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L'Oracolo Pankaj - rinascere dal fango

Una campagna di
Rosita Uricchio

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  • Categoria Libri & editoria
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    3. Salute e benessere

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Il Progetto

PERCHÈ PANKAJ?

L’idea di fare un mazzo di carte è nata nel 2023 ed è andata modellandosi nel corso di questo intenso ma meraviglioso anno di cambiamento.

All’inizio l’idea era di creare un oracolo con le piante, mia grande passione alla quale mi dedico quando non lavoro come illustratrice.

Poi, per una serie di eventi chiave, mi sono ritrovata ad avere nelle mani tutti i contenuti per un oracolo motivazionale. Non so spiegare da dove i contenuti arrivino, poiché non sono una scrittrice, a volte rileggo i messaggi delle carte e mi sorprendo per i contenuti, mi sembra che non li abbia scritti io, in pratica.

Tutto cominciò nel Novembre del 2023, quando mi venne regalata un’agenda con tantissime pagine. La prima cosa che scrissi fu: “Oggi decido di vivere nella poesia” (che è poi diventato il primo messaggio dell’Oracolo)

Scrivevo poesie, intuizioni, disegnavo forme e su quelle pagine mi interrogavo sulla vita e sull’amore.

Soprattutto su quello onestamente. Sull’amore assoluto, sull’effetto che questo ha sul circostante, come un’onda che si propaga dal cuore fino all’infinito. Stavo vivendo questa meravigliosa avventura dell’amore assoluto e volevo tenerne traccia sulla mia agenda.

Qualche tempo dopo, mi venne regalata una seconda agenda, più piccola, più modesta, ma con dei dettagli dorati stupendi. Era un periodo di grande connessione, intuizioni, viaggi e scoperte piccole e quotidiane ma essenziali alla sopravvivenza dell’anima.

Scrivevo e disegnavo cose intime, visioni, sogni, ma l’idea delle carte si era un pò allontanata da me perché mi trovavo nel mezzo di un blocco creativo (almeno così credevo).

Non so come né perché un giorno, mentre salivo su un taxi a Calcutta, in India, nel mezzo di una crisi esistenziale fortissima mi arrivò chiaro e limpido il nome e il proposito del mazzo di carte: si sarebbe chiamato Pankaj e sarebbe stato un mazzo di carte motivazionali.

Perchè questo nome?

Per rispondere a questo quesito devo andare leggermente indietro nel tempo. Qualche mese prima di trovarmi in quel taxi ad avere quella illuminazione, decisi di intraprendere un viaggio in Asia, cominciando dal Bangladesh per poi attraversare l’India da Nord a Sud. L’itinerario del viaggio cambiò diverse volte, fino a diventare un viaggio nelle profondità della miseria umana a cui per una serie di strane coincidenze mi trovai ad assistere e prendere coscienza di farne parte.

A Dacca, la capitale del Bangladesh era in corso una guerra civile ed io arrivai senza avere nessuna contezza del luogo, del momento e del mio stato d’animo fragile e vulnerabile.

Più che un viaggio in Asia, fu un viaggio nella mia di Asia, in quella parte di me stessa che non avevo mai toccato così a fondo. Un viaggio all’interno mio personale inferno, della mia umana impotenza davanti alla crudeltà della guerra, della morte, delle ingiustizie.

Ricordo di aver toccato delle corde così sottili della mia mente e del mio cuore che mai prima di allora avevo sfiorato, tanto delicate che mi sembrava in certi momenti di averle addirittura irrimediabilmente spezzate. Avevo Pregato per la Vita, avevo dovuto Perdonare e perdonarmi, avevo pianto di disperazione e terrore, quei sentimenti che la guerra sa attivare.

Avevo perso la fiducia nella vita stessa. Successe tutto in pochi giorni, ma in un’altro tempo-spazio, era il momento giusto, perché una mattina mi trovai a dire a me stessa: Oggi, ti devi fidare! Così, con una nuova sensazione, uscii in strada, misi da parte le mie paure e presi un taxi, uno di quelli a prova di fiducia.

Mi sedetti in macchina, il tassista era un ragazzo all’incirca della mia età, forse anche più giovane.

Si chiamava Pankaj.

Ed ecco qui, perché il mio Oracolo si chiama Pankaj.

Perché quella fu la prima volta, dopo tanto tempo, che iniziai a fidarmi di nuovo della Vita.

Tornata dal viaggio, mi chiusi letteralmente in casa per giorni a trascrivere, mettere insieme i pezzi, impaginare e dare vita all'Oracolo.


COM’E’ COMPOSTO L’ORACOLO PANKAJ

L’Oracolo è composto da 40 carte, ognuna contenente una illustrazione e un messaggio chiave, che viene spiegato e approfondito in un piccolo libricino che accompagna il mazzo.

L’Oracolo è uno strumento per riconnetterci a noi stessi e agli altri attraverso la meditazione e attraverso la lettura e interiorizzazione dei messaggi.

Ogni giorno, si invita il consultante a pescare una carta, restare un attimo in silenzio e poi fare l’esercizio di scrittura o meditativo associato alla carta scelta.

Si consiglia di utilizzare l’oracolo come un percorso di minimo 21 giorni (21 giorni sono il tempo necessario per rendere una pratica una costante) e massimo 40 giorni.

Si può anche utilizzare l’Oracolo in modo sporadico, ma la cosa importante è avere un taccuino su cui annotare le riflessioni, così da tenere traccia dei progressi.

L'OBIETTIVO DELLA RACCOLTA FONDI

L'obbiettivo della raccolta è quello di produrre il mazzo di carte in modo indipendente, in Italiano, Inglese e Spagnolo in una tiratura iniziale di 300 copie.



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