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Il Progetto

Lieve è un cortometraggio che nasce da un racconto che ho scritto circa un'anno fa. Due persone, un uomo e una donna, che vivono in un appartamento di una grande città, durante l'inverno affrontano le rovine del loro amore.
Ho scritto il racconto per caso una sera. Volevo soltanto distrarmi e pensare ad altro. Qualche giorno dopo l'ho ripreso in mano ma non sono riuscito a finirlo. Sentivo che la storia nella forma del racconto non poteva dirsi compiuta. Allora l'ho trasformata in un soggetto e poi nella sceneggiatura di un cortometraggio. Mentre scrivevo e riscrivevo ho sempre cercato di rimanere fedele all'idea iniziale, raccontare una separazione, un addio, in modo intimo e personale e di non perdere di vista i modelli e le suggestioni che mi avevano ispirato, ma anzi valorizzarli per costruire un linguaggio ricco e allo stesso tempo coerente. 
Ad ottobre ho conosciuto Tommaso Santambrogio, regista e sceneggiatore che negli anni ha lavorato con Werner Herzog e Lav Diaz. Tommaso ha apprezzato quello che stavo facendo e ha condiviso con me la sua esperienza. Quando ci sentivamo,  con grande pazienza ascoltava i miei dubbi e suggeriva modifiche al testo. Tramite lui, sono entrato in contatto con Mattia Ottaviani, un giovane direttore della fotografia di Trento, che ha creduto fortemente nel progetto fin dall'inizio.

Le riprese si sono svolte a Torino dal 3 all'8 marzo. Il corto pero è ancora lontano dall'essere terminato e purtroppo non siamo in grado di coprire le spese anche per la post- produzione e la distribuzione: si tratta di un progetto autoprodotto e come tutti i lavori di questo tipo, soffre la mancanza di risorse. Perciò abbiamo bisogno di tutto il vostro sostegno per continuare nella lavorazione e arrivare finalmente al traguardo.

La storia

Marco e Monica abitano insieme da più di tre anni e tranne il primo periodo hanno vissuto sempre nello stessa casa. Lui lavora in un'agenzia viaggi di proprietà di famiglia, lei è un'attrice. 

All'inizio, quando decisero di prendersi un appartamento, si conoscevano solo da pochi mesi. Ne avevano già parlato qualche volta e l'idea piaceva ad entrambi, ma nessuno dei due voleva prendere l'iniziativa. Nonostante tutto, gli ultimi giorni di settembre di quell'anno, fecero il trasloco. 

Marco decide per qualche giorno di non tornare più a casa.  Prende poche cose e va ad abitare in una piccola stanza al piano di sopra dell'agenzia in cui lavora. Anche suo padre si era rifugiato lì quando lui era piccolo. Ora ci è finito Marco e a quanto pare è diventata una specie di tradizione di famiglia, mettere piede in quel posto nei momenti difficili. 
Monica fa fatica a dormire la notte. Spesso si sveglia verso le quattro o le cinque di mattina e poi non si addormenta più. Aveva già sofferto di insonnia all'università ma questa volta le sembra di stare peggio. 
Entrando in casa dopo alcuni giorni di assenza, Marco sente che tutto è esattamente come l'ha lasciato. Anche l'aria è la stessa, ma è precipitata su ogni cosa come uno strato di materia densa.

E' qui che si apre la storia.

Volevo provare a descrivere la coda di una relazione, inteso come luogo spazio-temporale in cui emergono tracce e residui del passato e come finestra attraverso cui è possibile intravedere un'esistenza futura. Ma anche rappresentare la quotidianità di una coppia, lo squilibrio emotivo e la sincera intimità che ancora resiste ed emerge. A questo proposito nella stesura della sceneggiatura e nella messa in scena ho riservato ampio spazio ai silenzi, ai tempi morti e spesso ho cercato di riprendere le situazioni come avvenivano spontaneamente, lasciando che l'improvvisazione degli attori guidasse lo sviluppo dell'azione.
Marco e Monica sono intrappolati in un presente statico e rassegnato e l'unico futuro che sono in grado di vivere e condividere è quello a breve termine, un futuro a portata di mano e quasi presente, che li mette al riparo dalla costante delusione delle aspettative e della fiducia reciproche. 

Il set

Ecco alcuni scatti dal set. Le riprese sono state effettuate nel rispetto delle normative anti-Covid e garantendo la massima sicurezza alle persone presenti. 

Come verranno utilizzati i fondi

Come detto in precedenza, i fondi saranno impiegati per coprire le spese di post-produzione e di distribuzione. La post-produzione, in particolare, è un processo che richiede molto tempo e si compone di svariate fasi: il montaggio video/audio, il sound mixing, le grafiche, i titoli di testa e di coda e il design della locandina. Una volta terminata, verrà definita una strategia con una casa di distribuzione per permettere al corto di raggiungere un'ampia diffusione attraverso i festival cinematografici, le piattaforme streaming e i canali televisi nazionali e europei.
Ringrazio anticipatamente chiunque voglia fare una donazione, anche minima, o ci aiuti a promuovere e a diffondere l'iniziativa tramite le piattaforme social (Facebook, Instagram, Twitter...) o tramite mail. 

Chi siamo/ About us

REGISTA : Federico Molino

Nato a Moncalieri il 5 Febbraio del 1996, abita a Torino
 ed è diplomato al liceo classico "Vittorio Alfieri" di Torino.
 Nel marzo 2020 si laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche all'Università di Torino. Nel luglio 2017 realizza il suo primo cortometraggio. Nel 2018 segue il corso di sceneggiatura e regia presso "Distretto Cinema" di Torino. Dal 2018 fino alla data attuale,lavora per  cortometraggi, spot e videoclip in veste di aiuto-regia, assistente alla regia, organizzatore generale. 
Nel 2019 co-scrive e co-dirige lo spettacolo teatrale "Il mistero Gastoldi" di Niccolò Fontana. Dall'estate 2020 lavora come assistente alla regia sul set del cortometraggio "Larvae" di Alessandro Rota attualmente in produzione. E' in fase di pre- produzione il cortometraggio "Fiori" di Kristian Xipolias, in cui svolge le mansioni di assistente alla regia.  Per marzo 2021 sono previste le riprese del suo secondo cortometraggio.

DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: Mattia Ottaviani

Diplomato alla ZeLIG film school nella classe di Camera nel 2019, il suo film di diploma "il passo dell'acqua" è un documentario di 52 minuti girato interamente in pellicola s16mm. Il film ha riscontrato l'interesse di diversi festival : Thessaloniki, Beldocs, Trento film festival, festival dei popoli, dok München, quindicina dei david di donatello e ha vinto miglior film italiano e migliore fotografia al Cervino Cinemountain.
Durante la ZeLIG e successivamente ha lavorato su film documentari e di finzione nel ruolo di aiuto operatore. Film come "Vor mir der süden" di Pepe Danquart, "My upside down world" di Elena Goatelli, "Das neue Evangelium" di Milo Rau, "Non mi uccidere" di Andrea de Sica e "Tiger's Nest" di Brando Quilici.
Ha realizzato come Direttore della fotografia il videoclip "Mio padre scrive per il giornale" del musicista Dodicianni e il cortometraggio "I Falchi" di Lilian Sassanelli.
Lavora tra il Trentino e l'Alto Adige, parla Italiano, Inglese e Tedesco.

AIUTO REGIA E ORGANIZZAZIONE GENERALE: Guglielmo Loliva

Classe '96,  inizia a 16 anni con il primo cortometraggio “Promettimelo” che vince il premio Unicef al Sottodiciotto Film Festival. In seguito si forma tra Torino e Roma, seguendo i corsi di Distretto cinema e Aiace e la scuola romana “Tracce di Cinema”.Tra il 2018-2019 scrive, dirige e produce il terzo cortometraggio “About Chameleon” attualmente in distribuzione con Lights On.Sempre in quel periodo parte per il Libano e dirige il documentatio “So It Flows” per il Cocopa: il documentario affronta le tematiche della distribuzione dell'acqua e della crisi siriana sul territorio libanese.Nel 2019 vince il bando “Ciak s'illumina” indetto da Banca San Paolo, Siae e Mibact nel ruolo di sceneggiatore e regista.Attualmente è cofondatore del collettivo di fimmakers “Optopus Production”.Oltre a rivestire i ruoli di sceneggiatore e regista ha lavorato spesso come aiuto regia su cortometraggi e spot, inoltre ha ricoperto il ruolo di AD-PA giornaliero per il film “King's Man- Le Origini” diretto da Matthew Vaughn nel 2019.Inoltre ha lavorato come operatore video per progetti in Palestina e Germania.

English Version

The Project

Lieve is a short film that comes from a short story I wrote about a year ago. Two people, a man and a woman, who live in an apartment in a big city, face the ruins of their love during the winter.
I wrote the story by chance one evening. I just wanted to get distracted and think about something else. A few days later I took it back in my hand but I couldn't finish it. I felt that the story in the form of the tale could not be said to be complete. So I turned it into a topic and then into the script for a short film. While I was writing and rewriting I tried to remain faithful to the initial idea, tell a separation, a farewell, in an intimate and personal way and not to lose sight of the models and suggestions that had inspired me, but rather enhance them to build a rich language and at the same time consistent.
In October I met Tommaso Santambrogio, director and screenwriter who has worked over the years with Werner Herzog and Lav Diaz. Tommaso appreciated what I was doing and shared his experience with me. When we spoke, he patiently listened to my doubts and suggested changes to the script. Through him, I came into contact with Mattia Ottaviani, a young director of photography from Trento, who strongly believed in the project from the very beginning.

Filming took place in Turin from 3 to 8 March. The short, however, is still far from being finished and unfortunately we are not able to cover the expenses for post-production and distribution: it is a self-produced project and like all works of this type, it suffers from a lack of resources. Therefore we need all your support to continue working and finally reach the finish line.

The plot

Marco and Monica have lived together for more than three years and except for the first period they have always lived in the same house. He works in a family owned travel agency, she is an actress.

At first, when they decided to take an apartment, they had only known each other for a few months. They had talked about it a few times before and they both liked the idea, but neither of them wanted to take the initiative. Despite everything, the last days of September of that year, they moved.

Marco decides not to go home anymore. He takes a few things and goes to live in a small room upstairs in the agency where he works. His father had also taken refuge there when he was little. Now Marco is there and apparently it has become a kind of family tradition, to set foot in that place in difficult times.
Monica struggles to sleep at night. Often he wakes up around four or five in the morning and then never falls asleep again. She had already suffered from insomnia at university but this time she seems to be worse off.
Entering the house after a few days of absence, Marco feels that everything is exactly as he left it. The air is also the same, but it has fallen on everything like a layer of dense matter.

This is where the story begins.

I wanted to try to describe the tail of a relationship, intended as a space-time place in which traces and residues of the past emerge and as a window through which it is possible to glimpse a future existence. But also to represent the daily life of a couple, the emotional imbalance and the sincere intimacy that still resists and emerges. In this regard, in the writing of the screenplay and in the staging I reserved ample space for silences, for dead times and I often tried to film situations as they spontaneously occurred, letting the improvisation of the actors guide the development of the action.
Marco and Monica are trapped in a static and resigned present and the only future they are able to live and share is the short-term one, a future within reach and almost present, which protects them from the constant disappointment of expectations. and mutual trust.

The set

Here are some shots from the set. The shots were carried out in compliance with anti-Covid regulations and ensuring maximum safety for the people present.

How the funds will be used

As mentioned above, the funds will be used to cover post-production and distribution expenses. Post-production, in particular, is a time-consuming process and consists of several stages: video / audio editing, sound mixing, graphics, opening and closing credits and poster design. Once completed, a strategy will be defined with a distribution company to allow the short to reach a wide circulation through film festivals, streaming platforms and national and European television channels.
I would like to thank in advance anyone who wants to make a donation, even a small one, or helps us to promote and disseminate the initiative through social platforms (Facebook, Instagram, Twitter ...) or by email. 

Grazie per il sostegno!

Thanks for the support!