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L'Architettura è morta, viva l'Architettura!
La sentenza hegeliana della morte dell'arte rilevava come già nelle chiese gotiche, immerse nell'interiore e nel traforo delle decorazioni in cui “sparire”, l'architettura, non più depositaria di una arché fondativa, si facesse mera techné, luogo di singolari affezioni. Il progetto moderno ha tentato di ricostruire all'abitare i lineamenti di un principio attraverso l'idea di un progresso rivolto a un armonizzato mondo finale. Il fallimento del suo tentativo di ricostruire “la casa di Adamo in Paradiso” è stato rilevato da Manfredo Tafuri, il quale ha letto nel residuale “piacere” dei testi architettonici, un piacere privato che, in “momenti di estatica solitudine”, illudendo di recuperare un'esperienza del tempo interiore non coglie la propria estraneazione dalla realtà. Sarà Rem Koolhaas, caricaturizzando il “tragico” dell'analisi tafuriana, verificata la “fine della guerra”, a condurre quel piacere al mercato, mentre, proprio perché necessitata a misurarsi con il carattere “favolistico” del nostro mondo, l'architettura, interrogandosi sui poteri che muovono le sue definizioni, potrebbe partecipare piuttosto alla liberazione del desiderio. Per Tafuri la consapevolezza della fine degli eroismi si manifestava in opere dalla “inattuale purezza”. Ma le formalizzazioni computerizzate hanno tracciato un nuovo fronte tra l'aspirazione alla libertà dei sensi e quella di rendere il piacere strumento di potere, obbligando l'architettura a sporcarsi nel conflitto. Nella nuova architettura si muove così sia il rischio di allestire schermi ai poteri mercantili che un autentico ethos rivolto alla libertà creativa. È la mappa di queste possibilità che, indagando anche sui moventi filosofici delle nuove esperienze del progetto, questo testo tenta di tracciare.
Dopo aver impaginato il testo, adesso abbiamo bisogno del vostro sostegno per portare a compimento questo progetto. Per questo motivo Deleyva Editore vi invita a diventare co-produttori dell’opera, attraverso la prenotazione di una o più copie de La fine (senza fine) dell'Architettura. Attraverso la prenotazione godrete di un forte sconto sul prezzo di copertina: 8,50 € in luogo dei 14,00 € ipotizzati come prezzo di copertina (SPESA DI SPEDIZIONE COMPRESA).
La piattaforma ha cambiato le modalità di pagamento: da oggi in poi sarà necessario fare immediatamente il versamento, ma questo ci permetterà di inviare più velocemente le copie prenotate: ricordate di controllare anche voi, su questa pagina, lo stato di avanzamento della raccolta fondi. Una volta terminata la raccolta fondi, il libro verrà stampato ed inviato al massimo in un paio di settimane!
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