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La Casa del Cinema di Prato acquista i locali del Terminale Cinema: un investimento necessario per scongiurare lo sfratto e la chiusura di un presidio culturale importante per la nostra città. Un investimento che riporta a Prato la proprietà di un pezzo della sua storia!
La storia dello spazio in cui ha sede il Terminale Cinema inizia da molto lontano, nel secondo Dopoguerra, quando tanti operai e artigiani pratesi dedicano il loro tempo libero alla costruzione, sulle macerie dei bombardamenti, della sede del PCI in via Frascati e del Circolo Rossi, con il suo salone per le feste, gli spettacoli, il ballo, destinato a diventare un punto di riferimento per tanti giovani della nostra città e non solo. Alla “Zona”, a Prato la chiamano così, si balla con l'orchestra di Giulio Gabbiani, passano personaggi come Pippo Baudo, Corrado, Johnny Dorelli, si eleggono Miss, si festeggia il Carnevale e il Capodanno con grandi veglioni, nascono carriere politiche e artistiche, amicizie, lotte, amori. Finché, negli anni '70, i giovani cominciano a preferire le discoteche alle balere e il salone si svuota. Ma per poco, perché un gruppo di giovani soci del Circolo e dirigenti Arci fonda il “Gruppoaperto” e avvia un'operazione di rigenerazione urbana che trasforma la vecchia balera in uno spazio per concerti e cineforum e, nel 1984, apre una vera e propria sala cinematografica, il Terminale Cinema d'essai.
Poi, come in ogni storia, anche nella nostra succede che le cose cambiano: crolla il muro di Berlino, il PCI si scioglie e l'immobile di via Frascati, compreso il cinema, viene venduto a una cooperativa emiliana. Il partito e l'Arci si spostano in altre sedi, il Circolo chiude. Solo il cinema, come il villaggio dei Galli di Asterix, resiste! Resiste alle crisi che fanno chiudere tante sale in città, resiste all'invecchiamento dei locali, che ristruttura e adegua a sue spese, resiste all'apertura di due grandi multiplex alle porte della città. Resiste e anzi rilancia, fondando la Scuola di Cinema “Anna Magnani”, continuando a gestire l'arena estiva al Castello dell'Imperatore e affrontando la grande sfida del passaggio al digitale, grazie a un'operazione lanciata dall'Arci che nel 2011 fa nascere la Casa del Cinema di Prato, cooperativa di utenti senza scopo di lucro e dal 2021 Impresa sociale.
Resiste e continua a offrire alla città film di qualità, spazi di fruizione culturale e socialità, diventando sempre più un presidio irrinunciabile del centro storico e un “bene comune” del territorio. Ma, mentre ospita personaggi come Mario Monicelli, Marco Risi, Carlo Lizzani, Margherita Buy, Luigi Lo Cascio, Francesca Neri, Giuliana De Sio, Elio Germano, Elena Sofia Ricci, Francesco Nuti, mentre organizza eventi e rassegne, matinée per le scuole e una programmazione speciale per i piccolissimi, mentre ospita le rassegne del Mabuse Cineclub, i primi passi di associazioni giovanili, un gruppo d'acquisto solidale, un atelier Alzheimer, vive decenni di grande incertezza, con la spada di Damocle di un possibile sfratto che gli pende sulla testa.
Finché, nel 2025, il lieto fine: la Casa del Cinema di Prato riesce ad acquistare l'immobile! Il cinema non lascerà il posto a un supermercato, come succede in troppi casi in tutta Italia! Ma l'impegno è molto oneroso per una piccola realtà come la nostra: si tratta di 350.000 €, finanziati in parte (280.000 €) con un mutuo ottenuto da Banca Etica che dovremo onorare per i prossimi 20 anni, a cui si aggiungono 50.000 € per chiudere la vecchia vertenza con la proprietà. E poi, ora che l'immobile è nostro, vorremmo investire per migliorarlo, a cominciare dagli interventi necessari per renderlo più “green”.
Per questo siamo a chiedere il sostegno dei nostri soci, amici, spettatori e di tutta la nostra comunità, che finalmente torna proprietaria di un pezzo importante della sua storia.
Il “Terminale” è tornato pratese e speriamo che tanti vorranno aiutarci a mantenerlo un patrimonio culturale della città!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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