Una ricognizione sul mito di Ondina, la ninfa acquea che si fa donna per amore. Ne valeva la pena? Secondo Ingeborg Bachmann no. Seguendo il fil rouge del suo ONDINA SE NE VA intendo parlare di quel femminile incompreso e imprendibile che le parole maschili non riescono a conchiudere. Di quella materna seduzione che esso esercita con la promessa di un amore simbiotico, di una felicità assoluta e pura nel regno dell'indistinto in cui non vi è separazione tra i sessi ma reciproco accoglimento, come quello di un figlio nell'utero. Voglio fare questo esperimento sfidando la dimensione audiovisiva - è possibile trasferire gli abissi dell'inconscio in forma digitale? è possibile farlo con povertà di mezzi e immaginazione ludica? - tramite la realizzazione di brevi video in sé autonomi che costituiscano però un unicum nell'attraversare il tema.

Tutto questo una volta realizzato sarà fruibile sul canale https://www.youtube.com/user/cristinaarnone/videos

Il denaro raccolto verrà adoperato per finanziare il periodo di ricerca, acquistare tutte le attrezzature necessarie alle riprese video e remunerare equamente il lavoro di montaggio a cura di Davide Vizzini.

UN GRAZIE A TUTTI!

http://showreel.e-talenta.eu/cristina-arnone