Una campagna di
Davide Morandi - Io non c'ero ma ero lìContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Bisogna farsi viaggiatori per decifrare i motivi che hanno spinto tanti a partire e tanti altri ad andare incontro alla morte. Sedersi per terra intorno a un fuoco e ascoltare le storie di chi ha voglia di raccontarle, come hanno fatto altri viaggiatori fin dalla notte dei tempi.
Alessandro Leogrande
Non è che il passato getti la sua luce sul presente o il presente la sua luce sul passato:
l’immagine è ciò in cui quel che è stato si unisce fulmineamente con l’adesso in una costellazione.
Walter Benjamin
IO NON C'ERO MA ERO LI è un percorso di musica, parole e immagini, nato dall’incontro tra Massimo “Ice” Ghiacci e Davide “Dudu” Morandi dei Modena City Ramblers e Marco V. Ambrosi e Fabrizio Cariati dei Nuju, con l’illustratore Lorenzo Menini e il fonico produttore Gabriele Riccioni.
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre TV o smartphone, con attori politici impegnati a spiegarci come fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti ai nostri occhi, il libro “Naufraghi senza nome” di C. CATTANEO.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella.
La patologa affronta il tema dei migranti, attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti. Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di dieci anni fa e tutte le successive.
Sono anni che sentiamo intorno a questo tema tanta retorica. Anzitutto quella che riempie parole come invasione e sicurezza, ma anche accoglienza e umanità. Ovviamente queste ultime sono parole che devono essere scolpite su una pietra, ma non vanno rese parole vuote.
Se andiamo dall'uomo comune a far vedere un'immagine di un bambino morto su una spiaggia, del ragazzo annegato con la sabbia nel taschino o la donna incinta recuperata a riva senza vita, chiunque si commuoverà.
Ma allo stesso tempo, con altre immagini, quelle di gruppi di uomini sul molo, potrebbe indignarsi perché sono troppi e ci rubano il lavoro.
Ci siamo parlati, confrontati, abbiamo fatto letture comuni (da Braudel a Calasso, da Gaiman a Coetze, fino a Erri De Luca e Alessandro Leogrande) e ascoltato storie e musiche.
Poi abbiamo deciso di scrivere delle canzoni che potessero raccontare il viaggio di queste anime in cerca di vita, fin dall'inizio, dalla partenza.
Insieme alle canzoni abbiamo immaginato ci potessero essere delle immagini.
Poi abbiamo deciso di immaginare delle entità al di sopra di tutto, di raccontare come se fosse il libro della storia a parlare, attraverso quattro figure mitiche.
Di fronte a un olocausto di tale portata il mondo potrebbe finire. L'umanità potrebbe scomparire.
Queste quattro figure, devono decidere se far tornare un nuovo diluvio universale.
Perché se non salviamo l'altro che affoga in mare, chi sono io per meritare di esistere?
L'unica risposta, alla fine di questo viaggio, è la memoria.
Una storia per illuminarle tutte, attraverso lo sguardo freddo, disincantato e magico di quattro entità che si confondono con gli umani. Le migrazioni non si fermano, come le onde del mare.Non esistono confini in grado di fermarle.
Come salvare chi fugge da guerra, fame e povertà, attraverso il deserto e il Mediterraneo? Non spetta alla “Creatrice”, che introduce la narrazione, non spetta agli “Infiniti”, che osservano tra le pagine dell’eternità e possono solo dare il giudizio finale. Gli infiniti osservano il susseguirsi degli eventi che non possono fermarsi e non possono intervenire, non possono fare nulla per aiutare, se non raccontare. Storie, fatti, istanti e pensieri, uniti dalla tela della narrazione.
I vivi procedono nel cammino lasciando le proprie tracce, ma sono i morti che parlano, i cadaveri che raccontano i viaggi e le strade percorse. Sono gli uomini che devono intervenire per salvare i propri simili.
Un libro tra le cui pagine si cela l’eternità narra di vite e di un viaggio verso il futuro, accompagnato dalle canzoni dello spettacolo, che si possono ascoltare sfogliando le tavole.
Raccontare storie per continuare a far vivere quegli uomini e quelle donne che hanno terminato la propria vita in fondo al mare.
Le storie e la memoria formano questo libro da leggere, guardare e ascoltare.
Tutto questo diventerà un graphic novel disegnato da Lorenzo Menini che sarà accompagnato da un cd contenente 16 brani inediti scritti, arrangiati, suonati e cantati da Dudu, Max, Fabrizio e Marco. Sedici nuove canzoni registrate e prodotte da Gabriele Riccioni al Bunker Studio di Rubiera appositamente per questo progetto.
Quello che chiediamo a voi è di partecipare insieme a noi alla produzione di questo progetto ricevendo in cambio uno tra i 300 cofanetti in edizione limitata ed autografata contenenti il graphic novel ed il cd.
Seduti intorno al fuoco, dalla notte dei tempi si narrano storie per chi ha voglia di ascoltarle.
Dudu, Fabrizio, Gabriele, Lorenzo, Marco, Massimo
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