Una campagna di
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Napoletana, artista totale, femminista. Lina Mangiacapre ha lasciato una vasta produzione come pittrice, romanziera, poeta, fotografa, musicista, sceneggiatrice, regista di cinema e di teatro, critica cinematografica, editrice.
Per lei l’arte e la creatività erano forme di lotta per la liberazione delle donne, erano già politica. Erano politiche le azioni performative delle Nemesiache - il collettivo da lei fondato nel 1970 tra Napoli, Milano, Roma e Parigi - uno dei gruppi più rappresentativi del movimento femminista, ed era politica la Rassegna del Cinema femminista di Sorrento ‘L’altro sguardo’ da lei lanciata nel 1976, primo festival del genere in Europa.
La ricerca di libertà di Lina Mangiacapre si rispecchiava nel suo look provocatorio e senza tempo: i fantasiosi abiti mitologici, dark o punk rock con cui amava coprirsi il corpo sottile, i cilindri e le bombette, i grandi occhiali a farfalla, le ciocche di capelli colorate, il suo aspetto androgino – queer ante litteram - sono rimasti impressi nella memoria di chi l’ha conosciuta.
Si firmava Némesi come fondatrice del collettivo e della cooperativa (oggi associazione) Le Tre Ghinee/Nemesiache e Màlina come pittrice. Poneva il mito al centro della sua ricerca e ideò la “psicofavola”, metodo teatrale e di autocoscienza. Nel 1987 creò il Premio Elvira Notari (ora Premio Lina Mangiacapre) tuttora assegnato alla Mostra cinematografica di Venezia; nel 1990 la Presidenza del Consiglio dei Ministri le assegnò il Premio per la cultura e nel 1996 realizzò lo spot “Da elettrici a elette” per la Presidenza del Consiglio per celebrare il 50/o anniversario del voto alle donne.
Conduceva una vita nomade tra Napoli, Roma e Parigi. Ė morta a 56 anni, il 23 maggio 2002 a Napoli, dove a breve le verrà intitolato un belvedere a Posillipo.
Fra le sue opere si ricordano i romanzi Pentesilea, Faust Fausta, Il mare sarà solo; le raccolte di poesie Donne e Unicorni e Amazzoni e Minotauri, i film Le sibille, Didone non è morta, Faust Fausta, e le opere teatrali Cenerella, Eliogabalo, Siamo tutte prigioniere politiche.
Per maggiori informazioni il sito ufficiale è http://www.linamangiacapre.it/
IL PROGETTO
Il documentario - che avrà una durata di circa 40 minuti - coglierà la figura di Lina Mangiacapre nelle sue metamorfosi, esplorando percorsi fra loro collegati e valorizzando la sua verve ironica e a tratti giocosa. Sarà un film quasi interamente di montaggio e sarà diviso in quattro parti segnalate da altrettanti intertitoli. Il filo narrativo e la ricostruzione dell’universo di Nemesi saranno affidati in gran parte alle sue parole, ai testi e alle poesie, alle immagini, alle voci e alla musica, con il coinvolgimento delle Nemesiache, che racconteranno qualcosa di lei scegliendo ciascuna una propria forma espressiva. Ci saranno anche alcune vignette e un paio di scene di animazione ed è previsto l’utilizzo di voci fuori campo.
Ecco le quattro parti che comporranno il film:
1) Transfemminismo
Concetto derivante dall’identificazione di Lina con la figura dell’androgino. Ė alla base del romanzo ‘Faust Fausta’, del ‘Cabaret delle Nemesiache’ e di azioni quali l’irruzione delle Nemesiache con abiti maschili durante un convegno a Napoli nel 1982.
2) Corpo Mare
Denuncia dell’inquinamento ambientale e riappropriazione artistica del territorio mitico-archeologico e contemporaneo a Napoli e ai Campi Flegrei.
3) Ci sono guerre sorella che non si possono non combattere
La storia militante di Lina dopo il ’68, l’arte come strumento politico, le manifestazioni femministe, il lavoro con le donne ricoverate nell’ospedale del Frullone a Napoli, le performances e le azioni teatrali assieme alle Nemesiache.
4) Il cinema sarà la nostra vendetta
La ricerca di Lina sul cinema come “sintesi di tutte le arti”, la rassegna femminista di Sorrento, i suoi film.
SCHEDA TECNICA E ARTISTICA
Regia: Nadia Pizzuti
Soggetto: Tristana Dini e Nadia Pizzuti
Sceneggiatura: Nadia Pizzuti
Musiche: Lina Mangiacapre con Le Nemesiache, Stefania Tarantino (Ardesiaband), Flying Lesbians (gruppo rock tedesco).
Direttora della fotografia: Sirka Capone
Vignette e animazione: Giulia D'Anna Lupo http://www.giuliadanna.com
Voci fuori campo: Cristina Donadio, Enza Di Blasio, Teresa Mangiacapra e le altre Nemesiache
Aiuto regista: Lina Cascella
Montaggio: Sara Pazienti
Comunicazione social: Nicolette Mandarano
Il progetto si avvale della collaborazione di Teresa Mangiacapra con l’associazione Le Tre Ghinee/Nemesiache e del collettivo Adateoriafemminista.
Il promo del documentario è visionabile anche nella pagina Facebook https://www.facebook.com/pages/Lina-Mangiacapre-Artista-del-femminismo/361130250732887. La canzone utilizzata nel promo è Matriarchats-blues, del gruppo rock tedesco Flying Lesbians. http://www.flying-lesbians.de/
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è importante riattualizzare il ricordo di persone che hanno lasciato un segno nell’immaginario di una comunità, divulgandolo a un pubblico più ampio.
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la bella accoglienza ricevuta dal mio documentario, “Amica nostra Angela”, dedicato alla filosofa femminista napoletana Angela Putino, mi ha incoraggiata a lanciarmi in un progetto su un’altra donna che ha indicato percorsi originali per la libertà delle donne e che, pur avendo un ampio raggio d’azione, era fortemente radicata nel territorio. Vorrei dunque continuare a raccontare una stagione molto vivace del femminismo italiano e contribuire alle ricerche – anche accademiche – in corso su Lina Mangiacapre.
PERCHE'
Questo progetto è stato lanciato anche grazie all’entusiasmo e alla collaborazione di giovani donne precarie, napoletane e romane. E l’intento è quello di realizzarlo interamente con professionalità femminili.
La campagna di crowdfunding serve a sostenere la preparazione del documentario e una parte della lavorazione e della post-produzione.
Allora DONATE, DONATE, DONATE quanto potete o volete, anche solo 5 euro. Sommato ad altri il vostro piccolo contributo non sarà solo una goccia nel mare! Per chi dona almeno 10 euro sono previste delle ricompense, vedi il capitolo RICOMPENSE.
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Nadia Pizzuti \ CHE BANCA \ IBAN: IT 74 P 03058 01604 100571275289
mettendo nella causale: donazione documentario
CHI SONO
Giornalista, cineasta e scrittrice. Nata a Roma nel 1957, mi sono laureata in scienze politiche a Bologna e ho studiato cinema a Parigi. Negli anni Novanta ho diretto la sede dell’agenzia ANSA a Teheran, prima corrispondente donna della stampa internazionale accreditata nell'Iran post-rivoluzionario. Da tale esperienza ho tratto ispirazione per un saggio, Mille e un giorno con gli ayatollah (Datanews 2002), e un romanzo-verità, Il giardino di Shahrzad (Il Dito e la Luna, 2006), pubblicato anche in Francia e Spagna.
Alla fine degli anni Novanta ho scritto e realizzato alcuni cortometraggi con il gruppo femminista romano 'Una volta per tutte', tra cui Carte false, presentato al Festival internazionale del film lesbico e femminista di Parigi, e Vicine di casa, dedicato alle donne della ex Jugoslavia. Una mia sceneggiatura, Idillio, ha avuto una segnalazione della giuria al Festival Internazionale Gay e Lesbico di Torino (1996).
Nel 2011 ho lasciato l’ANSA e sono tornata a dedicarmi al cinema, organizzando tra l’altro una rassegna intitolata Cinepioniere, da Alice Guy a Dorothy Arzner alla Casa internazionale delle donne di Roma, poi portata all’estero. Nel 2012 ho realizzato il documentario Amica nostra Angela, dedicato alla filosofa femminista napoletana Angela Putino. Il film è stato presentato in molte città italiane e in due rassegne, tra cui il festival di cinema Some Prefer Cake di Bologna.
L’ASSOCIAZIONE LE TRE GHINEE/NEMESIACHE
L’associazione Le Tre Ghinee/Nemesiache prosegue un percorso iniziato nei primi anni ’70 come cooperativa. Fondato da Lina Mangiacapre a Napoli, il collettivo poneva la creatività al centro del proprio lavoro politico e si è sviluppato attraverso il teatro e altre forme artistiche a Roma, Milano e Parigi. Ha svolto numerose attività, tra cui la pubblicazione di “Manifesta”, un trimestrale aperto alla riflessione teorica e filosofica, alla ricerca sull’immagine filmica e sulle arti visive, sulla poesia e la scrittura; l’organizzazione di rassegne cinematografiche, la produzione e distribuzione di corti e lungometraggi, l’editoria, la realizzazione di mostre d’arte multimediale e l’assegnazione, nell’ambito della Mostra Internazionale del cinema di Venezia, del premio Elvira Notari (oggi intitolato a Lina Mangiacapre) al film che mette in rilievo l’immagine della donna in una diversa chiave interpretativa, protagonista e non vittima della storia. La consegna del premio avviene a Napoli.
ADATEORIAFEMMINISTA
Adateoriafemminista è una rivista online fondata nel 2006 da Angela Putino e Lucia Mastrodomenico. La proposta politica di Ada è quella di fare teoria agganciandosi alle pratiche, di precisare punti di avvistamento a partire dalle teorie femministe. Il collettivo di redazione s’incontra a Napoli intrecciando la passione per la teoria con l’amore critico per la città. Si sperimentano letture del reale a partire da teorie e pratiche femministe “situate” a sud. Il collettivo è formato da Maria Rosaria Corcione (direttora) Maria Vittoria Montemurro, Nadia Nappo, Tristana Dini, Stefania Tarantino, Lina Cascella, Stefano Perna.
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