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presenta
revisione storica di Nicola Adduci
musiche originali di Beppe Costa
post-produzione e sound design di Enrico Testa
trailer Enrico Pinto
LA GUERRA DI GINO è un lungo racconto in dodici puntate che inizia il 25 luglio del 1943 e termina il 25 aprile del 1945.
Nasce da una chiacchierata con Gino Belluzzo, partigiano di città a Torino, e con sua moglie Irlanda Fabbris.
Gino è il primo figlio di una famiglia poverissima: da ragazzo va in giro per il quartiere a recuperare i crediti che il padre, negoziante di scarpe fallito, non riesce a esigere. Poi il padre muore, e Gino, 13 anni, trova lavoro nella boita, l'officina, dello zio: si comincia alle 8 del mattino e si finisce verso mezzanotte. Si cambia casa ogni tre mesi: non si riesce a pagare l’affitto e si risolve con continui traslochi.
Irlanda nasce in una famiglia socialista, il padre Luigi emigra a Torino dal Veneto dopo aver perso il lavoro a causa della sua militanza. Le sorelle di Irlanda si chiamano Libertà e Scintilla, i fratelli Scintillino e Orizzonte: gente tosta, insomma!
I due si conoscono nel cortile delle case popolari di via Lauro Rossi, nel quartiere di Barriera di Milano (è a Torino, ma sulla strada per Milano), a tredici anni si fidanzano, si sposano a diciotto.
Scoppia la guerra.
La loro prima figlia nasce mentre Gino è militare di leva in Friuli.
Arriva l’8 settembre ‘43. Gino scappa. Prima in montagna con la IV brigata Garibaldi del comandante Milan, poi di nuovo in città, nella VII brigata SAP della FIAT Ferriere.
Durante i grandi scioperi del marzo ‘44 Luigi Fabbris, il padre di Irlanda, viene arrestato e deportato a Mauthausen.
A Torino si susseguono le azioni dei sappisti.
Pietà l’è morta, si deve fare i conti ogni giorno con la possibilità di uccidere o di essere uccisi.
Una dimensione di ferocia quasi inconsapevole, spesso vissuta come una grande avventura da protagonisti giovanissimi che han letto Salgari e dalle cui pagine han ricavato i propri nomi di battaglia.
Il fil rouge del racconto è la voce di Gino, sgranata dall’età, ma ancora vibrante, accompagnata da quella più flebile di Irlanda.
Un personaggio di invenzione fa da contrappunto al racconto: il Nero, un ragazzo fascista dell’età costante di vent’anni. A lui il compito di narrare alcuni momenti tragici legati alla città: la strage del 18 dicembre 1922, la morte di Dante Di Nanni, i cecchini di aprile 1945.
La vita di quel periodo a Torino vive anche dei ricordi di famiglia degli autori, del diario di Carlo Chevallard, della cronaca dell’epoca tratta dai giornali, dei documenti della politica, dei brevi commenti dello storico Nicola Adduci.
Il tappeto sonoro a cura di Beppe Costa ci riporta costantemente ad un clima di emozioni intense attraverso soluzioni che uniscono musica popolare e d’autore.
L’ultima puntata, ambientata durante il periodo post bellico, racconta la vita di Gino una volta deposte le armi: il Faussone de La chiave a stella di Primo Levi lo accompagna nella ricerca della felicità attraverso il lavoro.
La realizzazione delle dodici puntate de LA GUERRA DI GINO comporterà un impegno finanziario che abbiamo valutato intorno ai 15.000 euro. La prima fase è stata autofinanziata, per i prossimi passi abbiamo bisogno di voi.
La registrazione dell’intervista, lo sbobinamento del testo, la ricerca dei materiali storici originali, la lettura di testi inerenti al periodo narrato, la scrittura delle dodici puntate, l’ideazione, la composizione e la registrazione delle musiche originali, infine la registrazione ed il montaggio: un impegno che ha coinvolto e coinvolgerà in un grande lavoro noi e tutti i collaboratori di Mille Papaveri Rossi.
Inoltre, abbiamo sostenuto e dovremo sostenere delle spese vive: benzina, telefono, materiale tecnico, libri acquistati ... e le spese di amministrazione.
Come la Resistenza e la Costituzione sono di tutti, ci piacerebbe, nel nostro piccolo, che anche LA GUERRA DI GINO fosse di tutti: per questo vi chiediamo di aiutarci nella produzione di questo podcast.
Abbiamo pensato a delle ricompense che trovate in questa pagina, alcune sono prodotte in esclusiva per chi sosterrà il nostro lavoro.
LA GUERRA DI GINO uscirà in primavera, stiamo lavorando al come: vi aggiorneremo appena ne sapremo di più.
Abbiamo coinvolto, e ringraziamo per la loro preziosa collaborazione:
Gabriele Vacis, Bruno Gambarotta, Steve Della Casa, Gianluca Favetto, Michele Di Mauro, Gisella Bein, Nino D’Introna, Stefania Ressico, Alberto Barbi, Anna Giampiccoli, Mafe Bombi, Fabrizio Pagella, Katia Malan, Edoardo Roti, Fabrizio Artero, Francesco Boetto, Andrea Caiazzo, Erica Nava, Daniel Santantonio, Daniele Jallà, Antonella Parigi, Roberto Tarasco.
Un grazie particolare e affettuoso alla famiglia Belluzzo e alla famiglia Fabbris.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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