oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

MATTANZA, Opera Popolare Moderna Inedita

Una campagna di
Denis Pergolizzi

Contatti

Una campagna di
Denis Pergolizzi

MATTANZA, Opera Popolare Moderna Inedita

MATTANZA, Opera Popolare Moderna Inedita

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Arte & cultura

Una campagna di 
Denis Pergolizzi

Contatti

Il Progetto

MATTANZA

TIPOLOGIA: Spettacolo inedito

GENERE: Opera Popolare Moderna

IDEATO, SCRITTO E DIRETTO DA Denis Pergolizzi  

Che cos'è?

MATTANZA è un' opera popolare moderna di teatro contemporaneo che fonde moviment, immagine e parola, per creare un unico mezzo narrativo. È uno spettacolo "Open Air" poiché si serve di location semplici come piazze, spiazzali,arene ecc. senza utilizzo di palco. Scenograficamente sembra quasi un’istallazione di architettura contemporanea. Lo spazio scenico è delimitato da tre barche costruite in metallo e poste su carelli mobili di grandi dimensioni, poco invasive a livello ottico. Il fondale dello spazio scenico è una grande tela bianca, un’istallazione di video proiezione, sulla quale scoreranno immagini e brevi rwm, tutto in stretta relazione con le scene. È un lavoro inedito che mira alla promozione della storia e del patrimonio culturale e linguistico della Sicilia. La lingua siciliana, è una lingua stratificata, riccamente influenzata, tutto questo per la sua posizione geografica di isola maggiore. Nel corso dei millenni, molte culture l’hanno visitata e dominata, lasciandole in eredità, il vocabolario e le forme grammaticali dei loro idiomi. Il progetto intero è conforme con le finalità previste dal Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REI) nato con Decreto Assessoriale (D. A. del 26/07/2005 dell’Assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione della regione Sicilia) Il Registro è conseguenza di quanto stabilito dalla Convenzione UNESCO del 17 ottobre 2003 “Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.

1- Tradizioni ed espressioni orali, incluso il linguaggio, intesi come veicolo del patrimonio culturale intangibile.

2- Arti dello spettacolo.

3- Pratiche sociali, riti e feste

4- Conoscenze e pratiche concernenti l’universo e la natura

5- Artigianato tradizionale

Da cosa nasce?

Sicuramente è un atto di prepotenza, un voler ostentare una visione artistica diversa che evade dai canoni performativi che giornalmente ci vengono proposti. È uno spettacolo che si rivolge ad un pubblico principalmente giovane, ciò non significa che non possa essere per tutti. Raccontiamo una storia che non ha inchiostro sui testi scolastici, che non ha mai avuto il giusto approfondimento e la giusta divulgazione. Molte delle strutture delle antiche tonnare sopravvissute al terremoto del 1908, oggi sono state trasformate in ristoranti e discoteche, un reset totale che cancella parte di una storia. Mattanza nasce da queste due esigenze, la voglia personale di emergere e dimostrare che è possibile crescere anche artisticamente nella propria terra. La seconda esigenza è quella di far riemergere anche solo per un paio di ore, la storia di chi col mare ha fatto si che oggi noi potessimo raccontarla.

Da cosa prende spunto?

Si ispira principalmente alle origini di questa pesca rudimentale, sempre più praticata nel mediterraneo già ai tempi della civiltà mesopotamica. L’insieme dello spettacolo, scene e dialoghi, prendo spunto dalle due pubblicazioni del libro “Ricordi storici della tonnara del Tono” edizione 1994 e 2003, realizzati dall’Associazione TONO SOLEMARE di Milazzo. Ad oggi il termine “mattanza” ha simboleggiato diverse situazioni, la pesca e le sue dinamiche “crude” il mare tinto di rosso, ed i forti periodi di sangue per mano della mafia. Questo spettacolo è concepito nella maniera totale del termine, è un omaggio per entrambi i casi. È un ricordo storico del perché quel sangue è comunque sinonimo di sopravvivenza.

Sinossi

Mattanza. Ispirato alla tradizione della cattura dei tonni in mare aperto. Tra le antiche tonnare della costa nord-est della Sicilia, vivevano i pescatori ed il loro comandante, il Capo Rais. Il termine “Mattanza” titolo dell’ opera, crea nel nostro cervello diverse informazioni. Rievoca i ricordi, la conoscenza del termine e tutti i suoi significati. Tutto si tinge di rosso. È una visione grottesca, a tratti surreale ed onirica, di una storia senza tempo, di un lavoro “antico” creato dal nulla, fatto di rischio e pericolo sia per la vittima che per il carnefice. La musica, la danza sono presenti in quasi tutti i momenti dello spettacolo, le immagini raccontano e vengono raccontante dagli attori come a volerne esasperare il senso. Tutto diventa tormentato, il ritmo più sostenuto. Nell’arcaicità della storia, la modernità delle tecniche narrative. Un viaggio tra le camere segrete che i pescatori costruivano nel mare con reti abili alla cattura. L’ultima stanza, l’arrivo nella camera della morte. La scena si tinge di rosso sangue, non c’è via di scampo per i tonni, ma non c’è nemmeno per i pescatori. La vita, il lavoro, la sopravvivenza. Un quadro finale, un manifesto di denuncia, un omaggio per i figli del mare, per i figli dell'uomo,  per il duplice significato della parola MATTANZA.

PERCHE' SOSTENERCI?

Non abbiamo produzioni nazionali che possano sostenere il nostro progetto, pur volendo, come già da esperienze passate, non essendo un "nome", le nostre richieste non vengono mai prese sul serio. Allora ci affidiamo alla sensibilità di tutti e non solo degli addetti ai lavori. I nuovi mezzi di promozione come questa piattaforma, permettono la possibilità di avere la spinta giusta per partire. Purtroppo pur affidandoci alle parole degli amministratori regionali, ancora non si vedono i fatti concreti. I Comuni non ci assistono, non supportano la voglia di mettersi in gico. Tutti parlano di dare spazio ai giovani solo che molti scappano, molti smettono di crederci ed altri continuano a lottare cercando sempre di non lasciare mai la presa. 

Ci affidiamo alla sensibilità di chi leggendo il nostro progetto, come noi,  non vede l'ora di poterlo realizzare. 

GRAZIE 

Commenti (0)

Per commentare devi fare

    Community