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Capita in conversazioni di qualsiasi genere di cogliere frasi come “Ti piace il jazz?”, “A me piace”, “A me non piace, non lo capisco” ... Ma siamo sicuri che chi le pronuncia sappia veramente di cosa si tratti? L'uso generico e inappropriato di certe parole finisce spesso col disperderne il significato. D'altronde non è facile dare una definizione concisa, e magari anche precisa, del jazz.
Si tratta senza dubbio di un linguaggio musicale in perpetuo divenire, un intreccio di ibridazioni ed evoluzioni che non ha mai perso il contatto con le sue radici. Oggigiorno però queste radici possono apparire molto lontane, essendo sprofondate storicamente nell'ultima parte dell'Ottocento, dopo la guerra civile americana e la liberazione degli schiavi neri, e quindi nei primi anni del Novecento. Dalle forme musicali della tradizione afroamericana (canti di lavoro, canti religiosi, blues, danze, etc.) si sviluppano diversi tentativi di creare nuovi intrecci sonori, sia di origine europea che africana. Il tutto avviene in inediti contesti storico-sociali: città in caotica espansione, campagne devastate dagli eventi bellici, migrazioni bibliche, corruzione e violenze d'ogni genere. Proprio la fedeltà a queste radici ha comportato quel costante intreccio di forme e quelle continue trasformazioni che disorientano gli ascoltatori. Molti decidono che si tratta di una materia troppo complessa e rinunciano ad approfondirla; ma per fortuna ci sono anche parecchie anime coraggiose che non si arrendono e ritengono che con un po' di pazienza e tanta curiosità nessuna impresa è impossibile: i cosiddetti ignoranti volenterosi. A questa categoria per molte ragioni ritengo di appartenere anch'io ed è a loro soprattutto che voglio dedicare questa breve guida all'ascolto e alla comprensione storica del fenomeno jazz. Non si tratta di un saggio ponderoso e più o meno autorevole, ma soltanto di un percorso per incoraggiare nel modo più semplice possibile ai primi approcci con un linguaggio che si presenta assai complesso, nonostante sia imparentato con tanti altri generi di consumo musicale, dai più nobili ai più pop.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
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