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Progetto Cinematografico “LA GATTA”
Ispirato al romanzo francese “La Chatte” di Colette
Lungometraggio/sceneggiatura di Silvana Strocchi
Il Teatro Poesia, che nel 2007 ha realizzato e prodotto il film “Il Germe del Melograno” sulla vita e l’opera dell’artista faentino Domenico Baccarini, presentato in molte città italiane e Festival, propone una nuova produzione cinematografica ispirata ad un famoso romanzo degli anni ’30 “La Chatte” della scrittrice francese Colette. Roberto Rossellini nel 1952 trasse dalla stessa opera il quinto episodio (Invidia) del film “I Sette Peccati Capitali”, attualizzandolo alla Roma della sua epoca. In omaggio al grande regista il protagonista maschile si chiamerà Orfeo come nel film.
Il progetto prevede la contestualizzazione della vicenda nella Bologna di oggi e narra il rapporto e la crisi di una giovane coppia di trentacinquenni, alla ricerca di una propria identità e nell’incapacità di rapportarsi all’altro da sé con generosità e con vera intenzione di donarsi. “Un ménage familiare dominato da un animale: Alain, giovane e ricco, padrone amoroso di una gatta, si sposa con Camilla, bella e ricca, ma la loro vita in comune è segnata dalla assenza prima e poi dalla presenza dell'animale, sino alla desolazione finale. E che cosa rappresenti questa gatta, il calore dell'infanzia inconsolabilmente perduta, il sogno di un rapporto perfetto per un uomo fragile e incompiuto, oppure il simbolo, lievemente inquietante, dell'impossibilità di essere normali, la grazia elusiva di Colette lascia decidere al lettore. Perché il punto non è questo. In realtà c'è una gatta, o un suo simile fantasma, quasi in ogni casa. Tanto banale, nascosta, nefanda è questa
realtà, che solo scrittori alla Colette possono adeguarvisi senza peso e senza saccenteria…”(da Sellerio 1993).
Il lungometraggio verrà interamente girato nella città di Bologna e dintorni e prevede la presenza di due attori protagonisti, due coprotagonisti, alcuni comprimari e generici, una troupe tecnica leggera e vari collaboratori per la parte artistica e tecnica. Si richiederà inoltre la partecipazione di studenti di Cinema dell’Università in qualità di stagisti.
Alcune scene esterne già previste dalla sceneggiatura, saranno girate nel cuore della città, da Piazza San Francesco a Piazza Maggiore, a Piazza Santo Stefano a via Zamboni.
La regia è a cura di Silvana Strocchi, Direttore della Fotografia è Gianmarco Rossetti. La lavorazione del film è prevista per la primavera del 2017.
Si richiederà la collaborazione e il contributo economico alla Regione Emilia Romagna, al Comune di Bologna, alla Cineteca e a sponsor privati quali Fondazioni e Imprese.
Il budget previsto per la realizzazione e la post produzione è di circa € 100.000,00.
SINOSSI - LA GATTA
Sceneggiatura di Silvana Strocchi
Il film è ispirato a un romanzo breve di Colette uscito nel 1933. La vicenda narra di un giovane e viziato figlio unico di una ricca famiglia borghese con affari nel commercio della seta. Orfeo sta per sposarsi con Camilla, una graziosa ragazza, dal temperamento impulsivo, bella e vitale, molto alla moda, ma un po’superficiale. Si conoscono dall’infanzia e sembra che siano predestinati a una vita insieme. Orfeo appare turbato all’idea di lasciare la sua casa, “il suo regno d’infanzia”, le sue consolidate abitudini di figlio unico e, soprattutto, Saha, la sua gatta, con la quale ha un rapporto di tipo simbiotico, tanto da confidarsi mentalmente con lei attraverso un “mormorio telepatico”.
In attesa che giungano a termine i lavori di costruzione del loro nuovo appartamento, dopo le nozze,
vanno ad abitare in un attico prestato da un amico. Fin dal mattino dopo la loro prima notte di nozze, in Orfeo si rivela una sensazione di noia, quasi di fastidio, nei riguardi di Camilla e della sua eccessiva, e un po’ volgare, disinvoltura nel rapportarsi a lui; lo irrita vederla girare nuda per casa e non accetta, interiormente, la sua sfrontata sicurezza. Un
mese dopo il matrimonio, Orfeo decide di riprendersi con sé la gatta perché deperita a causa dell’assenza del suo amico e Camilla comincia a nutrire forti sentimenti di gelosia e rivalità nei confronti della gatta.
Nel proseguire dei giorni, le differenze fra Orfeo e Camilla diventano sempre più evidenti; pur avendo un intenso rapporto sessuale, non riescono a comunicare in altra maniera, le loro personalità entrano in conflitto, non dialogano, nascondendo l’uno all’altro i propri pensieri. L’insofferenza e l’inimicizia fra i coniugi cresce di pari passo con quella fra Camilla e Saha, fino a quando Camilla, sola in casa e in preda all’esasperazione, spinge la gatta giù dal balcone.
Convinta di averla uccisa, Camilla rimane sorpresa quando, aperta la porta al marito, lo vede con in braccio la gatta, sotto choc ma ancora viva. Orfeo non sospetta della moglie, crede in un incidente,ma, da un gesto di repulsione violento della gatta quando Camilla prova a toccarla, capisce che la moglie ha cercato di ucciderla. Scoperta la verità, Orfeo lascia la moglie e fa precipitosamente ritorno, con Saha, nella sua casa materna. L’indomani Camilla si reca a casa di Orfeo, sperando di essere stata perdonata, ma lo trova tranquillo e felice nel suo giardino, che sta giocando con la sua gatta, e capisce che il loro rapporto non potrà più continuare. Mentre se ne va, dagli occhi di Camilla scendono le lacrime trattenute per tanti giorni.
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