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La mia casa nel bosco, piccola guest house per cercatori di bellezza contemplatori degli universi ed eretici latitanti

Una campagna di
Paola Vagliani

Contatti

Una campagna di
Paola Vagliani

La mia casa nel bosco, piccola guest house per cercatori di bellezza contemplatori degli universi ed eretici latitanti

Campagna terminata
  • Raccolti € 40,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Paola Vagliani

Contatti

Il Progetto

Postilla a pochi giorni dalla scadenza.

La Terra Promessa non è altro che il luogo e il tempo dove possiamo essere felici. Non importa quello che Essa ci richiede, importa trovarla ed esserle fedeli, fino all'ultimo respiro. Che sia un lembo di terra, un'opera o un'impresa da compiere, o un grande amore. Perché Essa è sempre tutto ciò, nello stesso tempo. Hava Naghila, Hava Naghila.

Uno sgarrupatissimo monastero personale

Da meno di tre anni ho lasciato Milano per trasferirmi a vivere in una casa nel mezzo di un bosco, sulle colline biellesi. Per fare che? Per coltivare Bellezza e Felicità. Pensate un po' a quei monasteri dei secoli scorsi, dove le persone potevano rifugiarsi per studiare, condividere saperi o fare arte. Ecco, questo è il mio piccolo monastero. Accessibile sotto forma di guest house per chi abbia bisogno di isolarsi per qualche giorno dai rumori del mondo. Ci si sveglia con il canto degli uccelli e, se si ascolta più attentamente, si può udire l'eco sommessa del ruscello che scorre nel folto del mio bosco. In realtà avrei voluto anche ospitare piccoli gruppi di lavoro che abbiano bisogno di pace e silenzio utilizzando il salone già ristrutturato, che però è ancora da allestire. Ma per questo progetto devo aspettare tempi migliori. Per ora sto cercando liquidità per le spese di sopravvivenza, in attesa che si riapra la stagione del turismo. E anche per acquistare materiali come vernici e attrezzi di lavoro perché, trattandosi di una situazione work in progress, eseguo da sola tutti i lavori necessari, sia in casa che nel bosco.

E da diversi anni questo è il mio 'mantra' ...

Quando il tuo arco è rotto e le frecce sono finite, allora tira, tira con tutto il tuo cuore.  Aforisma zen

p.s. Storia di una out sider

Ho impiegato qualche decina di anni ad accorgermi di essere una out sider. Non è che lo scegli. Lo sei e basta. Anche se  non lo vorresti. In effetti i periodi peggiori della mia vita sono stati quelli in cui, con inevitabili insuccessi, ho cercato di omologarmi a quel dannato copione chiamato 'normalità'. Non importa se lavori benissimo e magari sei anche una 'sgobbona'. Se hai una buona cultura o se sai esprimerti con compiutezza. Sei diversa, punto. Ti si legge come un libro aperto e le tue candide e per te ovvie reazioni lasciano spiazzati, nel migliore dei casi. E non c'è troppo da vantarsene. Non per altro, sei troppo occupata a sopravvivere. Però quando cominci a capirlo diventa divertente, ohhh questo sì.
E capisci, finalmente, che ci sono infiniti altri modi di vivere, e che c'è uno stuolo di persone come te che si lanciano reciprocamente mappe di percorso e scalette di corda.
C'è da dire che, prima di questa mia nuova vita, non sapevo chiedere, e ancora adesso faccio fatica a trovare i modi giusti. Mi rendo conto di non essere accattivante o interessante come molti altri riescono ad essere in situazioni simili. E, nonostante tempo fa mi sia sobriamente presentata a giornali femminili, associazioni femminili e di altro genere etc etc. per far conoscere questo mio progetto, ho la sconfortante impressione di averne ottenuto solo un desolante silenzio. Mi sono chiesta se sbaglio qualcosa ... è probabile. Ma a mia attenuante posso dire che sto cercando di pormi nel modo più autentico possibile. Modo che, tra le altre cose, è il solo che io sappia utilizzare.

Di fatto, però, mi sento una privilegiata, perché sto realizzando il mio sogno. Ed è un sogno così grande che può ospitare anche i vostri ...

Il valore aggiunto

Sì, ma cosa ci guadagna il mondo? Domanda più che legittima, traducibile con: qual è il valore aggiunto?
Be' intanto, quando ho iniziato questa avventura, non avevo previsto che, volere o volare, mi sarei ritrovata a rivalorizzare uno dei tanti territori abbandonati del Piemonte. Ma è successo e sta succedendo. Una delle minime azioni che questa affascinante e selvaggia terra mi richiede, per esempio, è di liberare quanti più alberi posso (del mio bosco ma non solo) dall'edera che, nel tempo, rischierebbe di soffocarli. Oppure togliere i rovi che nel loro crescere schiacciano letteralmente le altre piante, come sambuchi, allori, ciliegi selvatici etc etc. E poi c'è quel minimo indotto creato dai turisti che passano da casa mia e che vanno a cenare nei locali del paese. Oh certo, so bene che la gente di qui viveva benissimo anche senza di me. Ma mi piace pensare che questo aspetto possa anche crescere. Io ce la sto mettendo davvero tutta ma, ecco, questa crescita per esempio dipende anche da voi  :) 

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