Una campagna di
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La prima tappa ha inizio il secolo scorso, ai primi del '900, dove l'attività si basava principalmente sul trasporto di arnie dalle pianura ai monti calabresi.
Intorno agli anni ’50, in continuità alla precedente attività,l'azienda iniziò a dedicarsi integralmente all’apicoltura e commercializzazione del miele, diventando così protagonista di primo piano sulla scena dell’apicoltura italiana.
Immigrazione ed ecosostenibilità.
Un laboratorio destinato alla formazione di personale per lavorare e crescere nel settore apistico.
Una struttura di 80 mq poggiata su telaio di acciaio, con tetto e pareti esterne rivestite di alluminio e interni di legno compensato marino.
Grazie alla guida di un apicoltore esperto i ragazzi impareranno le diverse fasi di lavorazione:
Le api accumulano il miele prodotto nei melari. Al momento opportuno l’apicoltore decide di toglierli dall’arnia per portarli in laboratorio ed iniziare l’estrazione del miele.
Una volta tolti dalla loro posizione sopra l’arnia, i melari vengono portati in laboratorio ed accatastati.
I favi dei melari sono generalmente opercolati, ovvero con le cellette chiuse con un tappo di cera.
Occorre togliere questo “tappo” per permettere al miele di fuoriuscire.
Una volta disopercolate le celle, i telaini vengono posti nello smielatore che, grazie alla forza centrifuga, fa fuoriuscire il miele. Dallo smielatore il miele viene convogliato nei maturatori.
Il miele viene versato nei maturatori passando attraverso i filtri che raccolgono i residui di cera, i resti delle api e qualsiasi altro materiale fosse accidentalmente finito nel miele.
Nella fase di smielatura acquista aria che viene eliminata nella fase di decantazione: nel maturatore il miele decanta e l’aria viene a galla sotto forma di bollicine che formano la schiuma.
In questa fase viene eliminata la schiuma prodotta dalla fase di decantazione.
Una volta tornato limpido per l’eliminazione dell’aria e prima che inizi la cristallizzazione, può essere invasettato.
In tutte queste attività i ragazzi migranti saranno affiancati dai responsabili che li aiuteranno a realizzarsi pienamente attraverso l’attività lavorativa, a consolidare competenze relazionali e a sviluppare autonomia.
Parlare del miele è un po' come parlare del vino: vi sono sì, delle caratteristiche comuni.
Tutti i tipi di miele come ve ne sono di comuni a tutti i tipi di vini, pero vi sono anche delle differenze notevoli fra un tipo e l'altro, nell'aspetto, nel profumo e nella composizione. Come i vini variano a seconda del vitigno che li ha prodotti, della natura del terreno, dell’annata, della latitudine, ecc.. così le varietà di miele sono tante quante sono le innumerevoli varietà di piante da cui le api possono raccogliere il nettare e le infinite possibilità di combinazione della flora nei vari ambienti e nelle diverse annate.
Ogni fiore cede alle api, col nettare, un po' del proprio profumo che si fonde, nel miele, con quello degli altri innumerevoli fiori.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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