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Il romanzo è ambientato a Napoli. Ha la forma del diario, una specie di autobiografia immaginaria di Gualtiero Sammartino, uno scrittore, un intellettuale napoletano, un borghese approdato al suo status da una infanzia e da una adolescenza vissuta da proletario nei quartieri della Napoli di Miano, Secondigliano, Scampia, e che decide di proporsi una narrazione romanzata della sua vita.
Decide cioè di raccontare le vicende della sua famiglia, delle due famiglie di origine, della sua infanzia, del suo quartiere di derivazione, ma soprattutto dei suoi amori, delle sue innumerevoli relazioni, alle quali attribuisce una centralità disperante, dongiovannesca, il senso della sua attuale condizione di stallo o di ricognizione.
Diviso però com’è tra un intreccio di reminiscenze di tempi perduti, ed una sua comica tendenza alla scivolamento in flussi e divagazioni, quasi da avventuriero dell’inconscio, sembra restare inchiodato comicamente e, al contempo, tragicamente, ad un destino di in-azione, come un piccolo Amleto dei giorni nostri.
Gualtiero sembra incarnare l'immobilità apparente della sua città, ma pure le infinite riserve critiche, culturali, teatrali, comiche e, appunto, tragiche che Napoli riesce a esprimere da sempre .
E dunque, una apparente inazione, quella di Gualtiero, che conoscerà però una inaspettata svolta.
Sarà infatti un improvviso grande amore ritrovato, una fanciulla della sua prima giovinezza, una proletaria del quartiere periferico di Miano, ormai adulta e sposata con un camionista – Luisella Miele – sarà questo amore a imporre alla vita di Gualtiero una rinnovata necessità di porsi in gioco attivamente. L’amore come atto, che presuppone la somma di azioni volte a compierlo. E sarà questo un grande amore, avvolgente, assoluto, libero, ma che pure condurrà Gualtiero verso una situazione drammatica - forse già annunciata da vari presagi, di nuovo quasi rappresentando quella natura da Giano Bifronte del capoluogo partenopeo: l’Amore e la Tragedia, Eros e Thanatos.
Da questo amore clandestino, infine, nascerà una figlia, Rosa, che Gualtiero non conoscerà, ma che forse darà un senso finale ed esistenziale al suo viaggio in Terra.
Sarà proprio Rosa, infatti, a stilare una nota finale al suo diario, nella quale qualche mistero sui fatti e sulle vite narrate verrà teneramente svelato.
Roberto Del Gaudio, napoletano, laureato con lode in Scienze Politiche, con una tesi su Marshall Mc Luhan, curata dal filosofo Giacomo Marramao, attore, cantante, musicista, scrittore, drammaturgo, regista, co-fondatore de I Virtuosi di San Martino, con i quali esordisce in teatro nel 1990.
Ha collaborato come autore di testi con vari artisti della scena musicale e teatrale nazionale (Roberto De Simone, Stefano Bollani, Antonio Capuano, Vincenzo Salemme, Mario Scarpetta, Alessandro Gassman, Enzo Moscato, Pierpaolo Sepe, Vincenzo Marra, Daniele Sepe, Lorenzo Hengeller, Marco D’Amore).
È stato collaboratore del Corriere del Mezzogiorno, de Il Manifesto, diMetrovie. Ha curato la pubblicazione italiana di “Le leggi dei media”, opera postuma di Marshall McLuhan, per Edizioni Lavoro, Roma.
Ha scritto e messo in scena “Abjurate!”, “Felice e Costanza”, “Catena”, “Le signore”, “Nel nome di Ciccio”, “Blu Carogna”, “Medea Marturano”, “Vade retrò”, “Cinque in condotta”, “La Repubblica di Salotto”, “Rumors”, “Totò che tragedia!”, “L’Opera da Tre Euro”.
In ambito discografico ha pubblicato “Nel nome di Ciccio”, “Carogne”, “Cinque in condotta”, “Rumors”, “Canti Orfici di Dino Campana”.
Ha pubblicato: Medea Marturano (Guida editore) (prefazione di Edoardo Fadini); Cinque donne sei (Spartaco editore) (con uno scritto critico di Francesco Durante, introduzione di Maurizio De Giovanni); Bar dell’opera e altre storie (Iuppiter editore) (recensione su Il Mattino di Napoli di Francesco Durante) e Dialoghi eretici (Il Melangolo).
Premio Nazionale della Critica di Teatro 2002
Premio Carosone 2007
Premio Ciampi 2014
Premio Alberto Sordi, miglior attore non protagonista, Bifest, Bari 2018
Premio miglior attore emergente Festival delle Cerase, Monterotondo Roma, 2018
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
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