SINOSSI

Estate, ‘87. Jaco consuma un rapporto con due suoi amici nella proprietà del padre. Il silenzio di quest’ultimo è intollerabile per il protagonista.

In una torrida giornata estiva della fine degli anni Ottanta, Jacopo trascorre una spensierata mattinata in compagnia di due suoi amici nella pace della terra della sua casa di campagna. Nel buio di una stalla ormai abbandonata i tre amici si congiungono carnalmente, soddisfacendo e condividendo in maniera del tutto spontanea il proprio desiderio sessuale. Da una lontana finestra, nascosto nell’ombra della stanza, il padre di Jacopo osserva i ragazzi farsi compagnia nel suo territorio.

NOTE DALLA REGIA

L’obiettivo principale è quello di assecondare quanto più possibile l’immaginario onirico che si è presentato alla mia testa quando è sorta l’idea di questo cortometraggio. Nell’aria si poteva percepire quel fenomeno ottico che ondula la visione del paesaggio per il calore: non poteva non trattarsi di una stagione estiva.

Nel 1987 mio padre aveva la mia età e mi piace pensare di mettermi nei suoi panni raccontando qualcosa che riguarda in parte solo la mia vita, in parte qualcosa che so ha vissuto, seppure in modo diverso. Un connubio tra l’impossibilità di essere uguali e l’impossibilità di non essere simili per il semplice motivo di essere padre e figlio. Insomma, questo cortometraggio non parla solo del saper prendere le distanze dai propri genitori e costruirsi una propria identità ma anche di imparare ad accettare le proprie origini e accettarsi per quello che si è.

La campagna e la fattoria rappresentano il locus amoenus primordiale, la sede dell’otium. La riconciliazione con la natura della campagna sarà l’obiettivo di Jacopo, in un processo di ricerca della propria natura. Un processo spontaneo che tenta di esprimere sé stessi con la stessa innocenza di un agnello. Mostrarsi alla luce del sole per quel che si è, non è facile, significa mettere a nudo le proprie debolezze e insicurezze trovando le forze per non essere sbranati.

PERSONAGGI

JACOPO ha 20 anni ed è il protagonista del cortometraggio. È soprannominato “Jaco” sia dagli amici che dalla madre. Figlio unico di una famiglia semplice ma agiata, la quale possiede una vasta proprietà terriera.  Rimane molto per le sue, è costantemente pensieroso. Gli piace godere dei momenti più semplici e compiacersi anche delle piccole cose. Ferito dallo sguardo giudicante del padre, non riesce a non assumere un comportamento differente nei confronti degli amici quando è in compagnia dei genitori.

ANNA e LEO hanno 20 anni e sono gli amici di Jacopo. Leo è il più estroverso e simpatico del gruppo. Rispetto a Jaco ha una fisicità più robusta e muscolosa. Anna è un'affascinante ragazza sensuale e misteriosa, vicina ai modelli femminili e stereotipati della nouvelle vague francese. È sorridente e arguta. 

Il PADRE di Jacopo ha 65 anni è di bassa/media statura e in carne. Postura leggermente ingobbita. Durante l’estate ama rinchiudersi nella sua casa di campagna, alla quale è legato affettivamente. Severo e anaffettivo. È convinto che l’educazione e il rigore siano i principali valori da trasmettere al figlio. Lo sguardo del padre è il fulcro del conflitto, è parlante nonostante il suo assiduo silenzio.

La MADRE di Jacopo ha 60 anni. Fortemente legata alla famiglia, a differenza del padre cerca di essere più affettuosa ed accogliente. Tende sempre dare il meglio di sé soprattutto se in casa ci sono ospiti. Si prende cura della casa e cucina i pasti per i familiari. Non si intromette nel conflitto tra il marito e il figlio, ma ne soffre molto.

CREW

ALESSANDRO PENTA (Regista e Sceneggiatore) è un regista e sceneggiatore con sede a Roma. Nato a Napoli, classe 2004, ha studiato recitazione cinematografica e teatro-musicale dagli 8 ai 17 anni. Raggiunta la matura età, ha cominciato a dedicarsi prevalentemente all'attività di set cinematografico ricoprendo ruoli come segretario di edizione, aiuto regia, assistente alla regia, assistente di produzione. Frequenta da Ottobre 2023 il corso di laurea triennale “Teatro, Cinema e Media” all’Università La Sapienza di Roma. Nello stesso anno ha prodotto e distribuito il suo primo cortometraggio (‘Na Carezza) di cui è regista, che ha ricevuto la nomina come miglior cortometraggio al Believe Film Festival di Verona.

SOFIA ARCIERO(Produttrice) è una regista, sceneggiatrice, montatrice e produttrice con sede a Roma, nata il 4 ottobre 2000. Nel 2020 ha fondato la sua casa di produzione, Chicken Film Production. Da quel momento, ha poi scritto, diretto, prodotto e montato video musicali, documentari e cortometraggi concettuali e narrativi. Il suo ultimo lavoro è un documentario-mediometraggio intitolato ‘Osé’, sulle complessità di essere una donna durante il XX secolo, tra la figura di madre e lavoratrice, attraverso gli occhi di sua nonna materna. 

DAVIDE ORFEO (Direttore della Fotografia)  lavora come direttore della fotografia, regista e fotografo. Esplora e sperimenta con diversi supporti fotografici: dalla pellicola medio formato al 35mm, fino al moderno digitale. Cura la fotografia del cortometraggio “La passeggiata” (2022) di Alessandro Derviso con Giacomo Rizzo.  Cura la fotografia e il montaggio del cortometraggio "Vuota" (2022) di Mattia Pellegrino. Nel 2023 realizza un documentario sull'evento del Believe Film Festival di Verona. Fa parte del collettivo di cinema "Super8" e si occupa della fotografia di diversi cortometraggi, tra cui "Blackout"(2019) e "Il giusto accordo" (2022) diretti da Giovanni Bellotti. 

BEATRICE DI LAZZARO(Intimacy Coordinator) Beatrice è laureata in Psicologia Clinica, e si sta specializzando in Sessuologia. La sua formazione è iniziata all’Università di Torino, per poi concludersi presso La Sapienza e all’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma. Dall’età di 16 anni studia recitazione e, attraverso il coinvolgimento attivo in progetti indipendenti, acquisisce esperienza pratica nella produzione cinematografica. Nell’ultimo anno si è formata come Intimacy Coordinator, con un programma certificato SAG-AFTRA presso Anica Academy in collaborazione con Safe Sets.

SIMONE PENTA(Costumista) 21 anni. Studente di Fashion Design presso lo IED Istituto Europeo del Design a Milano. La sua passione per la moda deriva da un contesto culturale familiare carico di musica, teatro e cinema. Affianca allo studio e alla sua passione, la professione di client advisor per le grandi case di moda. Manifesta da subito interesse per il costume teatrale e cinematografico che si affianca alla sua specializzazione di studi in Haute Couture e “Su Misura”. Nel 2023 si occupa dei costumi di ‘Na Carezza, cortometraggio scritto e diretto da Alessandro Penta.

NICOLÒ D'ANNIBALLE (Compositore) 20 anni, studia musica e suona il pianoforte da quando ne aveva 11. Nel 2018 è primo classificato in un concorso internazionale per giovani musicisti. Ha esordito nel cinema e nel mondo della musica applicata componendo la colonna sonora per ‘Na Carezza, cortometraggio di Alessandro Penta, di cui prima ancora che affiatato collaboratore è grande amico. Combina le sue basi classiche con il gusto contemporaneo e la conoscenza dei moderni software di composizione.

BUDGET & TIMELINE

La storia c’è, i personaggi anche. Abbiamo quasi concluso la fase di pre-produzione, manca un mese alle riprese, quindi ancora tanta strada da fare. 

Abbiamo bisogno del vostro aiuto per finanziare questo cortometraggio!

 I soldi raccolti saranno investiti in:

• Affitto del materiale
• Rimborsi Cast&Crew
• Costumi
• Scenografia
• Spese di produzione
• Campagna festival

Anche se credo fermamente sia possibile girare con il più basso dei budget e la mia fidata e piccola crew, è vero che, per raggiungere risultati più professionali e di qualità maggiore, abbiamo bisogno di voi! I 10000€ raccolti da questa campagna saranno il punto di partenza fondamentale per la realizzazione di questa storia. 

Se questa campagna avrà successo, le riprese avverranno a inizio luglio. La post-produzione finirà per agosto 2024, rendendo il film pronto per i festival per inizio settembre 2024.

RISCHI E SFIDE

Riusciremo a portare avanti questo cortometraggio non importa cosa, siamo una squadra mirata tutti allo stesso obbiettivo: fare ciò che amiamo e creare un’opera di cui saremo fieri. Ciò nonostante, fare un cortometraggio indipendente significa che tutto può succedere, ma ogni cosa che affronteremo sarà un’opportunità per scavare più a fondo e pensare fuori dagli schemi. Le vostre donazione renderanno ciò ancora più semplice.

Spero sarete dei nostri.