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La sposa di sabato

Una campagna di
Francesca Picarelli Perrotta

Contatti

Una campagna di
Francesca Picarelli Perrotta

La sposa di sabato

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3%
  • Raccolti € 336,00
  • Obiettivo € 10.000,00
  • Sostenitori 13
  • Scadenza 361 giorni rimanenti
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti
  • Obiettivi
    5. Uguaglianza di genere
    10. Ridurre le disuguaglianze
    15. Vita sulla terra

Una campagna di 
Francesca Picarelli Perrotta

Contatti

Il Progetto

(You can find the english version below)

"Un giorno sapremo che non c'è mai stata arte, ma soltanto medicina" D. e G. 

La sposa di sabato è una medicina dolce amara per alleviare i sintomi di un sentimento fastidioso: la sensazione di non essere parte del proprio corpo, di sentirsi fuori, di non esserci. 

La Sposa di Sabato è un film in tecnica mista, a metà tra realtà e finzione. E per la piena realizzazione del progetto ho bisogno del vostro aiuto! Ogni donazione può infatti, fare la differenza. 

Da quando ne ho memoria, ho impiegato gran parte del mio tempo a cercare qualcosa che riuscisse a svegliarmi da una specie di torpore, di costante addormentamento. Questa ricerca, spesso, mi ha portato anche a gesti estremi, nel bene e nel male: qualsiasi cosa pur di sentire qualcosa

Un giorno però, mi sono imbattutə in quella che viene chiamata dissociazione post-traumatica da stress, una patologia di cui soffrono molto spesso, persone che subiscono traumi importanti: un lutto, un contesto di guerra, una violenza etc…

Un “sentimento” intollerabile che rende difficile chi ne soffre, di sentirsi e di esserci: non troppo lontano da quella che nei libri di storia chiamano alienazione, la stessa, che patisce Charlie Chaplin in Tempi Moderni

L’idea

Questi grandi paroloni hanno per la prima volta, dato significato a qualcosa che ha condizionato e condiziona la mia vita e quella di tante altre persone. Tuttavia, nel tempo a seguire, delle definizioni e delle diagnosi mi è importato sempre di meno poiché il problema rimaneva lo stesso: come esserci? come sentirsi? Senza eccessi, senza scadere nell'oblio e senza che le persone a me vicino, venissero in qualche modo ferite.  

Attraverso e con una mia cara amica e in questo caso attrice, Ilaria, che in parte funge da alter ego e in parte no, l'intenzione è quella di intraprendere un viaggio interrogativo sullo stare nelle cose e riappropriarsi del proprio tempo e del proprio corpo. L’idea è di decostruire la narrazione attorno al trauma, soffermandosi soprattutto sulle conseguenze fisiche e psichiche, giocando sulla memoria del corpo e costruendo un racconto evocativo che sia quanto più vicino alla sensazione e al sentimento di cui voglio parlare. 

Note di Regia

La sposa di sabato è un film in tecnica mista. Ho deciso infatti, di utilizzare più tecniche visive per evocare al meglio il sentimento dissociativo, spiegato poco più sopra. Per esempio, una di queste, sarà la stereoscopia.

La stereoscopia nasce nei primi dell’800 ed è una tecnica di realizzazione di fotografie - e non solo - atta a restituire una specie di tridimensionalità dell’immagine. Consiste nell’apporre vicino una coppia di fotografie leggermente diverse che attraverso un dispositivo binoculare le sovrappone restituendone la tridimensionalità. Noi faremo lo stesso ma digitalmente, in modo da creare un parallelismo fra tridimensionalità/bidimensionalità dell’immagine e l’esserci/non esserci della protagonista.  

Una parte del film sarà invece, in animazione 2D. Ho scelto l’animazione per restituire quegli stati d’animo più complessi e aggrovigliati.  

Tra realtà e finzione

La sposa di sabato è un lavoro a metà tra realtà e finzione. Per lasciare che lə spettatorə empatizzi il più possibile con il sentimento di cui voglio parlare, l’anno scorso, durante le prime riprese in live action, ho attuato un piccolo esperimento sociale. Ho immerso Ilaria, in luoghi e situazioni che non le appartengono e che in realtà fanno parte del mio vissuto, per esempio, lungo il sentiero di una montagna sopra casa mia oppure ai bordi di in una lingua di lago dove spesso, vado a riflettere. 

Sin dalle prime scene emerge un sottile disagio e scostamento dalla realtà. Disagio che, solo in contesti a lei familiari, per esempio, alla guida della propria macchina, si appiana. 

L’idea è di giocare tra Ilaria attrice e Ilaria “persona”, in modo da esternare più concretamente quel senso di dissociazione e distacco dalle cose. 

La Psicogeografia 

Lo spazio che attraversiamo: da casa nostra, l'università, il luogo di lavoro al tragitto che ci porta dal supermercato al cinema di quartiere, è pregno di significato. E ad ogni metro che occupiamo il nostro corpo reagisce in modo diverso e si sente in modo diverso: proprio per questo, sono convintə che l'esserci e il sentirsi non può essere relegabile solo alla sfera intima.

A fare da protagonistə in questo racconto visivo infatti, saranno anche i luoghi e tutti gli elementi che ne fanno parte. Un terzo del film sarà itinerante e il cammino si scriverà strada facendo. Per questa linea narrativa mi sono ispiratə ad una pratica d'indagine urbana che lega psiche e ambiente, anche detta psicogeografia. Una teoria nata da alcunə avanguardistə degli anni 60, che spingevano ad attraversare lo spazio senza premeditazioni o progettazioni ma lasciandosi ispirare da quello che catturava loro l'attenzione. Insomma, secondo libere associazioni. 

I luoghi - tra cemento e montagna

Il punto di partenza di questo viaggio sarà la mia città natale, Varese. Con i suoi scenari mozzafiato, come l’alternarsi tra lago e montagna, Varese si presta perfettamente al racconto. Non è un caso che tutto sia partito da qui, il cemento (il centro) in qualche modo ha sempre rappresentato quello spazio di vita in cui si tira avanti, senza farsi troppe domande. Le vite di chi vi abita crescono all'ombra di bei negozi e un ordine urbano che non lascia spazio alle contraddizioni. 

Mentre il lago così come la montagna, hanno sempre rappresentato quello spazio liminale, in cui chiunque - non importa la classe di appartenenza, l’età o la propria posizione politica - in questa provincia che sembra farci tuttə prigionierə, a due passi dal posto di lavoro o dalla propria scuola, può finalmente respirare, riflettere e sentirsi. Varese, nel suo binomio tra città in senso stretto e una natura che funge quasi da periferia, diventa tematica: vittima e al contempo soluzione dell’alienazione di cui parlo.  

Le tappe successive a Varese - come accennato sopra - si decideranno strada facendo! Il percorso potrebbe esaurirsi all’interno della città come proseguire per altre vie, anche fuori dalla regione. 

Regista

Mi chiamo Francesca e ho 24 anni. Natə a Varese e di origini calabresi, mi sono appassionatə al cinema sin da piccolə e in giovane età ho girato alcuni cortometraggi amatoriali. Mi sono diplomatə al Liceo Scientifico G.Ferraris di Varese. Dal 2019 al 2022 ho frequentato la Civica Scuola di Cinema "Luchino Visconti" di Milano con indirizzo di sceneggiatura che mi ha permesso di cimentarmi nella scrittura di cortometraggi, serie tv, lungometraggi, ma anche format e pubblicità. Da giugno 2020 a gennaio 2023  sono statə articolistə e sceneggiatorə freelance sulla piattaforma Fiverr. Nel novembre 2022 mi sono trasferitə a Roma dove ho iniziato una laurea magistrale in Scienze Filosofiche presso l’Università degli studi di Roma Tre. Ho collaborato per un breve periodo come social media manager con la rivista cartacea Il Bestiario degli Italiani e collaboro come articolistə per la rivista di cinema Spinosa Magazine. Infine, sono volontarə come insegnante d’italiano per l’associazione Baobab Experience di Roma.

La produzione

Onirica Pictures è un collettivo di produzione cinematografica indipendente che si fonda sull’idea di cinema come opera collettiva. È un gruppo aperto e orizzontale che si oppone alla gerarchizzazione di ruoli e idee. In un universo produttivo in cui è sempre più difficile riuscire ad emergere senza snaturarsi, Onirica nasce dalla necessità di collaborare per produrre film che rispettino le intenzioni di chi crea. Ci proponiamo di costruire un dialogo tra il singolo e la collettività, attraverso un cinema che non sia mera espressione personale dellə autorə. Crediamo in un pubblico che possa affezionarsi a uno sguardo sincero che prescinda da tendenze e mezzi di produzione. Onirica non descrive la realtà, ma la mette in discussione cantandola.

email: produzioni.onirica@gmail.com

La Campagna

Durante l'estate 2023 con quel poco che avevo a disposizione, ho iniziato le prime riprese. E dopo un anno di scrittura, sulla base di quanto girato, ho cercato un riscontro esterno. A ottobre 2024, il progetto è stato infatti selezionato a Pitch Sconfinato!, un panel di pitching (uno spazio di marketing dove si possono presentare le proprie proposte) organizzato da Meet the Docs!, un festival di documentari a Forlì. Qui ho capito che volevo fare sul serio e grazie alle critiche costruttive e l'entusiasmo di alcune esperte del settore, ho deciso di investire tutte le mie energie su questo progetto. Ma per poter restituire al meglio quello che voglio raccontare, ho bisogno del vostro aiuto!

Nel dettaglio:

  • raggiungendo 2000 € : aiuterai a coprire i costi legati ai permessi per le location, agli alloggi e gli spostamenti.  
  • raggiungendo 6000 € : aiuterai a coprire i costi per l’attrezzatura video e audio. 
  • raggiungendo 10'000 € : aiuterai a coprire le spese legate all’animazione 2D.

Se dovessimo superare l’obiettivo, con il ricavato copriremo invece, le spese di post-produzione e di promozione del film.

Sponsor - Filmstudio90 

Filmstudio90 è un'associazione attiva a Varese dal 1990, gestisce un cineclub e il Cinema Teatro Nuovo, con cineforum, lezioni di cinema, progetti di reti con enti ed associazioni, percorsi per le scuole e arene all'aperto. Filmstudio90 è una realtà a cui sono veramente molto legatə, è stato per me uno spazio di crescita importante: sia come addettə ai lavori che come spettatorə ed è per questo che non ho avuto dubbi sul volerli contattare e renderli partecipi in questo progetto. Grazie a Filmstudio90 e l'attuale loro presidente Gabriele Ciglia (che ringrazio per avermi sempre sostenutə), alcune delle ricompense per le donazioni sono direttamente legate ad una delle loro sale. 

Ricompense

€ 20,00 - Ingresso omaggio (più ricompense precedenti scritte a lato) al Cinema Teatro Nuovo di Varese, viale dei Mille 39.

€ 40,00 - Carnet da 5 ingressi omaggio al Cinema Teatro Nuovo di Varese, viale dei Mille 39.

€ 70,00 - Carnet da 10 ingressi omaggio al Cinema Teatro Nuovo di Varese, viale dei Mille 39.

Sito Web:https://www.filmstudio90.it

IMPORTANTE: Siamo sempre alla ricerca di altri sponsor e/o case di produzione che vogliano far parte del progetto. In caso d'interesse scrivici a produzioni.onirica@gmail.com o a frapicarelliperrotta@outlook.it


The Project

"One day we will know that there was never art, but only medicine" D. and G.

La Sposa di Sabato is a bittersweet medicine to alleviate the symptoms of an annoying feeling: the sensation of not being part of one's own body, of feeling outside, of not being there.

La Sposa di Sabato is a mixed-technique film, halfway between reality and fiction. And for the full realization of the project, I need your help! Every donation can indeed make a difference.

For as long as I can remember, I have spent most of my time looking for something that could wake me up from a kind of torpor, a constant drowsiness. This search has often led me to extreme gestures, for better or worse: anything just to feel something.

One day, however, I came across what is called post-traumatic stress dissociation, a condition that people who suffer major traumas often experience: a loss, a war context, violence, etc...

An unbearable "feeling" that makes it difficult for those who suffer from it to feel and to be present: not too far from what history books call alienation, the same that Charlie Chaplin suffers in Modern Times.

The Idea

These big words have, for the first time, given meaning to something that has conditioned and conditions my life and that of many other people. However, in the time that followed, I cared less and less about definitions and diagnoses because the problem remained the same: how to be present? how to feel yourself? Without excesses, without falling into oblivion, and without the people close to me being hurt in some way.

Through and with a dear friend of mine and in this case actress, Ilaria, who partly acts as an alter ego and partly doesn't, the intention is to undertake an interrogative journey about being in things and reclaiming one's time and body. The idea is to deconstruct the narrative around trauma, focusing especially on the physical and psychological consequences, playing with body memory and building an evocative story that is as close as possible to the sensation and feeling I want to talk about.

Director’s Notes

La Sposa di Sabato is a mixed-technique film. I decided to use multiple visual techniques to best evoke the dissociative feeling explained above. For example, one of these will be stereoscopy.

Stereoscopy was born in the early 1800s and is a technique for creating photographs - and not only - aimed at restoring a kind of three-dimensionality to the image. It consists of placing side by side a pair of slightly different photographs that, through a binocular device, overlaps them, restoring their three-dimensionality. We will do the same but digitally, in order to create a parallel between three-dimensionality/two-dimensionality of the image and the being there/not being there of the protagonist.

Part of the film will instead be in 2D animation. I chose animation to convey those more complex and tangled emotional states.

Between Reality and Fiction

La Sposa di Sabato is a work halfway between reality and fiction. To allow the viewer to empathize as much as possible with the feeling I want to talk about, last year, during the first shots, I conducted a small social experiment. 

I immersed Ilaria in places and situations that don't belong to her and that are actually part of my lived experience. From the very first scenes, a subtle discomfort and detachment from reality emerges. Discomfort that only in familiar contexts to her smooths out. 

The idea is to play between Ilaria as an actress and Ilaria as a "person," in order to externalize more concretely that sense of dissociation and detachment from things.

Psychogeography

The space we traverse: from our home, university, workplace to the path that takes us from the supermarket to the neighborhood cinema, is full of meaning. And with every meter we occupy, our body reacts differently and feels differently: precisely for this reason, I am convinced that being there and feeling cannot be relegated only to the intimate sphere.

The protagonists in this visual narrative will also be the places and all the elements that are part of it. A third of the film will be itinerant, and the journey will be written along the way. For this narrative line, I was inspired by an urban investigation practice that links psyche and environment, also called psychogeography. A theory born from some avant-gardists of the 60s, who encouraged traversing space without premeditation or planning but letting oneself be inspired by what caught their attention. In short, according to free associations.

The Places - Between Cement and Mountain

The starting point of this journey will be my hometown, Varese. With its breathtaking scenery, like the alternation between lake and mountain, Varese lends itself perfectly to the story. It's no coincidence that everything started here; the cement (the center) has somehow always represented that space of life where one carries on without asking too many questions. The lives of those who live there grow in the shadow of nice shops and an urban order that leaves no room for contradictions.

While the lake as well as the mountain have always represented that liminal space where anyone - regardless of class, age, or political position - in this province that seems to make us all prisoners, just steps away from the workplace or one's school, can finally breathe, reflect, and feel. Varese, in its binomial between city in the strict sense and nature that acts almost as a periphery, becomes thematic: victim and at the same time solution to the alienation I speak of.

The subsequent stages after Varese - as mentioned above - will be decided along the way! The journey could end within the city or continue on other routes, even outside the region.

The Director

My name is Francesca and I am 24 years old. Born in Varese and of Calabrian origins, I have been passionate about cinema since I was young and made some amateur short films at a young age. I graduated from G.Ferraris Scientific High School in Varese. From 2019 to 2022, I attended the "Luchino Visconti" Civic School of Cinema in Milan with a focus on screenwriting, which allowed me to engage in writing short films, TV series, feature films, as well as formats and advertising. From June 2020 to January 2023, I was a freelance article writer and screenwriter on the Fiverr platform. In November 2022, I moved to Rome where I started a master's degree in Philosophical Sciences at Roma Tre University. I collaborated briefly as a social media manager with the print magazine Il Bestiario degli Italiani and collaborate as an article writer for the cinema magazine Spinosa Magazine. Finally, I volunteer as an Italian teacher for the Baobab Experience association in Rome.

The Production

Onirica Pictures is an independent film production collective founded on the idea of cinema as a collective work. It's an open and horizontal group that opposes the hierarchization of roles and ideas. In a productive universe where it's increasingly difficult to emerge without losing one's nature, Onirica was born from the need to collaborate to produce films that respect the intentions of those who create. We aim to build a dialogue between the individual and the collective, through cinema that is not mere personal expression of the author. We believe in an audience that can become attached to a sincere gaze that transcends trends and means of production. Onirica doesn't describe reality but questions it by re-signify it.

email: produzioni.onirica@gmail.com

The Campaign

During summer 2023, with the little I had available, I started the first shots. And after a year of writing, based on what was filmed, I sought external feedback. In October 2024, the project was indeed selected for Pitch Sconfinato!, a pitching panel (a marketing space where you can present your proposals) organized by Meet the Docs!, a documentary festival in Forlì. Here I realized I wanted to get serious, and thanks to the constructive criticism and enthusiasm of some industry experts, I decided to invest all my energy in this project. But to best convey what I want to tell, I need your help!

In detail:

  •  reaching €2000: we will cover costs related to location permits, accommodations, and travel.
  •  reaching €6000: we will cover costs for video and audio equipment.
  •  reaching €10'000: we will cover expenses related to 2D animation.

If we should exceed the goal, we will instead cover post-production and film promotion expenses with the proceeds.

Sponsor - Filmstudio90

Filmstudio90 is an association active in Varese since 1990, managing a film club and the Cinema Teatro Nuovo, with film forums, cinema lessons, network projects with organizations and associations, school programs, and outdoor arenas. Filmstudio90 is a reality I am truly very attached to, it has been an important space of growth for me: both as a staff member and as a spectator, and that's why I had no doubts about wanting to contact them and make them participate in this project. Thanks to Filmstudio90 and their current president Gabriele Ciglia (whom I thank for always supporting me), some of the rewards for donations are directly linked to one of their theaters.

Rewards

€20.00 - Free admission (plus previous rewards written on the side) to Cinema Teatro Nuovo in Varese, viale dei Mille 39.

€40.00 - 5 admission pass to Cinema Teatro Nuovo in Varese, viale dei Mille 39.

€70.00 - 10 admission pass to Cinema Teatro Nuovo in Varese, viale dei Mille 39.

Website: https://www.filmstudio90.it

IMPORTANT: We are always looking for other sponsors and/or production houses that want to be part of the project. If interested, write to us at produzioni.onirica@gmail.com or frapicarelliperrotta@outlook.it

Commenti (7)

Per commentare devi fare
  • ZC
    Zaccaria STARE BENE <3
    • VM
      Viola Progetto interessantissimo di una mente brillante ✨
      • avatar
        Enrico Che bel progetto! Facciamolo realizzare.
        • FL
          Filomena Grazie per aver condiviso
          • NB
            Niccolò Non vedo l’ora di vedere realizzato questo progetto!
            • avatar
              Lorenzo 🔥🔥
              • avatar
                Matteo Bellissimo progetto che non vedo l’ora di vedere!

                Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

                Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

                5. Uguaglianza di genere

                Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

                10. Ridurre le disuguaglianze

                Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

                15. Vita sulla terra

                Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.

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