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di Gustavo Laskier e Giuseppe Loddo
93 anni, Madre di Plaza de Mayo, nata in Polonia, ebrea, detenuta a Auschwitz, fuggita dagli orrori ancora troppo vividi dell'Europa nazifascista e rifugiatasi a Buenos Aires è vittima della dittatura militare (1976/1983) quando suo figlio Daniel scompare entrando a far parte della lunga lista dei desaparecidos. Gli occhi di Sara hanno visto atrocità che gran parte di noi non saprebbe neanche immaginare.
La vita negli occhiracconta la storia di Sara, una donna travolta da una doppia tragedia che, nonostante tutto, non ha mai smesso di lottare per la memoria, la giustizia, la verità, riuscendo a trasformare il dolore in lotta, in coraggio e voglia di vivere, che trapela intensa dal suo sguardo e ti investe di emozioni, trascinandoti con sé nella sua storia.
Attraverso quasi un secolo e due avvenimenti storici cruciali, la Seconda Guerra Mondiale e l’ultimo Colpo di Stato argentino, racconteremo la storia di un’epoca, una riflessione sulla vita, un viaggio emozionale attraverso i ricordi e il vissuto di Sara Rus e della sua famiglia.
Conosceremo la forza di Sara, la sua vita tra due inferni, da Auschwitz-Birkenau alla dittatura militare argentina, da Hitler a Videla. Racconteremo la sua giovinezza in Polonia, i terribili giorni vissuti nel ghetto di Varsavia e durante la prigionia nei campi di sterminio, la lotta per la sopravvivenza e l’esodo in Sudamerica che la porterà inconsapevolmente da un dramma all’altro e a divenire una Madre di Plaza de Mayo.
Quale dolore più grande per una madre che perdere il proprio figlio? Forse quello di vederlo sparire nel nulla.
Il nostro documentario nasce dalle emozioni provate parlando con Sara, un incontro coinvolgente che ci ha trasportati nella sua vita, in una storia fatta di amore, dolore, lotta e coraggio. I suoi occhi, le sue parole, ci hanno impregnato di una sensazione unica, che ci ha trasmesso il forte desiderio di raccontare.
Sara e la sua famiglia ci hanno aperto la porta dei loro ricordi, entrando, in un attimo siamo stati risucchiati – avvolti, dalla loro stessa voglia di conoscenza e di giustizia – dal modo sereno con cui nonostante tutto hanno affrontato ogni giorno la vita, dal desiderio di lottare per non dimenticare, affinché certe cose non accadano mai più.
Il loro desiderio di memoria è diventato anche il nostro. La straordinaria serenità nei loro sguardi, la loro positività, ci hanno dato lo stimolo ad unirci nella loro missione e di diventare anche noi portavoce di pace e di libertà, il nostro piccolo contributo per la lotta a favore dei diritti umani.
La memoria delle atrocità del passato, il raccontarle, può e deve esserci di aiuto per far sì che ognuno di noi prenda coscienza e faccia un piccolo passo verso la dignità e la libertà di tutti.
Quello di Sara è un dramma umano non solo personale, diventato fin dal primo momento una missione a tutela dei diritti umani.
A 93 anni sente di voler lasciare alle generazioni future la sua memoria storica, il frutto delle sue battaglie, un patrimonio di grande ricchezza che ha accumulato nell’arco di tutta la sua storia, accogliendo le sfide della vita con la forza di chi sente di avere una vocazione a cui rispondere. E come ultimo grande gesto di amore decide di dischiudere il tesoro della sua conoscenza condividendo le sue memorie.
Guardando indietro ed imparando dagli errori del passato, gli essere umani riusciranno ad essere migliori. È questa l’eredità che desidera ardentemente elargire al mondo intero; sua figlia Natalia, sua nipote Paula e i suoi familiari dovranno custodirla e divulgarla.
Tre generazioni di donne lottano infaticabilmente per la memoria, la giustizia e la verità; insieme ci aiuteranno a raccontare questo lascito attraverso le loro impressioni, i loro ricordi e le parole tramandate. Per questo suo costante impegno, Sara Rus oggi è omaggiata con vari riconoscimenti, è stata nominata illustre cittadina di Buenos Aires. Partecipa al Programa Educación y Memoria del Ministerio de Educación recandosi nelle scuole della città dove racconta la sua vita in Polonia, la sua terribile esperienza tra le due dittature, dai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau al dramma della perdita di suo figlio Daniel.
A modo nostro, questo racconto è il contributo che possiamo e vogliamo dare alla sua causa e a quella di tutte le vittime di ogni forma di sterminio, unendo la nostra voce alla sua.
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Teaser - Musiche
INFORMALITY di Kosta T
AIR di Yakov Golman
TU PÁLIDA VOZ di Duo Luna-Tobaldi
de Gustavo Laskier y Giuseppe Loddo
Sara Rus, 93 años, Madre de Plaza de Mayo, nacida en Polonia, judía, prisionera en el campo de concentración de Auschwitz, huyendo de los horrores vividos, y aun muy presentes, bajo el nazi-fascismo en Europa, se refugia en Buenos Aires, donde es víctima de la dictadura militar (1976/1983) cuando su hijo Daniel es desaparecido, entrando a formar parte de una larga lista de personas con igual destino.
Los ojos de Sara han visto atrocidades que la mayoría de nosotros no podríamos siquiera imaginar.
La vita negli occhi (La vida en los ojos)nos cuenta la historia de Sara, una mujer atravesada por una doble tragedia y que, sin embargo, nunca dejó de bregar por la memoria, la justicia, la verdad, transformando el dolor en lucha, coraje y ganas de vivir, pasiones que aparecen intensamente a través de su mirada y nos impactan, nos emocionan, y nos arrastran con ella en su historia.
Recorriendo casi un siglo, atravesado por dos hechos históricos cruciales, la Segunda Guerra Mundial y el último golpe de Estado argentino, les contaremos la historia de una época, reflexiones de una vida, un emotivo viaje a través de los recuerdos y la historia de Sara Rus y su familia.
Conoceremos la fuerza de Sara, su vida entre dos infiernos: de Auschwitz-Birkenau a la dictadura militar argentina, de Hitler a Videla. Contaremos su juventud en Polonia, la terrible experiencia de los días vividos en el gueto de Varsovia y en la prisión de los campos de exterminio, la lucha por sobrevivir y el éxodo a Sudamérica, que la llevará sin saberlo de un drama a otro y a convertirse en una Madre de Plaza de Mayo.
¿Qué dolor podría ser más grande para una madre que el dolor de perder un hijo? Quizá el de verlo desaparecer en la nada.
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Teaser - Música
INFORMALITY de Kosta T
AIR de Yakov Golman
TU PÁLIDA VOZ de Duo Luna-Tobaldi
a film by Gustavo Laskier and Giuseppe Loddo
This is the story of 93-year-old Polish-born Jew Sara. After being detained at Auschwitz concentration camp, Sara escaped the horrors of Nazi-fascist Europe and fled to Buenos Aires, only to lose her Argentinian-born child to the military dictatorship (1976/1983). Her son Daniel went missing and his name appeared on the long list of “desaparecidos”.
Sara’s eyes have seen atrocities that most people would not even be able to imagine.
La vita negli occhi (Through her eyes) chronicles both her tragedies and how she twice managed to survive. Despite everything, she has never stopped fighting to preserve memory in the name of justice and truth. By transforming her pain into struggle and courage she has found her reason to live. Sara’s dramatic life is reflected in her eyes and one cannot help but be caught up in the intensity of her story.
Sara and her family’s memories and experiences are a reflection on life and a testimony to the history of an era. An emotional journey through almost a century and two crucial historical events, the Second World War and the last Argentine coup d'etat.
This is a detailed account of her life between two hells, from Auschwitz-Birkenau to the Argentine military dictatorship, from Hitler to Videla. Sara draws strength from sharing her eventful story, starting from her youth in Poland, the terrible days spent in the Warsaw ghetto and her imprisonment in the extermination camps. Her struggle for survival sees her moving to South America, a decision that will unknowingly take her from one drama to another and lead her to becoming a member of the Mothers of Plaza de Mayo organization.
What greater pain is there for a mother than to lose her child? Perhaps to see that child disappear into thin air.
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Teaser - Music
INFORMALITY by Kosta T
AIR by Yakov Golman
TU PÁLIDA VOZ by Duo Luna-Tobaldi
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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