole il compito di inaugurare la nuova collana Cattive strade, ispirata a Fabrizio De Andrè.
Fresca d’esordio nella narrativa, partecipa alla realizzazione delle antologie Vituperio delle Genti e In virus veritas, in collaborazione con altri autori già noti nel panorama letterario.
Parallelamente, si avvicina al teatro grazie al percorso triennale della scuola milanese Faro Teatrale, studiando recitazione con Manfredi Pedone e Massimo Sabet, oltre a dizione e tecnica vocale con Daniele Chiesa.
Nel corso degli anni si esibisce in molteplici contesti, fino ad arrivare a calcare il palco di teatri prestigiosi come il Franco Parenti e il Menotti. Collabora alla stesura di svariati testi teatrali in lingua italiana e continua il suo percorso formativo come attrice e regista, frequentando inoltre il corso extracurriculare di Regia della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Nel 2019 dirige il suo primo spettacolo, in collaborazione con il cantautore milanese Foma Fomic, dal titolo Tanto poi si muore.
Prende parte a numerose produzioni teatrali e televisive ed ha inoltre la fortuna di approfondire la sua formazione con maestri come Teresa e Andrzej Welminski, Claudio Tolcachir, Laura Pasetti, Andzik Kowalczyk, Maia Cornacchia, Rodrigo Morganti, Riccardo Mallus, Luciano Colavero, Marco Toscani, Giuseppe Capotondi, Liv Ferracchiati, Giancarlo Fares, Michele Placido e Pupi Avati.
Dal 2019 ad oggi frequenta il corso professionale per operatori in counseling a mediazione teatrale, diretto da Marisa Miritello.
Elena Pilan
Attrice e autrice teatrale, attualmente detenuta presso la Seconda Casa di Reclusione Milano Bollate, unica detenuta in Italia ad essere ammessa al lavoro esterno al carcere secondo l’articolo 21 O.P. come lavoratrice dello spettacolo.
Nel 2018 comincia la sua esperienza teatrale con l’associazione Cetec – Dentro/Fuori San Vittore, supervisionata dalla regista Donatella Massimilla, scrivendo e interpretando testi inediti ispirati ai personaggi di Frida Khalo, Julia Vozneseskaia nel Decameron delle Donne, Tina Modotti, Liliana Segre, Eva Kant e Alda Merini. Si esibisce in numerosi contesti tra cui il Giardino della Triennale di Milano, il Castello Sforzesco, il Piccolo Teatro Grassi e Spazio Alda Merini.
Tra il 2018 e il 2019 partecipa al gruppo Costituzione Viva, in collaborazione con Donatella Stasio, Responsabile Ufficio Stampa della Corte Costituzionale, dando vita ad un dialogo sul tema “La pena nella Costituzione Italiana”, con l’allora vicepresidente Marta Cartabia e il Giudice Emerito, Francesco Viganò.
Nel 2020 scrive insieme alla regista D. Massimilla lo spettacolo dal titolo “Le voci di dentro” con il quale racconta la sua esperienza in carcere e vince il Premio Milano Donna 2020. Collabora inoltre con l’associazione Antigone, registrando dei podcast, in onda da Gennaio 2021 su Radio Popolare, dedicati al racconto di sé e al concetto di rieducazione detentiva.
Nel 2021, insieme al COE ed al Garante dei Detenuti di Milano, Francesco Maisto, partecipa al film documentario sul lavoro all’interno delle carceri come simbolo di reinserimento sociale. Ad oggi lavora attivamente come attrice e performer presso lo Spazio Alda Merini come dipendente Cetec e presso l’Associazione Ebano Onlus come tutor dei progetti teatrali.
L’accesso alla gallery è riservato ai sostenitori del progetto.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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