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"La Prima Pietra" è un progetto espositivo itinerante, che porterò in varie città dell'Italia e della Francia nei prossimi mesi.
L'idea nasce dalla frase "chi è senza peccato scagli la prima pietra", parole con le quali il Profeta fermò la lapidazione, visto che gli esecutori della sentenza erano persone normali, con qualche peccato. Le "pietre" che ci stiamo tirando oggi, sono parole, giudizi, sentenze, quando invece dovremmo tenerle strette con forza, se non posarle, fino a consumarle. La mia intenzione è di calmare questa "lapidazione" mediatica o sociale contemporanea ed instaurare un dialogo fra individui o quanto meno, una tregua.
In questa prima fase, chiedo a chi viene al laboratorio di scultura a Carrara, di prendere un sasso di fiume e di tenerlo come se volessero lanciarlo per "lapidare". Da questa presa io incido l'impronta della mano sulla pietra. Fino ad ora ho raccolto le mani di persone da tutto il mondo, colleghi scultori, amanti dell'arte o turisti, venuti a Carrara per la magia del suo marmo. Saranno disposte su un pavimento coperto di sabbia del mare, al centro dell'installazione rimane la sagoma vuota di una persona stesa ma non colpita. La presenterò fuori programma durante il "Con-vivere Carrara Festival", dove, come nelle esposizioni seguenti in altre città, oltre ai sassi scolpiti ci saranno anche quelli da incidere per chi vorrà lasciare l'impronta.
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