Una campagna di
La città che non c'èContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Questo esercizio prende forma all’interno di La città che non c’è, un festival gratuito e aperto a tutti, che per un mese attraverso incontri, mostre e tanto altro prova a ragionare sul futuro delle nostre comunità.
Il luogo da vivere insieme è la Piazza che non c’è (via Bartolomeo Perestrello/via della Marranella). Formalmente lastrico solare di un parcheggio privato, una piazza che non è ancora una piazza ma un’opera permanente di street art; un luogo vivo di incontri, inclusioni, riflessioni, parole.
Unisciti a noi! Partecipa al festival e sostieni La città che non c’è con una piccola donazione.
Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti, ma anche le cose gratuite hanno un costo. Per realizzare La città che non c’è servono:
Per coprire queste spese serviranno almeno 1.000 euro. Aiutaci a raggiungere questo traguardo e l'obiettivo di realizzare insieme l'evento!
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La terza edizione, che si svolgerà tra giugno e luglio 2023, è dedicata ai movimenti, laboratori permanenti che agitano le città, modificano le coscienze, cambiano le regole del gioco. Insieme a chi ne scrive, a chi ne testimonia la storia, a chi riannoda i fili delle esperienze per non disperderle, torniamo in piazza per raccontare una società che si trasforma sotto l’impulso delle lotte dal basso.
Se tracciamo una mappa dei movimenti che dal secolo scorso hanno promosso e difeso i diritti civili, politici e sociali, il lavoro, l’emancipazione delle donne, il pacifismo, scopriamo che sono queste le istanze che hanno plasmato la nostra democrazia fino ai nostri giorni. Oggi più che la politica, a immaginare una società più libera e giusta, sono attivisti e attiviste che con le loro passioni, idee e forza stanno cercando di costruire il nostro futuro.
Parleremo quindi di ambientalismo, cittadinanza, diritto alla casa e decolonizzazione urbana in più ci sarà una mostra fotografica dedicata al femminismo.
L’evento nasce da un’idea dell'associazione TIPE che si occupa di promuovere uno spirito di comunità inclusiva e aperta attraverso la diffusione di idee, libri e arte.
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