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Con tutto quello che sarà raccolto vogliamo studiare al meglio i nostri microrganismi e allargare la comunità di batteri per ottimizzare e rendere più efficiente il processo di degradazione della plastica.
Il nostro obiettivo è di sviluppare, grazie al vostro contributo, un processo biologico,a basso impatto ambientale per eliminare la plastica a base di polietilene che contamina i rifiuti organici. Per farlo, vogliamo sfruttare le capacità di alcuni MICROrganismi in grado mangiare questi rifiuti di plastica che non si riescono ad eliminare con le tecnologie a disposizione in maniera efficiente.
Per realizzare un processo basato sulla capacità dei microrganismi di eliminare, almeno parzialmente, alcuni tipi di plastica presenti nell'umido ci servono 9.500 euro e per questo il vostro sostegno sarà preziosissimo! Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica, condivide l’obiettivo di Micro-Val e ci sosterrà al 50% se raccogliamo almeno 4.750 euro con questa campagna.
Se raggiungessimo questo primo traguardo, potremmo realizzare su scala di laboratorio le prime prove per eliminare o trasformare la plastica a base di polietilene ritrovata all'interno dei rifiuti organici grazie all'azione dei nostri batteri. Queste prove in laboratorio ci aiuteranno a valutare la successiva implementazione del processo a scala di impianto di smaltimento di rifiuti perché questo processo aiuti a ridurre il problema della contaminazione da plastica non biodegradabile.
Nella raccolta differenziata e in particolare nella raccolta dell’umido è stato osservato un aumento della presenza di materiale estraneo. Infatti, in un anno in Italia è stato misurato che circa il 5% dei rifiuti organici è costituito da materiali non biodegradabili (oggetti in plastica, borse in plastica, metalli, sassi, e inerti) e due terzi di questi materiali sono materiali plastici,per la metà provenienti da imballaggi.
Ecco degli esempi. Provate a pensare alle etichette sulla buccia della frutta: capita spesso di buttarle per errore nell'organico! Oppure a volte vengono utilizzati dei sacchetti per la raccolta dei rifiuti organici domestici che si pensa siano compostabili e degradabili, quindi adatti alla raccolta dell'umido, ma purtroppo non tutti sono costituiti al 100% da materiali biodegradabili.
Il problema è che questa plastica viene solo parzialmente eliminata con le tecnologie a disposizione, e avrebbe bisogno di processi di eliminazione costosi e spesso inefficienti. Solo una piccola parte viene avviata a recupero energetico in impianti dedicati e/o cementifici. Quindi una grossa parte di plastica residua e indesiderata necessita di essere smaltita e finisce in discarica. Sarebbe ottimale ridurre la presenza di plastica indesiderata nell’organico sia per motivi economici ma soprattutto ambientali.
L'idea del progetto nasce all'interno del laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell'Università di Milano-Bicocca. Da molti anni il gruppo di ricerca diretto dalla professoressaPatrizia Di Gennaro studia microrganismi che hanno la capacità di eliminare diversi contaminanti ambientali tossici per l’uomo. Negli ultimi anni l'attenzione è stata rivolta a microrganismi in grado di eliminare le plastiche a base di polietilene.
Questo perché i materiali plastici maggiormente utilizzati nella nostra vita quotidiana sono a base di polietilene, sia per le ottime caratteristiche chimico-fisiche e meccaniche, che per i bassi costi di produzione. Per questi motivi rappresentano circa il 65% dei rifiuti plastici prodotti globalmente ogni anno. Purtroppo, anche nei rifiuti organici derivanti da raccolta differenziata sono presenti rifiuti indesiderati i cui principali componenti sono materiali plastici a base di polietilene. Questi polimeri sono anche molto resistenti all’attacco di organismi biologici proprio per le loro specifiche caratteristiche.
I microrganismi o batteri sono organismi minuscoli e invisibili ad occhio nudo. Nonostante le loro ridotte dimensioni, hanno un ruolo cruciale nell'interazione con l'uomo e l'ambiente. Negli ultimi anni, lo studio delle loro caratteristiche e la ricerca scientifica stanno portando alla luce dei "super-microrganismi" che aiutano a rendere più sostenibile l'utilizzo della plastica. Purtroppo, eliminare alcuni tipi di plastica, come ad esempio quelle a base di polietilene, è una missione molto difficile che pochi microrganismi riescono a completare. Noi, però, siamo fortunati ad averli come alleati!
Noi vogliamo sviluppare un processo che sfrutti la capacità di alcuni “super-microrganismi” in grado di biotrasformare e biodegradare, almeno parzialmente, le plastiche a base di polietilene, cercando le condizioni migliori e più efficienti. Alcuni dei nostri microrganismi sono già in grado di "mangiare" alcune di queste plastiche, ma abbiamo bisogno di rendere più efficiente questo processo. Per raggiungere al 100% il nostro obiettivo, ci piacerebbe che tutte le persone prendano parte a questo progetto e siano ancora più attente a questi problemi.
Per avere il supporto da parte di tutti pensiamo quindi che siano necessari consapevolezza e informazione. Per questo all'interno del progetto svilupperemo una semplice applicazione per smartphone che funzionerà come un sistema per ricevere informazioni su come operare al meglio per la raccolta differenziata. Verranno riportati consigli, aiuti e potranno essere rivolte delle domande direttamente a noi per chiarire dubbi, per esempio sui sacchetti da usare, e per evitare errori.
I fondi raccolti, se raggiunto il primo obiettivo di 9.500 euro, avranno lo scopo di realizzare le seguenti fasi:
Il nostro gruppo, composto da tutte donne, tutte operative presso l’università degli Studi di Milano-Bicocca:
Un'azienda leader nella gestione e smaltimento di rifiuti organici e plastici per il recupero energetico e il riciclo di materia collabora al progetto Micro-Val. Permetterà la raccolta dei materiali plastici su cui effettuare le prove di laboratorio e permetterà la valutazione di uno scale-up a livello industriale.
Il tuo supporto sarà importantissimo! Non solo per promuovere e permetterci di approfondire la nostra ricerca, ma anche per creare una rete di informazione e comunicazione che possa instaurare comportamenti virtuosi e attenti verso l’ambiente. Sarà per noi un grande privilegio poter condividere con voi anche le fasi più interessanti e difficili del nostro progetto e sarà stimolante poter rispondere alle vostre domande.
Tante ricompense per chi sostiene il progetto Micro-Val... scegli quella che preferisci!
The aim of Micro-Val project is the development of a biological process with low environmental impact to eliminate the polyethylene-based plastic contaminating bio-wastes. We will reach our goal by exploiting the capacity of MICROorganisms to “eat” the plastic waste that cannot be efficiently eliminated with the current technologies. This project will be possible only with your contribution.
In order to develop a process based on the microorganisms’s ability to degrade (at least partially) some of the plastic types that contaminate the organic waste, we need 9,500 euros of funds. Here is where yoursupport comes in play. Even a small donation can make a big difference! In factCOREPLA, the national consortium devoted to recycling and management of plastic packaging, will close the budget gap once at least half of funding target is reached.
In this case, if we reach the first goal, thanks to your support, we will develop on a laboratory scale the first biodegradation experiments of plastic waste by microorganisms. These tests will be necessary to evaluate the further scale-up of the process into a waste treatment plant. This biological process will promote the reduction of plastic contamination in bio-waste.
In the waste separation, the organic fraction is often contaminated by extraneous materials. Indeed, in one year in Italy, 5% of the bio-waste is composed of non-biodegradable materials (plastic objects, plastic bags, metals, stones, and other inert materals) and two-thirds of these materials are plastics of which half comes from packaging.
Here, some examples. Just think about the destiny of the labels on the fruit skin, often they are dumped into the bio-waste! Sometimes, in order tocollect the organic waste, non-biodegradable and non-compostable plastic bags are mistakeny used.
The issue is that the current technologies can only partially eliminate the plastic contaminating the organics by expensive and not efficient processes. In fact, only a small part of this plastic waste is burnt for energy recovery, while the major part ends up in landfills. Therefore, the principal goal is to drastically reduce the contaminating plastic in the bio-waste for economic and environmental purposes.
The project idea arises in the Microbiology laboratory at the Dep. of Biotechnology and Biosciences of the University of Milano-Bicocca. For several years, the research group, headed by Professor Patrizia Di Gennaro, has been studying microorganisms that can eliminate various environmental contaminants that are toxic to humans. In recent years, the attention was focused on microorganisms able of eliminating polyethylene-based plastic.
The most used plastic materials in our daily life are polyethylene-based plastic, both for their excellent chemical-physical and mechanical characteristics, and for their low production costs. For these reasons, they represent about 65% of plastic wastes that are produced globally every year. Unfortunately, even organic waste deriving from separate collection often contain undesirable waste whose main components are polyethylene-based plastic materials. These polymers are also very resistant to the attack by biological organisms due to their specific characteristics.
Microorganisms or bacteria are tiny organisms that are invisible to the naked eye. Despite their small size, they play a crucial role in interacting with humans and the environment. In recent years, studying their characteristics, scientific research is bringing to light "super-microorganisms" that make the use of plastic more sustainable. However, few microorganims can complete the very difficult mission of eliminating certain types of plastics, such as polyethylene-based plastic. Luckily, we a have some these microorganisms as allies!
We would like to develop a process that exploits the capacity of some “super-microorganisms” capable of biotransforming and biodegrading, at least partially, polyethylene-based plastic, seeking the best and most efficient conditions. Some of our microorganisms are already able to "eat" some of these plastics, but we need to make this process more efficient. To achieve 100% of our goal, we need all people participating and being even more careful about these issues.
We are convinced that awareness and information are fundamental to have the support of everyone. For this reason, within the project we will develop a simple smartphone application to exchange information on the best practices in waste collection. Advice, help, and questions will be addressed directly to us to clarify doubts, and to avoid errors.
If the goal of 9,500 euros is reached, the raised funds will be used to carry out the following working phases:
We are a group of women currently working at the University of Milano-Bicocca:
A leadercompany involved in the management and disposal of organic and plastic wastes for energy recovery and material recycling in a partner of the Micro-Val project. The company is involved in the collection of plastic wastes useful for the laboratory experiments and partner for the feasibility of the scale-up of the process.
Your support will be fundamental! You can support us not only in funding our research but also in creating a network of information and communication that can establish virtuous and environmentally friendly behaviors. We will be glad to share with you the most interesting and difficult phases of our project and we will be open all answer your questions!
Many rewards for those who supports Micro-Val project... choose the one you prefer!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
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