Una campagna di
Daniela Di RenzoContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
«Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione». (Franco Basaglia)
25 MARZO 2018 (data del debutto): a quarant’anni dall’approvazione dellaLegge 180/78, (nota come Legge Basaglia), si rende omaggio a Franco Basaglia, uno psichiatra rivoluzionario, colui che ha guidato la lotta per restituire dignità ai "matti", agli emarginati ed esclusi dalla società. Grazie a lui, a Franca Ongaro, (sua moglie e compagna di lotte), ai medici, infermieri, pazienti e volontari che ne hanno seguito le intuizioni e l'esempio, la malattia mentale è divenuta formalmente e istituzionalmente un problema da valutare in un’ottica fenomenologica: la persona al centro di un sistema che ne influenza comportamenti, emozioni, pensieri.
Il progetto prevede la realizzazione di uno spettacolo musical/narrativo che comprende sia parti recitate che momenti musicali, integrati tra loro. Sullo sfondo vi è il racconto di una donna che, narrando le proprie vicende di vita, porta a conoscere la storia dello psichiatra, al tempo stesso accompagna lo spettatore nel labirinto delle domande esistenziali sul senso dell'amore e della follia, sulla funzione del controllo sociale e sui meccanismi coercitivi del potere.
Di Daniela Di Renzo
Con Marica Roberto
Musiche originali
Daniela Di Renzo - Voce, autrice dei testi e delle musiche
Emiliano Begni - Pianoforte e Voce
Stefano Ciuffi - Chitarra acustica
Francesco Consaga - Sax soprano e Flauto traverso
Ermanno Dodaro - Contrabbasso
Fotografia, scenografia e collaborazione ai testi
Sofia Bucci
Il pazzo non è l’uomo che ha perso la ragione. Il pazzo è l’uomo che ha perso tutto, tranne, purtroppo, la ragione. E’ l’uomo ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e discernimento, poiché accade facilmente a chi ha perso tutto, di perdere se stesso>>. [P. Levi]
Ma tutti gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio. Infatti, solo un pazzo poteva pensare di abbattere i muri e sfondare i cancelli in un’Italia impegnata a cementificare ogni angolo liberato dal vincolo della bellezza. Era il gennaio 1973 e Franco Basaglia per la prima volta apre e svuota il Padiglione “P” del manicomio di Trieste.
“P” come
Persona
Paziente
Punizione
Polarità
Padre
Parco
Parto
Psichiatria
Pillola
Pareti
Parenti
Paresi
Parentesi
Puzza
Pentimento
Pazzo
Il padiglione diventa un laboratorio dove pittori, scultori, musicisti, attori, scrittori danno forma a un’esperienza estetica più folle della follia stessa.
Centinaia di pazienti vengono invitati a scrivere, disegnare, raccontare, partecipare. Angelina Vitez, una donna ricoverata per chissà quale bizzarra ragione, disegna un cavallo.
Solo un cavallo potrà salvarci! Solo un cavallo potrà trasportarci e condurci! Io l’ho visto sai! E’ del colore del cielo, del mare e dei tuoi occhi. [Pausa] io li ho persi i tuoi occhi. Ci nuotavo così bene dentro. Ho sempre avuto paura dell’acqua, ma con te era differente. Ricordi quando mi aggrappavo al tuo collo, strappandoti la collana. Ora non ho una collana, non ho te, ma ho un cavallo. Questo qui, [Procurare un disegno di Marco Cavallo] che ci porterà aldilà di ogni cancello e catena e si chiamerà Marco. La sua pancia sarà il nostro zaino, le nostre spalle. Lo dividerò in 6 scomparti, uno per ogni desiderio da realizzare. Dentro ci infilerò
Nella pancia il cavallo nasconde davvero i desideri dei ricoverati; tra questi l'orologio di Dino Tinta, che potendo uscire, voleva anche poter controllare l'ora di ritornare in manicomio. Dino ha imparato il modo in cui l’orologio resta fermo mentre lui si muove frenetico in un giorno lunghissimo nel quale non tramonta mai il sole; splende rosso rosso sopra la sua testa, mentre consuma le lettere che dicono il suo nome e quello di Dio,: Dino, Dio, Dio Dino, Dino, Dino, Dio, e lo ringrazia perché gli si sta biforcando il pensiero, ma stavolta non per confonderlo, piuttosto per riscrivere i comandamenti della sua nuova vita da uomo liberato.
Era il 25 marzo del 1973 e quel disegno, quel sogno pieno di desideri, diventa realtà. Nasce così Marco Cavallo, una scultura azzurra alta 4 metri che esce dal manicomio sfondando i cancelli ed entra di diritto nella città di Trieste, seguito da una processione di infermieri, medici, ricoverati, artisti. La dignità stava per tornare ad assumere un significato e la sofferenza mentale tornava finalmente a casa, nel luogo della domanda senza risposta, nella coscienza che raggiungi quando comprendi che il senso del legame è nascosto nella continuità tra il tuo dubbio e quello dell’altro.
Questa campagna di raccolta fondi é essenziale per l'allestimento e la realizzazione dello spettacolo che, oltre ad avere lo scopo di rendere omaggio a Franco Basaglia, vuole diffonderne la conoscenza e l'importanza storica rappresentata del suo lavoro in quanto motore delle lotte per il cambiamento sociale e politico vissute nel '68. I fondi raccolti verranno utilizzati per:
Attestato di Sostenitore a cavallo dell'etica + composizione musicale scritta per lo spettacolo (in formato elettronico)
Biglietto spettacolo (solo per la data del debutto che si terrà il 25MARZO 2018 A VELLETRI (RM) + Attestato di Sostenitore a cavallo dell'etica + composizione musicale scritta per lo spettacolo (in formato elettronico)
Stampa Fine Art 20x30 su carta cotone di una foto selezionata tra quelle che compongono la scenografia, a scelta fra 3 immagini + Attestato di Sostenitore a cavallo dell'etica + composizione musicale scritta per lo spettacolo (in formato elettronico)
Stampa Fine Art 20x30 + Biglietto spettacolo debutto + Attestato di Sostenitore a cavallo dell'etica + composizione musicale scritta per lo spettacolo (in formato elettronico)
1 libro, "La repubblica dei matti. Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia, 1961-1978" di John Foot.
1 maglietta con la grafica dello spettacolo
Aiutateci a condividere questa campagna di produzioni dal basso. Diffondete questo progetto attraverso i vostri canali. Parlatene con amici, familiari e con chiunque possa essere interessato a partecipare e/o coprodurre questo spettacolo.
Commenti (3)