Una campagna di
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Abbiamo una visione comune: contribuire allo sviluppo umano, culturale e sociale delle aree interne del Senegal, realizzando nel Comune di Gagnick una scuola superiore, che possa assicurare una formazione adeguata a chi vuole proseguire gli studi.
Gagnick copre un'area di quasi 95 km² e conta attualmente ventotto villaggi. La sua popolazione sta crescendo: è passata da 7.888 abitanti nel 2009 a 11.500 abitanti nel 2021. Ma nel territorio manca una scuola superiore, un “liceo”. Le famiglie non hanno le risorse per far andare i propri figli e le proprie figlie a studiare a Dakar. Così, nonostante il desiderio di studiare, la maggior parte dei giovani abbandona gli studi.
L’istruzione è un diritto fondamentale: è la chiave che apre il futuro, che permette di prendere consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, di crescere e far crescere in pace la propria comunità, senza essere costretti a lasciarla. Una scuola superiore nel Comune di Gagnick costituirebbe, invece, un punto di riferimento per tutto il territorio e per i villaggi vicini: un vero progetto di cooperazione decentrata, a cui tutte e tutti possono contribuire!
L’idea di realizzare una scuola superiore a Gagnick è venuta a Ibrahima Dieng, senegalese italiano che da molti anni vive a Pisa e che da sempre dedica molto del suo tempo al volontariato. Nel corso del tempo è riuscito a inviare alla sua comunità d’origine grandi quantità di farmaci, macchinari medici, persino un’ambulanza, contando sulle reti di solidarietà che ha saputo costruire con la sua determinazione e il suo contagioso entusiasmo.
Nella realizzazione del liceo Ibrahima ha coinvolto lo studio di architettura guidato da Paolo Galantini. Insieme a Marco Biondi, Anna Ochalek e Giada Silvaroli hanno realizzato gratuitamente il progetto della “Scuola di Baye Mor Dieng”. Hanno deciso di chiamarla così dal nome del padre di Ibrahima che, proprio nell’area individuata per il complesso scolastico, aveva scavato molti anni fa un pozzo per dare acqua all’intera comunità.
Gli architetti dello Studio Galantini hanno realizzato un progetto che unisce armoniosamente funzionalità e bellezza: numerosi elementi dell’architettura locale sono recuperati e fusi insieme, avendo in mente la creazione di uno spazio d’incontro, di scambio, dove studiare e lavorare ma, soprattutto, dove stare bene insieme.
Il complesso è composto da cinque edifici – uffici e laboratori, aule A, aule B, una mensa, una biblioteca posta al centro – e da uno spazio esterno. Una volta realizzata, la scuola sarà gestita dal Ministero dell’istruzione senegalese, che provvederà all’assegnazione del personale necessario.
La popolazione del comune di Gagnick è composta da vari gruppi etnici: i Serer rappresentano il gruppo prevalente (60%), cui seguono i Wolof (26%) e i Fulani (12%). Si tratta di una popolazione prevalentemente giovane (72,4% del totale).
L'espansione demografica degli ultimi anni costituisce un'importante risorsa per la comunità, ma anche un rischio per i suoi delicati equilibri interni. Anche per questa ragione la realizzazione di una scuola superiore rappresenta un elemento importante per sostenere lo sviluppo e l’innovazione sociale attraverso la formazione e la cultura.
Il progetto della “Scuola di Baye Mor Dieng” ha trovato subito numerosi sostenitori, oltre allo Studio Galantini: non solo amiche e amici personali di Ibrahima, ma anche il Coordinamento Associazioni Senegalesi in Toscana (CASTO), la Chiesa Valdese di Pisa, la Caritas pisana, la Provincia di Pisa, le sedi locali della CGIL e della CISL, l’associazione Unità Migranti, la Cecchini Cuore Onlus, Papini Cicli.
Unitevi a loro e sostenete questo progetto!
Ecco come si presenteranno in dettaglio i diversi spazi del complesso scolastico.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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