Una campagna di
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Abbiamo raggiunto un primo importantissimo traguardo, raccogliendo in pochi mesi 700.000 euro, grazie a tutte e a tutti voi, grazie all’impegno e alla passione di tante e tanti che sono salite/i a bordo di Mediterranea. 700.000 euro sono tanti, ma abbiamo bisogno di continuare a raccogliere altre donazioni per portare avanti la missione di Mediterranea.
In questi mesi i costi ai quali abbiamo dovuto far fronte sono stai molti: l’individuazione e l’acquisto della Mare Jonio; il noleggio dell’imbarcazione di appoggio; i lavori di cantiere; i sistemi di comunicazione a bordo (radiotrasmittenti e internet) e ricognizione in mare; i rifornimenti di carburante; gli stipendi del personale marittimo; i rifornimenti della cambusa, dei medicinali, dei life jackets; i lavori di adeguamento e allestimento della nave; la logistica e i trasferimenti dell’equipaggio.
Nei prossimi giorni dovremosostenere altre spese importanti, con l’obiettivo di tornare in mare: dovremo continuare a pagare il noleggio di Alex e gli stipendi del personale marittimo, bisognerà sostenere le ingenti spese legali, le sanzioni e le multe. E trovare un modo per tornare in mare il prima possibile.
Mediterranea ha effettuato attività di monitoraggio, percorrendo decine di migliaia di miglia nel Mediterraneo centrale, che i governi europei vorrebbero senza testimoni, raccontando e denunciando ciò che accade in quel tratto di mare e in Libia, l’orribile realtà dei continui naufragi e delle catture e deportazioni ad opera della cosiddetta guardia costiera libica.
Mediterranea ha soccorso donne, uomini, bambini/e con la Mare Jonio e con la Alex: persone che sarebbero morte in un mare senza testimoni o catturate dalla cosiddetta Guardia Costiera libica e riportate nei disumani centri di detenzione di un paese in guerra. Non possiamo permettere che ciò accada.
Dopo questi salvataggi, la Mare Jonio è stata posta sotto sequestro probatorio, la Alex è stata confiscata con sequestro amministrativo, per un totale di 65000 euro di multa.
Una nave italiana, “Mediterranea”, è partita dalle nostre coste per raggiungere il Mare Mediterraneo e svolgere un'attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che vede costantemente donne, uomini e bambini affrontare enormi pericoli nell'assenza di soccorsi, nel silenzio e nella complice indifferenza dei governi italiano ed europei.
Mediterranea è una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo.
Mediterranea ha molte similitudini con le ONG che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni, a partire dall’essenziale funzione di testimonianza, documentazione e denuncia di ciò che accade in quelle acque, e che oggi nessuno è più messo nelle condizioni di svolgere.
Al tempo stesso, Mediterranea è qualcosa di diverso: una “azione non governativa” portata avanti dal lavoro congiunto di organizzazioni di natura eterogenea e di singole persone, aperta a tutte le voci che da mondi differenti, laici e religiosi, sociali e culturali, sindacali e politici, sentono il bisogno di condividere gli stessi obiettivi di questo progetto, volto a ridare speranza, a ricostruire umanità, a difendere il diritto e i diritti.
Quella di Mediterranea è un’azione di disobbedienza morale ma di obbedienza civile.
Disobbedisce al discorso pubblico nazionalista e xenofobo e al divieto, di fatto, di testimoniare quello che succede nel Mediterraneo; obbedisce, invece, alle norme costituzionali e internazionali, da quelle del mare al diritto dei diritti umani, comprese l’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizioni di pericolo e la sua conduzione in un porto sicuro se si dovessero verificare le condizioni.
A partire da un nucleo promotore di cui fanno parte associazioni come ARCI e Ya Basta Bologna, ONG come Sea Watch, il magazine on line I Diavoli, la Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, imprese sociali come Moltivolti di Palermo, vogliamo costruire, dal centro del Mediterraneo, un nuovo spazio possibile: aperto, solidale e fondato sul rispetto della vita umana.
Il lavoro dei promotori è stato solo il primo passo: tanti incontri e confronti sul progetto sono in corso con realtà del mondo cattolico, dell’associazionismo laico e del volontariato, con rappresentanti degli spazi sociali, con parlamentari nazionali ed europei, con sindaci di importanti città in Italia e in Europa.
Mediterranea ha deciso di mettere in mare una nave battente bandiera italiana, attrezzata perché possa svolgere un’azione di monitoraggio e di eventuale soccorso, nella consapevolezza che oggi più che mai salvare una vita in pericolo significa salvare noi stessi.
L’obiettivo principale è essere dove bisogna essere, testimoniare e denunciare ciò che accade e, se necessario, soccorrere chiunque rischi di morire nel Mediterraneo Centrale, come impongono tutte le norme vigenti.
Mediterranea lavora anche a terra, attraverso la costruzione di una rete territoriale di supporto.
Una vera “piattaforma” di connessione sociale tra realtà esistenti e singoli che vogliono partecipare a questa impresa.
A Mediterranea si può aderire in qualsiasi momento, ognuno dei suoi sostenitori diventa automaticamente un promotore dell’iniziativa. La rete delle città rifugio, o città dell’accoglienza, è un interlocutore naturale del progetto. Le città europee ed italiane che hanno sviluppato buone pratiche di accoglienza e che si battono per impedire che la chiusura dei loro porti diventi la causa di una strage continua sono la risposta più efficace, razionale ed importante alle politiche irrazionali e spesso illegali dell’Italia e dell’Europa in materia di diritto di asilo, rispetto dei diritti umani, obbligo di salvataggio e soccorso delle persone che rischiano la propria vita.
Mediterranea cura rapporti di collaborazione preziosa con le principali ONG che svolgono attività di Search and Rescue nel Mar Mediterraneo, avvalendosi in particolare della collaborazione di Sea Watch e Proactiva Open Arms.
Mediterranea è un progetto possibile anche grazie a Banca Etica, che ha concesso il prestito per poter avviare la missione. Banca Etica supporta inoltre le attività di crowdfunding e ha svolto attività di tutoraggio per gli aspetti economici dell'intera operazione.
Mediterranea vive del legame tra chi è in mare e chi da terra la sostiene.
Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti e tutte per svolgere la nostra missione in sicurezza.
Abbiamo sostenuto spese ingenti per l'acquisto della nave, per l'allestimento e l'adeguamento, per avere il migliore equipaggiamento possibile e per la logistica.
Dovremo far fronte ad importanti spese per garantire la continuità delle Missioni di monitoraggio.
– Per donare: bonifico bancario a favore di Associazione Ya Basta Bologna, codice IBAN IT44N0501802400000016734824 con causale: “Mediterranea Saving Humans" e sul nostro crowdfunding
– Segui le news sui nostri social: Facebook - Twitter - Instagram
– Partecipa agli eventi pubblici nella tua città
– Organizza una cena, un pranzo, un aperitivo, un evento, una raccolta fondi a sostegno di Mediterranea: per consigli scrivi a partecipa@mediterranearescue.org
– Attiva un luogo solidale o un gruppo territoriale nella tua città, nel tuo quartiere, contattando partecipa@mediterranearescue.org
– Attivati per amplificare la voce di Mediterranea, per costruire una rete di città solidali e accoglienti
An Italian vessel, “Mediterranea”, has left from our shores to reach the Mediterranean sea to monitor, to testimony and to report the dramatic situation in which women, men and children are constantly facing enormous dangers without any support, in front of the silent and complicit indifference of Italian and European governments.
Mediterranea is a platform of different initiatives of civil society coming to the central Mediterranean after the NGOs have been forced to leave in consequence of being criminalized by political rhetoric, even though no inquiry has ever come to any conviction.
Mediterranea bears great resemblance with the NGOs operating in the Mediterranean sea during the last years, observing, documenting and informing the public of what is happening in those waters, not being carried out by anyone nowadays.
At the same time, Mediterranea is different: a non-governmental project by the joint work of heterogeneous organizations and individuals, open to all voices from different perspectives, secular and religious, social and cultural, union and political, that feel the urge to share the goals of this project, which aims at giving hope, rebuilding humanity, and defending law and rights.
Mission
The action of Mediterranea is moral disobedience and civil obedience.
Disobedience to the nationalist and xenophobic public discourse and to the interdiction of witnessing what is happening in the Mediterranean; but obeying to the constitutional and international law, the law on the seas and general human rights, including the obligation of saving those who are in danger and bringing them to a safe harbor.
The associations at the heart of this project, ARCI and Ya Basta Bologna, NGOs like Sea-Watch, the online magazine I Diavoli, social enterprises like Moltivolti from Palermo, want to create a new safer space at the centre of the Mediterranean sea: open, showing solidarity and built on the respect of human life.
What are we doing
The work of the promoters was only the first step: many meetings and confrontations on this project are being held with catholic organizations, associations and volunteers, with representatives of social spaces, national and European politicians, and mayors of major cities in Italy and Europe.
Mediterranea decided to bring a ship flying the Italian flag to the sea, prepared to monitor, but also ready for rescue, knowing better than ever that saving one life in danger means saving all of us.
The aim of this campaign
The main goal is to be where we are needed, to witness and document what is happening, and if necessary, save whoever risks to die in the central Mediterranean, as requested by current regulations.
Mediterranea is present also on shore by creating a support network.
A real platform of social connections between existing networks and individuals who want to participate in this venture.
Mediterranea can be joined at any moment, each of its supporters will become a promoter of the initiative.
The network of sanctuary cities, or cities of hospitality are a natural speaker for this project. Those European and Italian cities, which have developed best practices of hospitality, and are fighting against the closure of the ports to avoid the continuous massacre that is going on after this closure. These cities are the most efficient, rational and important answer to the irrational and often illegal politics of Italy and Europe in the matter of asylum rights, human rights, the obligation of saving life and rescuing people who risk their life.
Mediterranea has valuable relationships with the main NGOs that are doing Search and Rescue (SAR) activity in the Mediterranean sea, collaborating, first of all, with Sea-Watch and Proactiva Open Arms.
Mediterranea is also possible thanks to Banca Etica, which has granted the loan for starting the mission. Banca Etica also supports the crowdfunding activity and acts as a tutor for the economic part of the operation.
Mediterranea lives of the connection between who is at the sea and who supports it from the shore.
We need all your support to carry out our mission in safety.
We had huge expenses to buy the vessel, to have the best equipment possible and for preparation, adjustment, and logisitics.
We will have to face significant expenses to ensure the continuity of the monitoring mission
Act and support Medditarranea
- To donate: bank transfer to “Associazione Ya Basta Bologna”, IBAN code IT44N0501802400000016734824, reason: "Mediterranea Saving Humans" and on our crowdfunding
- Follow our social networks: Facebook - Twitter - Instagram
- Participate in public events in your city
- Plan a dinner, a lunch, an event, a fundraising to support Mediterranea: for any advice write to partecipa@mediterranearescue.org
- Organise a solidarity group in your city, in your neighborhood, for any advice write to partecipa@mediterranearescue.org
- Act to support the message of Mediterranea, to build a network of solidarity and welcoming cities
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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