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L'impegno sociale non può essere punito.Sostieni Stefano, Sara, Claudio e Matteo

Una campagna di
Mutuo Soccorso Bologna

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Una campagna di
Mutuo Soccorso Bologna

L'impegno sociale non può essere punito.Sostieni Stefano, Sara, Claudio e Matteo

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Campagna terminata
  • Raccolti € 5.470,00
  • Sostenitori 140
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Mutuo Soccorso Bologna

Contatti

Il Progetto

Le tees di Zerocalcare sono terminate. Chiaramente chi le ha ordinate le riceverà a breve, mentre per le shopper e le tees "egg the cops" prevediamo una ristampa viste le richieste!

ITALIAN VERSION

Chi siamo?

Ciao, siamo Sara, Stefano, Claudio e Matteo. Ti chiediamo di leggere il comunicato che racconta quanto ci è accaduto, e di sostenerci.

Cosa è successo?

La mattina del 15 febbraio 2013, nella giornata nazionale di mobilitazione studentesca in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, si è tenuto a Bologna il corteo #15F CONTRO PARTITI E BANCHE, manifestazione organizzata da studenti medi e universitari che hanno deciso di invadere la città al suono degli slogan “Que se vayan Todos!” e “Non ci rappresenta nessuno”.

Era chiaro il messaggio da parte del mondo della formazione e del movimento studentesco: nessuna fiducia nella rappresentanza e nella delega del voto per riprendersi il proprio presente e futuro. Durante il corteo, oltre a cartelli elettorali e banche, sono state difatti sanzionate alcune sedi elettorali di partito tramite lancio di uova.

Le forze dell’ordine hanno fatto trovare la celere schierata in tenuta antisommossa davanti alla sede di Fratelli d’Italia in via Farini, a protezione di non si sa chi o cosa, dato che il portone era chiuso, le serrande abbassate, e all’interno non si trovava nessuno.Cosi facendo il reparto celere si frappose tra le uova e la serranda, beccandosi le uova lanciate dal corteo.

Al termine del lancio di uova, e con il corteo che ormai proseguiva per terminare in piazza San Francesco, il capo della celere si è lanciato in un incredibile ‘sfogo’: “Ma secondo voi, ma dove stiamo dai! Fotografate, ditelo, non voglio stare in queste condizioni [...]”.

Tutto ciò ovviamente davanti alla stampa che non aspettava altro che un pretesto per fare notizia, sperando in qualche atteggiamento violento o scandaloso da parte del corteo.

Rispondendo poi ad un uomo che replicava “ma sono quattro ragazzini”, il poliziotto proseguiva dicendo “quattro ragazzini sono che devono conciare così una squadra? Ma non sono modi questi […] in queste condizioni io smonto, […] qui c'è tutto un giro, scrivete, fatelo sapere al mondo politico, ci dovete filmare, filmatelo e fatelo sapere […]”.

A La Repubblica ed agli altri organi di (dis)informazione tutto ciò non è parso vero e hanno dato uno spropositato risalto mediatico alle parole del celerino.

Per questo episodio 4 compagn* vengono denunciati per “tentate lesioni personali aggravate”, come se delle uova potessero veramente ferire un celerino in assetto antisommossa, e condannati a pene comprese fra i 4 e i 10 mesi e un risarcimento alla parte offesa di circa 13 mila euro. A questa somma vanno aggiunti 7 mila euro per le spese legali sostenute dalla nostra Avvocata. Per un totale di 20 mila euro!!

Avete capito bene, il reparto celere ha richiesto il risarcimento per DANNI MORALI per delle uova.

In uno stato in cui il riconoscimento dei danni morali avviene a fatica per le donne vittime di violenza di genere, un giudice ha stabilito che delle divise sporche meritino questo risarcimento pecuniario.

Consapevoli del fatto che i tribunali sono parte del meccanismo che criminalizza e condanna le lotte sociali, non siamo stupiti di tale sentenza. Purtroppo il ricatto economico sta diventando sempre più uno strumento utilizzato dalla controparte come deterrente alle iniziative e pratiche di piazza.

Come Associazione Mutuo Soccorso stiamo mettendo in campo alcune iniziative per sostenere i/le compagn* colpiti da questa infame misura repressiva, ma in questo periodo di emergenza sanitaria è sempre più difficile organizzare eventi come cene sociali, concerti ecc.

Nonostante la cifra assurda siamo abituati a non farci scoraggiare e in questo caso abbiamo bisogno di fare appello alla solidarietà collettiva, agli amici, alle amiche ai compagni e alle compagne e in generale a chi riconosce questa ingiustizia, per non piegarci a chi ci ricatta e continuare a lottare.

Partecipa al crowdfunding e alle iniziative di sostegno per i compagni e le compagne coinvolt*.

Ascolta l'intervista a Sara su Radio Onda d'Urto!

T-shirt "Egg the cops"

ENGLISH VERSION 

Who we are?

Hi, we are Sara, Stefano, Claudio and Matteo. We ask you to read the press release about what happened to us, and to support us.

What happened?

During the morning of February 15th, 2013, on the national day of student mobilization in view of the political elections of February 24th and 25th, the demonstration # 15F AGAINST PARTIES AND BANKS was held in Bologna, an event organized by high school and university students who decided to invade the city with slogans like "Que se vayan Todos!" and “Nobody represents us”.
The message from the world of education and the student movement was clear: no trust in representation and in the delegation of the vote and time to take back our present and future. During the march, political billboards, banks and electoral offices of some political parties were sanctioned by throwing eggs.

The police lined up in riot gear in front of the headquarters of Fratelli d’Italia (right party), to protect who or what is unknown, since the door was closed, the shutters lowered and nobody was inside. In this way the riot police found themselves between the eggs and the shutters, getting the eggs thrown by the students.
At the end of the egg throwing, the boss of the riot police starts yelling "But in your opinion, where are we? Take pictures, say it, I don't want to wotk in these conditions [...] ”.
All this outburst was in front of the press that was looking forward to have a pretext and some news, hoping for some violent reactions.
Then, responding to a man who replied “but they are just kids”, the policeman went on to say “they are kids and they are treating a whole team in this way? […] here there is a whole deal, write it, let the political world know, you have to film it, film it and let it know […] ”.
To La Repubblica (an Italian press) and to the other (dis) information agencies, the situation did not seem true and they gave too much prominence to the words of the riot police. 
For this episode, 4 students are denounced for "attempted aggravated personal injury", as if eggs could really injure a police officer in riot gear, and sentenced to imprisonment for 4 months, for 3 students, and 1 year for another student; plus payment of 13000 Euros to the riot police. 
Fortunately, the penal part (imprisonment) has lapsed while the huge amount of money has to be paid to riot police. The students have, also, to pay 7000 Euros to their lawyer. The total amount that the guys have to pay in a year is 20000 Euros.
You got it right, the riot police has demanded compensation for moral injury for some eggs.
In a country like Italy where the recognition of moral Injury for women victims of gender-based violence is very difficult to obtain, a judge has ruled that dirty uniforms deserve this financial compensation.
We are aware that the courts are part of the mechanism that criminalizes and condemns social struggles, we are not surprised by this ruling. Unfortunately, economic blackmail is increasingly becoming a tool used against who expresses dissent and commits himself personally against social injustices
As “Associazione di Mutuo Soccorso”, we are trying to organize some events to support the comrades affected by this infamous repressive measure, but in this period of health emergency it is so difficult to organize events such as social dinners, concerts, etc.
Despite the large sum to pay we are used to not being discouraged, we need to appeal to collective solidarity, to friends, to comrades and to those who recognize this injustice.
We will not bow and we will and keep fighting.
Please participate to the crowdfunding to support the comrades.

FRENCH VERSION

Qui sommes nous?

Salut, nous sommes Sara, Stefano, Claudio et Matteo. Nous vous demandons de lire le communiqué de presse sur ce qui nous est arrivé et de nous soutenir.

Ce qui s'est passé?

Le matin du 15 février 2013, dedans la journée nationale de mobilisation étudiante en vue des élections politiques du 24 et 25 février, il y a eu à Bologne la manif #15F CONTRE LES PARTIS ET LES BANQUES, organisée par les lycéens et les étudiantes universitaires, qui ont choisi d'envahir la ville au cri des slogans "Que se vayan todos!" et "Personne ne nous représente!".

Le message qui a été donné par le monde de la formation et le mouvement étudiant était clair: on fait aucune confiance dans la représentation et dans la délégation du vote pour se reprendre son présent et future.
Au cours de la manifestation, les sièges des partis politiques locaux, les cartels électoraux et des banques ont été sanctionnés par des jets d'œufs

Les forces de l'ordre ont fait trouver les CRS devant le local de Fratelli d'Italia (parti politique italien de droite) en via Farini, on ne sait pas bien à protection de qui ou quoi, car la porte était fermée, les rideaux étaient baissés et il n’y avait personne à l'intérieur. De cette façon les CRS se sont mis entre les œufs et les rideaux et ils se sont tachés avec les œufs. 

À la fin du jet d'œufs et avec la manif de nouveau en marche pour terminer en Piazza San Francesco, le chef des CRS a pété un câble: "Mais selon vous on est où? Vas-y! Photographiez ça, parlez de ça, je ne veux pas rester dans ces conditions là (...)".

Tout ça bien évidemment a eu lieu devant la presse qui n’attendait rien d’autre qu’un prétexte pour faire la une, dans l'espoir de quelque comportement violent ou scandaleux par la manif.

En réponse à un homme qui avait dit: "Ils ne sont que quatre gamins" le policier continuait alors en disant: "Est-ce que ils ne sont que quatre gamins à réduire comme ça une équipe? Ces ne sont pas les manières (...) dans ces conditions là je quitte (...) ici il y a un réseau, écrivez-vous, dites-le au monde politique, vous devez nous filmer, filmez-le et faites-le savoir (...)".

À La Repubblica (quotidien italien) et à tous les autres organes de (dés)information tout ça n'est semblait pas vrai et du coup ils ont donné une démesurée exposition médiatique aux mots du policier.

Pour cet épisodes quatre camarades ont été dénoncés pour "tentatives de lésions corporelles/coups et blessures aggravées", comme si des œufs peuvent vraiment blesser un policier en tenue anti-émeute, et ils ont été condamnés à des peines comprises entre 4 et 12 mois et à une indemnisation d'environ 13000 euros à la partie offensée. A cette somme, il faut ajouter environ 7 mille euros pour les frais de justice engagés par notre avocate.

Vous avez bien compris, les CRS ont demandé le remboursement pour le préjudice moral des œufs. Dans un pays où la reconnaissance des dommage moraux pour les femmes victimes de violence ça arrive à la fatigue, un juge a établi que des salles uniformes méritent cette indemnisation financière.

Nous ne sommes pas étonnés d'un tel jugement mais au contraire nous sommes conscients du fait que les tribunaux font partie du mécanisme de criminalisation et condamnation des luttes sociales. Malheureusement le chantage économique est devenu de plus en plus un dispositif utilisé par la contrepartie comme moyen de dissuasion aux initiatives et pratiques de rue. Comme Associazione Mutuo Soccorso on est en train de mettre en place plusieurs initiatives pour soutenir les camarades touchés/touchées par cette infâme mesure répressive mais en cette période d’urgence sanitaire c'est toujours plus difficile organiser des événements de soutien comme des repas, concerts, etc. Malgré le chiffre absurde nous sommes habitués à ne se décourager pas et dans ce cas on a besoin de faire appel à la solidarité collective, aux copains et copines, aux camarades et en général à ceux qui reconnaissent cette injustice, pour se ne plier pas à qui nous fait du chantage et continuer à lutter.

Participez au crowdfunding et aux actions de soutien pour les camarades impliqués/impliquées.

SPANISH VERSION

¿Quien somos?

Hola, somos Sara, Stefano, Claudio y Matteo. Le pedimos que lea el comunicado que cuenta lo que nos pasó y que nos apoye.

¿Que pasó?

En la mañana del 15 de febrero de 2013, en el día nacional de movilización estudiantil en vistas de las elecciones políticas del 24 y 25 de febrero, se celebró en Bolonia el desfile #15F CONTRO PARTITI E BANCHE, un evento organizado por estudiantes de secundaria y universitarios que decidieron invadir la ciudad al son de los eslóganes "Que se vayan todos" y "Nadie nos representa”.

El mensaje del mundo de la educación y del movimiento estudiantil era claro: no hay confianza en la representación y en el voto como medios para recuperar su presente y su futuro. Durante el desfile, además de los carteles electorales y los bancos, algunos colegios electorales de los partidos fueron sancionados lanzando huevos.

Las fuerzas del orden ordenaron el despliegue rápido del equipo antidisturbios frente a la sede de “Fratelli d’italia” en Via Farini, para proteger no se sabe a quién o qué, dado que la puerta estaba cerrada, las persianas se bajaron, y no se pudo encontrar a nadie dentro. Así que los antidisturbios se encontraron entre los manifestantes y el postigo, recibiendo los huevos lanzados por la procesión.
Al final del lanzamiento de huevos, y con la procesión que ahora continúa para terminar en la Plaza San Francisco, el líder de los antidisturbios se lanzó en un increíble “arrebato”. Todo esto, obviamente, frente a la prensa que no esperaba más que un pretexto para hacer la noticia, esperando alguna actitud violenta o escandalosa por parte de la procesión.
Luego, respondiendo a un hombre que le dijo “si son cuatro niños", el policía continuó diciendo "cuatro niños tienen que afinar un equipo como este? Pero estas no son formas [...] en estas condiciones que desmantelo, [...] aquí hay toda una gira, escribir, dar a conocer al mundo político, hay que filmarlo, filmarlo y darlo a conocer [...]”.

A La Repubblica y a los demás órganos de (des)información dieron una prominencia mediática desproporcionada a las palabras del policía.
Por este episodio, se denunció a 4 compañeros* por "intento de lesiones personales agravadas", como si los huevos pudieran realmente herir a un agente de la policía antidisturbios, y se les condenó a penas de 4 a 10 meses y a una indemnización al ofendido de unos 13 mil euros. A esta suma hay que sumar 7 mil euros por los gastos legales en que incurra nuestro abogado. Por un total de 20 mil euros !!

En un Estado en el que el reconocimiento de los daños morales es difícil para las mujeres víctimas de la violencia de género, un juez dictaminó que los uniformes sucios merecen esta compensación.

Conscientes de que los tribunales forman parte del mecanismo que criminaliza y condena las luchas sociales, no nos sorprende esta sentencia. Lamentablemente, el chantaje económico se está convirtiendo cada vez más en un instrumento utilizado por la otra parte como elemento disuasorio de las iniciativas y manifestaciones.

Como Asociación de Ayuda Mutua estamos poniendo en marcha algunas iniciativas para apoyar a los compañeros afectados por esta infame medida represiva, pero en este período de emergencia sanitaria es cada vez más difícil organizar eventos como cenas sociales, conciertos, etc.

A pesar de la absurda cantidad de dinero estamos acostumbrados a no desanimarnos y en este caso debemos apelar a la solidaridad colectiva, amigos, compañeros y compañeras y en general a quienes reconocen esta injusticia, a no doblegarse ante quienes nos chantajean y seguir luchando.
Participar en iniciativas de financiación y apoyo a los camaradas* involucrados.

GERMAN VERSION

Wer sind wir?

Hallo, wir sind Sara, Stefano, Claudio und Matteo. Wir bitten Euch unseren Text zu lesen, der euch erzählt, was passiert ist und uns anschließend zu unterstützen.  

Was ist passiert?

Am Morgen des 15. Februar 2013, der Tag an dem italienweite studentische Demonstrationen stattfanden aufgrund der anstehenden Wahlen vom 24. und 25. Februar, gab es auch in Bologna eine Demo unter dem Thema „Gegen Parteien und Banken“. Die Demo war organisiert von Schüler*innen und Student*innen und nahm sich die Straßen der Stadt unter dem Slogan „Que se vayan Todos“ und „Wir werden von niemanden repräsentiert“.

Die Nachricht der studentischen Bewegung und der wissenschaftlichen bzw. pädagogischen Mitarbeiter*innen war eindeutig: Wir vertrauen nicht in das Repräsentations- und Wahlsystem und wir wollen unsere eigene Gegenwart und Zukunft in die Hand nehmen. Während der Demo wurden abseits der Wahlplakate und Bankgebäude auch Parteibüros mit Eiern beschmissen.

Die Polizei war bereits verstärkt vor dem Parteibüro der Partei „Fratelli d´Italia“ in der via Farini präsent als wir dort ankamen und hatten das leere Gebäude abgeschirmt. Dadurch stand die Polizei zwischen Demo und dem Parteibüro der Faschisten und wurden durch die Eier, die das Gebäude treffen sollten ebenso getroffen.

Am Ende dieser Situation, als die Demo bereits in Richtung des Platzes San Francesco weitergezogen war, machte der Einsatzleiter der Polizei eine große Szene: „Aber wie kann das sein, aber wo sind wir hier! Macht Fotos, [gewandt an die Journalist*innen], vebreitet diese Geschehnisse, ich will nicht in dieser Situation verweilen...“

All das fand in Anwesenheit der Presse statt, die auf nichts anderes gewartet hatte als auf eine Gelegenheit um etwas über die gewaltvollen und skandalösen Teile der Demo zu schreiben.

Als ein Journalist einwand „aber sie [die Demonstrant*innen] sind jung!“, antwortete der Einsatzleiter: „aber dürfen eine Gruppe junger Menschen, das den Polizisten des Einsatzes antun? Das darf nicht so sein […] unter diesen Bedingungen verlasse ich diese Demo […] hier gibt es eine Verschwörung gegen uns, das müsst ihr so aufschreiben, um die politische Welt zu informieren, ihr müsst uns filmen, filmt es  und lasst sie es wissen!“

Die Zeitung „La Repubblica“ und andere Zeitungen griffen diese Nachrichten auf und verbreiteten die Worte des Einsatzleiters in ihren Beiträgen.

In dieser Episode wurden vier Genoss*innen angeklagt für „versuchte schwere Körperverletzung“, als ob die komplett uniformierten und somit geschützten Polizisten durch ein Ei ernsthaft verletzt hätten werden können. Sie wurden zu zwischen vier und 10 Monaten Gefängnis und zu insgesamt 13.000 Euro Strafe verurteilt. Dazu kamen noch 7000 Euro Anwaltskosten. Dies bedeutet für unsere Genoss*innen eine Strafe von 20.000 Euro für ein paar geschmissene Eier!!

Das absurde ist dass die Polizisten eine Schadensgeldzahlung fordern für moralische Schäden durch die Eier.

In einem Staat, in dem die Anerkennung moralischer Schäden bei Gewalt an Frauen sehr selten erfolgt,  hat ein Richter entschieden, dass ein paar dreckige Uniformen genügen um diese Strafe zu verhängen. 

Im Bewusstsein dass das Gericht ein Teil des Mechanismus ist, der an der Kriminalisierung und Verurteilung von sozialen Kämpfen mitwirkt, sind wir nicht überrascht über diese Strafe. Leider wird immer öfter die ökonomische Erpressung als Instrument unserer Opponenten genutzt, um politische Praxis unter Druck zu setzen.

Als Verein „Mutuo soccorso“ [übersetzt: gemeinsame Hilfe] organisieren wir verschiedene Initiativen um unsere Genoss*innen finanziell zu unterstützen. Aber in dieser Periode des gesundheitlichen Notstandes wird es immer schwieriger Veranstaltungen wie Konzerte oder Lesungen zu organisieren.

Trotz des übermäßigen Geldbetrags geben wir die Hoffnung nicht auf und haben in diesem Fall die Notwendigkeit einen Appell an große kollektive Solidarität an unsere Freund*innen, Genoss*innen und Sympathisant*innen zu richten, um durch die Strafe nicht erdrückt zu werden und unsere Kämpfe fortzuführen.

Macht bitte beim Crowdfunding und der Iniative zur Unterstützung unserer Genoss*innen mit.

GREEK VERSION

Ποιοι είμαστε?

Γεια σας είμαστε η Sara, o Stefano, o Claudio και ο Matteo.

Τι συνέβη?

Το πρωί της 15ης Φεβρουαρίου 2013, την εθνική ημέρα της κινητοποίησης των φοιτητών ενόψει των γενικών εκλογών της 24ης και 25ης Φεβρουαρίου, πραγματοποιήθηκε στην Μπολόνια η διαδήλωση # 15F ΓΙΑ ΤΑ ΜΕΡΗ ΚΑΙ ΤΡΑΠΕΖΕΣ, μια εκδήλωση που διοργανώθηκε από φοιτητές πανεπιστημίου που αποφάσισαν να εισβάλουν στην πόλη με τον ήχο των συνθημάτων "Que se vayan Todos!" και «Κανείς δεν μας εκπροσωπεί».

Το μήνυμα από τον κόσμο της εκπαίδευσης και το φοιτητικό κίνημα ήταν σαφές: καμία εμπιστοσύνη στην εκπροσώπηση και στην αντιπροσωπεία της ψηφοφορίας. Η θεληση του κοσμου ειναι να πάρει πίσω το παρόν και το μέλλον του. Κατά τη διάρκεια της πορείας, εκτός από τα εκλογικά καρτέλ και τις τράπεζες, ορισμένες εκλογικές έδρες του κόμματος κυρώθηκαν με ρίψη αυγών.

Η αστυνομία βρεθηκε μπροστά από την έδρα των Fratelli d’Italia στην Οδο Farini, αδικαιολογητα, εφόσον η πόρτα ήταν κλειστή, τα παντζούρια κατέβασμενα και κανείς δεν ήταν μέσα. Με αυτόν τον τρόπο, τα ΜΑΤ στάθηκαν ανάμεσα απο τα αυγα και την πορτα με αποτελεσμα να πεσουν πανω τους.

Στο τέλος της ρίψης αυγών, και με την πομπή να τελειώνει στην Piazza San Francesco, ο επικεφαλής των ΜΑΤ ξεκίνησε μια απίστευτη «έκρηξη»: «πού είμαστε! Τραβήξτε φωτογραφίες, πείτε το, δεν θέλω να μεινω υπό αυτές τις συνθήκες [...] ».

Όλα αυτά μπροστά στον Τύπο που δεν περίμενε τίποτα αλλο παρά ένα πρόσχημα για να κάνει ειδήσεις, ελπίζοντας για κάποια βίαιη ή σκανδαλώδη στάση εκ μέρους της πομπής.

Στην La Repubblica και σε αλλα μέσα ῝ενημέρωσης῝  τα λογια του επικεφαλη των ΜΑΤ εγιναν αφορμη για μια φουσκωμένη και ανακριβης είδηση.

Για αυτό το επεισόδιο, 4 σύντροφοι καταγγέλλονται για "απόπειρα επιδείνωσης προσωπικού τραυματισμού", λες και τα αυγά στην πραγματικοτητα εχουν την δυναμη να τραυματίσουν έναν αστυνομικό με ταραχές, και καταδικάστηκαν σε ποινές μεταξύ 4 και 10 μηνών και αποζημίωση 18.000. ΕΥΡΩ.

Καλα καταλάβατε, η Μονάδα Αποκατάστασης της Τάξης ζήτησε αποζημίωση για ορισμένα αυγά.

Σε ενα κράτος όπου η αναγνώριση ηθικών ζημιών είναι δύσκολη για τις γυναίκες θύματα βίας λόγω φύλου, ένας δικαστής έχει αποφανθεί ότι οι βρώμικες στολές αξίζουν αυτήν την οικονομική αποζημίωση.
Έχοντας επίγνωση του γεγονότος ότι τα δικαστήρια αποτελούν μέρος του μηχανισμού που ποινικοποιεί και καταδικάζει τους κοινωνικούς αγώνες, δεν μας εκπλήσσει αυτή η απόφαση. Δυστυχώς, ο οικονομικός εκβιασμός γίνεται όλο και περισσότερο ένα εργαλείο που χρησιμοποιείται ως αποτρεπτικό για τις πρωτοβουλίες και πρακτικές του δρόμου.

Ως Ένωση Αμοιβαίας Βοήθειας αναλαμβάνουμε κάποιες πρωτοβουλίες για να υποστηρίξουμε τους συντρόφους που πλήττονται από αυτό το κατασταλτικό μέτρο, αλλά σε αυτήν την περίοδο έκτακτης ανάγκης για την υγεία είναι όλο και πιο δύσκολο να διοργανώσουμε εκδηλώσεις όπως κοινωνικά δείπνα, συναυλίες κ.λπ.

Παροτι το παράλογο χρηματικό ποσό, έχουμε συνηθίσει να μην αποθαρρυνόμαστε και σε αυτήν την περίπτωση απευθύνουμε έκκληση στη συλλογική αλληλεγγύη, στις φίλες, στους φίλους, στις συντρόφισσες στους συντρόφους και γενικά σε εκείνους που αναγνωρίζουν αυτήν την αδικία, ώστε να μην υποκλίνονται σε εκείνους που μας εκβιάζουν για να μην συνεχίσουμε να αγωνίζομαστε.

Συμμετοχή στο crowdfunding και υποστήριξη πρωτοβουλιών για τους εμπλεκόμενους συντρόφους


Cos'è Associazione Mutuo Soccorso?

Come Associazione di Mutuo Soccorso per il Diritto di Espressione (https://mutuosoccorso.noblogs.org/) ci siamo impegnate da anni per sostenere coloro che

  • Operano socialmente e politicamente per affermare spazi di agibilità e libertà
  • Combattono le politiche capitalistiche (sociali, ambientali, volte allo sfruttamento, alla negazione del diritto, alla speculazione) dei governi di ogni colore
  • Lottano contro rigurgiti e provvedimenti discriminatori e xenofobi (fascismo, razzismo, sessismo, segregazionismo)

Lo facciamo principalmente esercitando la solidarietà verso quante e quanti vengono repressi per aver esercitato il diritto di espressione, di protesta, di rivolta.


Shopper "egg the cops " disegnata da Giulia Conoscenti


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Commenti (38)

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    Pasquale Tutti liberi! Tutte libere!
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          Nicolò Bonifico fatto! daje ragazzi, buona fortuna
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              Associazione di mutuo soccorso per il diritto di espressione Non vi stiamo rispondendo un* ad un* perchè siete in tantissim* ma ci tenevamo a ringraziare tutt* di cuore. Avere il supporto di tutt* voi ci da una grande forza. Avevamo e abbiamo ragione! Nessuna sentenza fermerà la nostra determinazione nel lottare per un mondo più giusto! Sara, Stefano, Claudio e Matteo
              • RD
                Rita Ottima campagna di raccolta fondi, per una causa insulsa e che non può e non deve gravare sui compagn* Buona fortuna
                • avatar
                  ilaria Solidarietà piena a tutte e tutti. Egg the cops!!!
                  • MD
                    Maurizio T-Shirt taglia M, per favore. Comunque, daje!
                    • IA
                      Ilaria A pugno chiuso... Hasta la Victoria Siempre

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