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IL PROGETTO
1944-2024: a ottant’anni dalla “grande estate partigiana” e dalla creazione di zone libere disseminate in numerose aree dell’Italia occupata, proponiamo un documentario divulgativo, indicativamente di 50 minuti, pensato per un pubblico di non specialisti, attraverso cui studiose e studiosi della Resistenza prendano in esame alcune questioni fondamentali attorno al tema delle “repubbliche” partigiane.
Consapevoli che l’80° anniversario sarà non solo l’occasione per promuovere nuovi studi su queste problematiche, ma vedrà inevitabilmente anche il ripetersi di monumentalizzazioni e retoriche celebrative, intendiamo realizzare un prodotto che affronti criticamente la questione delle zone libere come aspetto rilevante per comprendere la Resistenza nella sua complessità, senza trascurare le contraddizioni, le problematiche, assieme alle autentiche visioni utopistiche e progettuali che emersero in quella stagione storica.
PERCHÈ DONARE
In questo progetto gli autori e i relatori hanno deciso di mettersi a disposizione gratuitamente. Le attrezzature tecniche sono messe a disposizione dalla società di produzioni LUTEA, co-produttore del documentario, che si farà carico anche del costo di alcune figure professionali che saranno coinvolte nel progetto (come cameraman, montatore, colorist).
Dovranno inoltre esse acquisite alcune immagini di repertorio disponibili presso alcuni archivi nazionali (in particolare: Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Istituto Luce, Cineteca di Bologna), che hanno costi variabili tra i 200 e i 1000 euro a MINUTO. L'associazione ha deciso di occuparsi di questa parte del progetto e le somme che raccoglieremo verranno destinate a questo scopo. Maggiore sarà l'importo che raccoglieremo e maggiori saranno le possibilità che avremo di accedere a materiali d'archivio di qualità.
GLI OBIETTIVI
L’intento di questo documentario è di offrire uno strumento di conoscenza, fruibile anche in ambito didattico, che raccolga diverse voci autorevoli e che, ridando centralità alla storia, sia in grado di trasmettere la complessità e la profondità degli eventi, superando talune visioni superficiali della Resistenza che a lungo sono prevalse nel discorso pubblico.
AUDIENCE
La produzione è pensata per rivolgersi a un pubblico interessato, ad ampio spettro, alla storia e nello specifico a chi intende approfondire tematiche storiche: un'audience che abitualmente trova nei documentari un valido strumento di intrattenimento culturale ma non solo, il linguaggio utilizzato e lo stile narrativo permettono di parlare direttamente anche alle nuove generazioni, diventando così un utile strumento di divulgazione e memoria.
LO STILE NARRATIVO
Attraverso interviste, riflessioni, immagini e documentazione storica, il documentario prenderà le mosse da una panoramica sul contesto della guerra partigiana, in particolare sulla fase della primavera-estate del 1944, per poi affrontare la vicenda delle zone libere attraverso alcuni nodi problematici ed esempi concreti.
L’auspicio è quello di rimettere al centro la complessità storica della Resistenza, rendendola così umana, reale, concreta e non soltanto come qualcosa di monumentale o di distaccato dal presente.
GLI AUTORI
Marzio Bartolucci, filmmaker e regista di Villadossola con decine di produzioni al suo attivo; ha curato la regia e la produzione esecutiva di due documentari storici, di alcuni documentari naturalistici a carattere divulgativo e di due cortometraggi; è inoltre regista e produttore esecutivo di alcuni programmi di intrattenimento realizzati per Tele VCO;
Arianna Giannini, scrittrice, sceneggiatrice e giornalista di Masera, con un’esperienza nella produzione di programmi dai contenuti divulgativi (ha lavorato a La7 nella redazione di Faccia a Faccia di Giovanni Minoli); ha curato la sceneggiatura di due documentari storici in collaborazione con Marzio Bartolucci.
Andrea Pozzetta, dottore di ricerca in storia, insegnante, responsabile scientifico del Centro di documentazione della Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, componente del comitato scientifico dell’Istituto storico della Resistenza di Novara e del comitato direttivo dell’Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.
I RELATORI
Antonella Braga insegna Filosofia e Storia nei licei. Ha conseguito il dottorato di ricerca in «Storia del federalismo e dell'unità europea» all'Università di Pavia (1996). Ha collaborato con l'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola «Piero Fornara» e con il Gruppo di ricerca sulle biblioteche scolastiche presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Padova. Ha pubblicato La città e la guerra. Novara 1940-1945. Itinerari (Novara, 2006), Un federalista giacobino: Ernesto Rossi pioniere degli Stati Uniti d'Europa (Bologna 2007), Gisella Floreanini (Milano 2015), oltre a diversi saggi di storia del federalismo, storia della Resistenza, didattica della storia e metodologia della ricerca.
Mirco Carrattieri, responsabile scientifico di Liberation Route Italia, è stato direttore della rivista «E-Review» dal 2013 al 2022; direttore del Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza italiana dal 2016 al 2019; direttore generale dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri dal 2018 al 2021. Tra i suoi ultimi lavori: La guerra partigiana, in La Resistenza in Italia: storia, memoria, storiografia, a cura di M. Carrattieri, M. Flores (Firenze 2018); La linea Gotica nella memoria pubblica, in Comunità in guerra sull’Appennino: la Linea Gotica tra storia e politiche della memoria, a cura di M. Carrattieri, A. Preti (Roma 2018); La storia siamo noi: l’Almanacco del Popolo d’Italia, in Fascismo e storia d’Italia, a cura di G. De Luna (Milano 2022).
Chiara Colombini, è responsabile della ricerca presso l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea e componente del comitato scientifico dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Ha curato, tra gli altri, Resistenza e autobiografia della nazione. Uso pubblico, rappresentazione, memoria (con Aldo Agosti, Edizioni SEB27, 2012) e gli Scritti politici. Tra giellismo e azionismo (1932-1947) di Vittorio Foa (con Andrea Ricciardi, Bollati Boringhieri, 2010) ed è autrice di Giustizia e Libertà in Langa. La Resistenza della III e della X Divisione GL (Eataly Editore 2015) e di Anche i partigiani però... (Laterza, 2021).
Santo Peli, componente del comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, ha insegnato Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova fino al 2013. Tra i suoi lavori L’altro esercito. La classe operaia nella grande guerra (Feltrinelli, 1980), La Resistenza difficile (BFS edizioni, 1999, ristampato nel 2018), La Resistenza in Italia. Storia e critica (Einaudi, 2004) e Storie di Gap. Terrorismo urbano e Resistenza (Einaudi, 2014).
Andrea Pozzetta, dottore di ricerca in storia, insegnante, responsabile scientifico del Centro di documentazione della Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, componente del comitato scientifico dell’Istituto storico della Resistenza di Novara e del comitato direttivo dell’Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Ha pubblicato Lui solo non si tolse il cappello. Vita e impegno politico di Ettore Tibaldi, protagonista della Repubblica dell'Ossola (Novara 2021), oltre a lavori di storia politica e culturale dell’Italia contemporanea.
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