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Il Progetto

Lavorare  in un reparto di oncologia vuol dire andare a casa e stare male e sentirsi in colpa perchè molte persone hanno questo brutto male e io sto bene.
l'età media delle persoe ricoverate nel mio reparto si è abbassata.
molti non sanno neanche di avere un tumore ma credono di avere qualche calcolo nel loro corpo.
molti sono in una fase terminale e stanno molto male,hanno difficoltà a respirare,hanno male e la morfina non basta più, vomitano...alcuni muoiono vomitando.
altri sono bloccati in un letto perchè hanno metastasi alla colonna vertebrale e quando entro in stanza hanno lo sguardo fisso alla finestra o mi guardano come per chiedermi quando le cose andranno meglio
e poi ci sono i più giovani,quelli che hanno dei figli piccoli e cercano di goderseli il più possibile..forse coscienti di essere in fase terminale,forse no.
entrare in questo reparto vuol dire respirare ogni momento l'aria della morte,vuol dire assistere il medico mentre dice ai familiari che per la loro moglie o marito non c'è più molta speranza,vuol dire che quando i familiari chiamano perchè la persona sta morendo e mi chiedono di fare qualcosa io non posso che rispondere che non posso fare nulla...e vuol dire vedere gente piangere ed essere totalmente inutili perchè non posso dare sollievo,non posso che restare in silenzio e vivere il dolore dell'altro e rispettare la dignità umana fino alla morte.
non riesco a capire come certi dottori davanti a situazioni del genere riescano a trarre un muro tra la loro vita e quello che per loro è un lavoro.
io queste persone le saluto al mattino,le aiuto a lavarsi,a prendere le medicine,somministro la chemio,le ascolto quando hanno voglia di parlare..
lavorare in un reparto di oncologia vuol dire vivere la sofferenza e il dolore che accompagnano la vita . il progetto consiste nel raccogliere fondi per dare sostegno materiale  a malati e famiglie.

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