Never give up. Mai mollare, o quantomeno non al primo ostacolo.

Laureata in giurisprudenza da sempre con una passione per il giornalismo di reportage e... per il Messico. Lo strumento del crowdfunding si è affacciato alla mia mente dopo che mi è stata negata una borsa di studio dal governo messicano.

Non voglio fermarmi. Non dopo gli sforzi fatti fino ad ora. Dopo un lavoro di ricerca e di contatto con varie istituzioni messicane, il mio intento è quello di partire per il Messico con l'obiettivo di realizzare un reportage sul tema dell'immigrazione. "Messico: terra di arrivi e di partenza": l'immigrazione è sempre stato un tasto difficile per questo paese affascinante e complesso, da un lato le migliaia di messicani che settimanalmente tentano di passare la frontiera nelle situazioni più impensabili, dall'altra i migranti del centroamerica che a loro volta passano il confine a sud del Messico per risalre fino agli Stati Uniti. Numerose organizzazioni non governative messicane lottano per mettere in luce la brutalità e la corruzione degli strumenti messi in atto per liberarsi dei migranti. 

Ma cosa succede ai migranti nel loro viaggio? Questo progetto, nato da un periodo in Messico e da un precedente reportage pubblicato su The Post Internazionale, vuole approfondire chi sono le persone al di là di questi numeri e volti a cui  non viene data quasi mai la giusta attenzione. L'intenzione è quella di percorrere la cosiddetta ruta migratoria, dal confine del Chiapas fino a nord del Messico, fermandomi almeno in sei Casas de los Migrantes con cui sono già in contatto e poi culminare a Città del Messico per un confronto con  Centro Prodh, associazione in prima linea per i diritti umani dei migranti. 

Il sogno del giornalismo è, purtroppo, un terreno difficile e insidioso. Gli strumenti di cui godiamo al giorno d'oggi, come il crowdfunding, possono dare una nuova e più forte voce alla solidarietà.

Qualora il progetto dovesse partire, verranno pubblicati articoli sia su mezzi stampa messicani (Frente e Mas Por Mas) che italiani (The Post Internazionale). Non escludo, al mio rientro, di tradurre il reportage in inglese e diffonderlo tramite un mezzo stampa con cui sono in contatto.

NB Ho voluto essere onesta nella cifra, bassa rispetto ad altri progetti, tenendomi allo stesso ammontare che mi avrebbe dato la borsa di studio e necessario per due mesi di reportage in Messico.