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CAMERA 237 – LOGIN
A cura di Roberto Sottile
Login diventa Azione. Sistema. Procedura. Energia!
“Login” scandisce i tempi dell’autenticazione artistica del progetto di CAMERA 237 duo composto da Angelo Gallo e Lucrezia Siniscalchi. Un percorso di ricerca che diventa momento di rilettura, di un processo artistico-creativo, che analizza e studia fenomeni sociali che fanno ormai parte della nostra quotidianità.
Quattro i tempi individuati che diventano azioni concrete attraverso il contatto artistico che restituisce vita e intuizione alla capacità di riformulare senza alterare le regole “genetiche” innate a quell’istinto di sopravvivenza. Preservarsi senza alterarsi.
Il progetto a cura del critico d’arte Roberto Sottile è concepito come un complesso insieme di “organismi” ed azioni artistiche che costruiscono il percorso d’accesso al sistema centrale, custode di quella memoria, di quell’identità genetica che ci rende simili ma nello stesso tempo unici.
Reverse a Lamezia il 12 maggio
Il progetto di questa performance, porta con se un valore anacronistico, che rallenta, per rimanere indietro con circostanze perdute. Tutta l’arte passata e presente, ha avuto come scopo fra tanti, quello di raccontare la propria epoca, e noi per raccontare la nostra, sfruttiamo elementi come i libri e il tempo, che negli ultimi anni, silenziosamente hanno perso quell’importanza quasi sacrale, che li rendeva tanto forti, e che rendeva più forti anche noi. L’idea è stata quella di un’installazione ambientale, che richiami ad un interno domestico, adibito con poltrone, tavolini e di contorno, cataste di libri, dove loro sono rimasti 8 ore a leggere, senza interruzione, e con la presenza di un televisore sulla scena che segna l’ora, a significare un imperativo moderno per cui tutto scorre e niente trascorre, per fare una citazione. Invece per fare un paradosso, il countdown indica il tempo che sta per finire mentre noi affrontiamo questo terrore globale, con un’arma che si sfoglia, non si carica.
Ecco perché l’ambiente voluto da artisti è libero, anzi, la presenza di sedute vuote vogliono essere un invito a prendere parte, per chi volesse, a questa condivisione silenziosa ma sentita, le persone che hanno preso parte alla performance risulteranno nel catalogo finale come co-performer di questa giornata,in più è stato rilasciato un attestato di partecipazione, sperando che rimanga sempre un po’ d’umanità, nel circuito vascolare di questo corpo elettronico.
Ringraziamo i ragazzi di Manifest Blog per l'aiuto ed il sostegno.
Millennium Bug a Fiumefreddo Bruzio il 4 giugno
L’attesa di un mutamento. Una rielaborazione di un processo. Millennium bug, secondo appuntamento di Camera 237, controlla attraverso l’arte questa sincronia dei tempi della paura. Da una parte il tempo informatico generato dall’uomo e dalla sua esistenza, dall’altra il tempo della natura e della creatività artistica che si presta a rappresentare e dare immagine di queste percezioni.
Un percorso che sotto traccia si sviluppa partendo dal racconto di quel sentimento di smarrimento e allarmismo da parte dell’opinione pubblica di ritrovarsi privata di quell’intelligenza artificiale. Year 2000 problem! Dal 31 dicembre 1999 al 1° gennaio 2000 il tempo di attesa in cui l’umanità intera ha scoperto, forse per la prima volta, il limite della macchina informatica.
Da questa idea diffusa di paura nasce il progetto di Camera 237; Una quotidianità di tempi che hanno segnato e continuano a segnare ancora oggi diversi millennium bug della nostra esistenza. Insieme a loro gli artisti Francesco Barilaro, Giuseppe Salvatore Barilaro, Leonardo Fiuto Cannistrà, Carmela Cosco, Delia Dattilo, Angelo Gallo, Elda Longo, Francesco Cisco Minuti, Costantino Rizzuti, Jaqueline Gisele Rodriguez, Lucrezia Siniscalchi ,Valentina Siniscalchi, che sono stati chiamati a raccontare a dare forma a queste inquietudini a queste domande, mediata dall’immagine dell’arte.
Tempi infiniti, paure condivise o private. Custodite nel segreto o urlate alla collettività. Un percorso quasi antropologico che non fa distinzione di territorio, di etnia ed orientamenti sociali. È l’uomo al centro con le sua fragilità e la sua intelligenza. I suoi limiti e la sua forza. Il pensiero che supera la realtà e si trasforma in concretezza.
Una mostra innovativa costruita in un luogo storico, Il Castello Della Valle di Fiumefreddo Bruzio (CS), per sancire ancora di più il legame del tempo contemporaneo con il tempo della storia e della nostra identità. Un percorso fluido che ci racconta questo “cortocircuito” nel quale ognuno di noi fa i conti. Uno spazio dove riflettere, dove condividere e ritrovarsi. Dove interrogarsi. Dove scontrarsi.
Il nostro Millennium Bug (forse) è appena iniziato?
Community a Cleto dal 19 al 20 agosto
Terza tappa del percorso, il processo di disuguaglianza che mette in moto il contegno sociale nei confronti di chi in questa contemporaneità viene considerato diverso. L'azione di Camera 237, con Community vuole mettere in luce la volontà di una comunicazione mancante in questo processo di identificazione. Il progetto consiste in quattro installazioni, dove verranno messe in luce le differenze nelle in-differenze di coloro che oggi chiameremo emarginati. Il duo ha individuato quattro emarginati in questo contesto comune. Il primo è l'anziano, troppo debole per superare fatiche umane, placato per la frenesia del quotidiano.
Il secondo è l'uomo diverso, colui che viene identificato dal colore della pelle o dalla forma dei suoi occhi. Il terzo è l'uomo disabile privato della sua essenza per la paura di un mancato controllo, a volte non identificato. Il quarto è il bambino, la piccola fascia, colui che è troppo acerbo per esprimersi, che non viene ascoltato per assenza di contenuti ma con la realtà interna un'espressione emotiva.
Loading, settembre a Rende, realizzazione di un'opera pubblica donata al comune. La visione di una società contemporanea interpretata dal duo come un'iceberg dove si visualizzerà una parte nascosta, coperta, ed una parte visibile e limpida in superficie. quattro interazioni concepite come un registro cronologico, scandito nel tempo, che si connettono alla procedura di abilitazione, LOGIN, che si attiverà il 28 ottobre presso il Museo del Presente di Rende. Va in scena così un processo di combinazioni che indaga sulle esperienze e sulle capacità di ogni singolo individuo. Sulla paura dell’uomo e la modernità globalizzata. Sul dolore e sulle speranze. È la fragilità umana fa i conti con il progresso, con il tempo che non aspetta il domani ma consuma e trasforma tutto. Accordo e negazione. Nostalgia e ricordi. Esigenza naturale in preda ai vizi e al desiderio di progresso a discapito di tutto e tutti. Un progetto lungo sei mesi che rilancia con forza la centralità dell’arte contemporanea come cardine essenziale nelle stagioni della nostra società; per ritrovarsi, per far tacere l’egoismo di questo assurdo tempo e presentarsi all’origine di quella memoria con tanta voglia di ispirazione.
Il percorso si concluderà con l'attuazione di 2 ambienti all'interno del Museo del Presente di Rende ( CS), dove le paure dell'uomo verranno messe in luce ed analizzate nel contesto sociale.
Perchè sostenerci
Siamo in un'epoca dove il confronto tra individui sta scemando per l'avvento di forze incontrollabili messe a disposizione dell'uomo ma che l'uomo stesso non sa gestire. La mostra finale del percorso Login sarà una rivelazione di ciò che oggi l'uomo è, di ciò che l'uomo teme o è temuto, le paure vengono messe a nudo in questa rappresentazione mediante la diffusione di suggestioni che porteranno il pensiero nel passato e, perchè no, anche nel futuro.
BUDGET DETTAGLIATO
- PRODUZIONE: 4.000 €
Materiali di allestimento
Materiali di produzione/creazione degli ambienti
- COMUNICAZIONE: 2.000 €
Ufficio stampa
Pubblicità cartacea
Catalogo d'Artista
Media televisivi e radiofonici
Produzione documentazione / DVD
- ATTREZZATURE TECNICHE: 2.000 €
Illuminazione
Attrezzatura audio visiva
- DIREZIONE ARTISTICA: 1.500 €
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