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La strage di Torino del XVIII Dicembre 1922 |Progetto di ricerca

Una campagna di
La strage di Torino del XVIII dicembre 1922 | Progetto di ricerca

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Una campagna di
La strage di Torino del XVIII dicembre 1922 | Progetto di ricerca

La strage di Torino del XVIII Dicembre 1922 |Progetto di ricerca

Campagna terminata
  • Raccolti € 675,00
  • Sostenitori 16
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

Una campagna di 
La strage di Torino del XVIII dicembre 1922 | Progetto di ricerca

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Il Progetto

Vuoi fare una azione concreta contro il revisionismo neofascista? Dona anche pochi euro per sostenere questo progetto

INTRODUZIONE | I GIORNI DELLA STRAGE

17 Dicembre 1922: è domenica. Migliaia di fascisti giungono nel capoluogo piemontese per una giornata di festa e iniziative. La mattina dinanzi al teatro Alfieri c’è una prima celebrazione, al pomeriggio alcune parate, caroselli e scorribande nel centro cittadino. La tensione nell’aria ormai invernale di Torino, la più grande città operaia italiana, è palpabile. Arriva la sera, e nell’attuale Corso Spezia c’è un primo scontro tra il ferroviere Francesco Prato e alcuni squadristi. Rimangono vittime due fascisti, mentre Prato, riconosciuto come l’uccisore, nonostante sia ferito, troverà riparo in breve tempo.

18 Dicembre, è mattina. Incominciano le prime rappresaglie, condotte e promosse da Piero Brandimarte. La Camera del lavoro di Corso Siccardi viene data alle fiamme e invasa dagli squadristi, che con grande ferocia feriscono i presenti tra cui il deputato Pagella. La mattina scorre con incidenti lievi, ma nel pomeriggio viene ritrovato Il primo cadavere, quello di Carlo Berruti, consigliere comunale del Partito Comunista: prelevato dagli uffici delle Ferrovie in Corso Re Umberto, viene portato nelle campagne di Nichelino dove viene ucciso. In serata i fascisti individuano Pietro Ferrero nei pressi della Camera del Lavoro in fuoco e, dopo averlo legato ad un camion, lo trascinano fino alla statua di Corso Vittorio Emanuele, dove abbandonano il corpo ormai trasfigurato.

Gli omicidi e i linciaggi continuano fino al 20 Dicembre. La strage porterà con sé undici vittime e decine di feriti. La forte conflittualità e violenza che ha attraversato l’Italia nel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale condurrà anche Torino verso una guerra non ufficialmente dichiarata che giunge al suo culmine nella strage del dicembre 1922.

Ancora oggi non tutto si sa di quell’episodio e ancora meno noti sono gli omicidi, gli incendi e le devastazioni che hanno caratterizzato gli anni precedenti l’avvento al potere del fascismo. Sono ancora tanti gli interrogativi legati a questo triste episodio della storia italiana che meritano risposte. Ma entriamo nel vivo del nostro ambizioso progetto.

IL PROGETTO

Il lavoro che intendiamo portare avanti e pubblicare ha lo scopo di rinnovare l'impianto interpretativo, mettendo al centro il rapporto tra dopoguerra e violenza politica, ricostruendone la geografia e il clima vissuto dalla città di Torino e dai suoi protagonisti. La nostra volontà è quella si portare alla luce quelle zone d’ombra che ancora oggi, a quasi cento anni di distanza dalla strage, sono rimaste poco chiare o impenetrabili.

Risulta perciò fondamentale dotarsi di una solida cronologia sugli episodi più significativi per poter giungere a una piena e coerente contestualizzazione dei fatti del 18 Dicembre 1922. La ricerca infatti si avvarrà dello studio di nuove fonti archivistiche quali il Registro generale dei reati e fonti ospedaliere; non verrà trascurato neppure l'Archivio storico del Comune.

L'attività di ricerca, promossa dall’Istoreto, l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Torino, è diretta e condotta dagli studiosi Nicola Adduci, Barbara Berruti e Bruno Maida. La conclusione della fase di ricerca è prevista per il mese di luglio 2019. A novembre verrà realizzato un volume edito da Edizioni del Capricorno, che si configurerà come una guida ai luoghi del conflitto politico del primo dopoguerra corredata da biografie, fotografie, tabelle, memorie e materiali inediti e sconosciuti.

Ma chi sono gli enti promotori del progetto? Scopriamolo subito!

CHI SIAMO

Sono diverse le realtà che collaborano con fiducia a questo progetto. Oltre al già citato Istoreto, che si occuperà della fase di ricerca, la capofila del progetto è l’Associazione Etica e Lavoro Pasquale TavanoOnlus. Dal 2012 organizza, tra le varie iniziative legate alla memoria storica nel capoluogo piemontese, il Tram della Memoria: a bordo di tram storici per le strade di Torino viene rievocata la vicenda dei quattro giorni della strage, attraversando lentamente i luoghi nei quali si svolsero i tragici fatti del 1922. Nel fare questo l’Associazione volge sempre più lo sguardo verso i giovani, per permetter loro di conoscere approfonditamente la storia e poter elaborare autonomamente un’opinione, facendo sì che conoscendo i tragici fatti del passato questi non si ripresentino in futuro.

Ringraziamo per aver sostenuto e dedicato del tempo alla realizzazione del video di presentazione del progetto l’avvocato, giornalista e partigiano Bruno Segre, presidente della Federazione provinciale torinese dell'Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA) e Maria Chiara Acciarini, Consigliere Nazionale dell’Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati Politici Nei Campi Nazisti) .

Ringraziamo L’Associazione Acmos, nata nel 1999 da un gruppo di giovani provenienti da diverse esperienze di volontariato e di impegno sociale, accomunati dal desiderio di cercare insieme percorsi di solidarietà e giustizia, si prefigge tra i suoi obiettivi quello di promuovere e sostenere l’inclusione democratica, attraverso progetti di educazione ai valori della cittadinanza attiva. Operando in questa direzione è apparsa fin da subito naturale la loro partecipazione al progetto di ricerca.

Per ulteriori informazioni sul progetto e i suoi ideatori vi invitiamo a visionare il video presente in questa scheda.

PERCHÈ SOSTENERE IL PROGETTO

L’Associazione Etica e Lavoro Pasquale Tavano Onlus, nonostante sia sempre riuscita a sostenere le numerose iniziative attraverso le donazioni e la passione dei volontari, in questa occasione ha maturato la consapevolezza che per portare a termine un progetto così ambizioso c’è bisogno del sostegno di tutti coloro che quotidianamente condividono i valori dell’antifascismo, difendono la Costituzione e le libertà sindacali, di stampa e di organizzazione politica.

In un periodo storico in cui si fa molta fatica ad affermare la parola verità, in cui il revisionismo si manifesta sempre più insistentemente, in cui le notizie false e infondate trovano sempre maggiore spazio, noi crediamo che sia prezioso ribadire una verità storica andando ad analizzare una strage generatasi con la presa del potere di un nuovo partito politico. Approfondire l’accuratezza della ricerca storica, andando a illuminare quei coni d’ombra ancora oggi inesplorati, è un’azione concreta che può spingere verso un nuovo dibattito politico capace, oltremodo, di porre nuovamente i giovani al centro. Nel corso delle nostre iniziative sui tram storici abbiamo infatti riscontrato che, contrariamente a una retorica che vede i giovani inconsapevoli, disinteressati e distaccati dalla cosa pubblica, le nuove generazioni sono molto interessate a conoscere e a capire la storia del paese e ancor più del territorio in cui vivono, purché questa venga raccontata per quello che è realmente.

COME VERRANNO INVESTITI I FONDI

Le donazioni raccolte durante la campagna verranno versate all'Istoreto per sostenere le spese del personale coinvolto nella ricerca, di coloro che si dedicheranno all’analisi e alla raccolta dei dati. Un’ulteriore parte del ricavato verrà investita nell’acquisizione dei diritti di utilizzo della documentazione e per coprire eventuali costi di accesso a informazioni necessarie alla pubblicazione. Infine un’ultima parte dei preziosi contributi raccolti verranno utilizzati dall’associazione Etica e Lavoro Pasquale Tavano Onlus nell’organizzazione di eventi pubblici che permetteranno di divulgare e analizzare gli esiti della ricerca.

Grazie mille per il tuo sostegno!

Commenti (5)

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    CARLO Vi sostengo, anche perché conoscere la storia è essenziale per capire il presente e non limitarsi alla pericolosa contrapposizione.
    • RV
      Associazione Etica & Lavoro Pasquale Tavano onlus Grazie! Il suo contributo è molto prezioso, così come lo è lo stimolo ad una riflessione sull'analisi dell'attuale fase storica in cui sembrano riproporsi pericolose contrapposizioni.
      5 anni, 7 mesi fa
  • PG
    Piero fare chiarezza sul passato, prima che queste cose tornino d'attualità..
    • MB
      Marco Vi ho visti oggi in piazza a Torino, avanti così!
      • RV
        Associazione Etica & Lavoro Pasquale Tavano onlus Grazie! Ci rivedremo!
        5 anni, 7 mesi fa

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