Una campagna di
Gianni Minà e Loredana MacchiettiContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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"Non è un semplice mestiere - prosegue - non un modo di guadagnarsi da vivere, ma qualcosa di più, che ha una grande dignità e una grande bellezza, perché è consacrato alla ricerca della verità. Ecco il suo valore morale, avvertibile nel modo di raccontare, nel presentare i fatti. Certo la scuola, anche una scuola ad hoc, aiuta, ma è propedeutica, perché nessuna scuola potrà mai insegnarti la missione, non ti dà quella cosa in più di cui hai bisogno: la vocazione. E certe scuole di giornalismo mi hanno fatto l'impressione di essere frequentate da seminaristi senza vocazione. Se uno fa il meccanico e lo fa bene, nulla da dire; ma se uno fa il prete, per farlo bene deve avere qualcosa in più. E il giornalista è come il prete: deve avere la chiamata, la vocazione, sentire la missione".
Tiziano Terzani
La necessità di conservare la memoria e in particolare di raccontare o di sentire raccontata la propria storia, è fondamentale per la crescita personale e sociale di ognuno di noi. La preservazione della memoria è un’azione fondamentale per costruire il significato del proprio presente, alla luce del passato e in vista del futuro. Si arriverà così, partendo da una storia individuale, unica come uniche sono le nostre vite, a raccontare una Storia corale, collettiva, che, nel suo piccolo, permetterà di descrivere il passato, il presente, ma soprattutto di tracciare un futuro.
Minà’s uncut non è un programma televisivo, ma il recupero della cassetta degli attrezzi da lavoro di un giornalista che ha sviluppato nel tempo un modo di raccontare le gesta e le voci di alcuni uomini con un nuovo linguaggio. Attraverso la storia degli uomini, si racconta la storia di un Paese e di parte del mondo.
Gianni Minà ha prodotto più di mille ore di servizi di telegiornali, programmi televisivi e documentari sottolineando personaggi e fatti che hanno attraversato più di sessant'anni di storia italiana e non solo. Ha collezionato molti scoop e intervistato personalità irraggiungibili: da Maradona a Fidel Castro, da Robert De Niro a Sergio Leone, da Muhammad Ali a Pietro Mennea. Ha esercitato una professione nell’unico modo possibile: il suo. E osservando la sua lunga carriera si è trattato di un modo vincente.
Lo ha fatto usando la parte migliore delle sue interviste registrate. E il resto? Nel suo magazzino. Perle nascoste dal tempo e che varrebbe la pena riscoprire.
Minà’s uncutè un lungo viaggio, costruito con i materiali più diversi.
Il progetto prevedere il raggruppamento di tutto il materiale inerente la produzione di Gianni Minà secondo un ordine ragionato, cronologico e/o di settore (giornalistico, sportivo, culturale, musicale, ecc.) da ospitare sul sito giannimina.it, e sui suoi canali social ufficiali.
Questo progetto è parte di un progetto più ampio basato sulla memoria di Gianni Minà, costituita dai suoi articoli, libri, interviste, documentari, partecipazioni, numeri di Latinoamerica.
L’ambizione è trasformare il suo sito in una piattaforma di pensiero attivo, archivio un’isola dove trovare informazione verificata.
Il costo del riversamento e della digitalizzazione di tutto il materiale audiovisivo d'archivio (vhs, betamax e supporti vari), prevalentemente inedito, è alto, e si dovrebbe aggirare sui 30.000€, più ingente è quello delle pellicole.
Consapevoli della difficoltà che alcuni supporti obsoleti comportano, la ripartizione dei fondi sarà effettuata in base all'onerosità che le specifiche lavorazioni richiedono.
Via via che il materiale viene digitalizzato, verrà pubblicato e condiviso sui nostri canali ufficiali, specificandone il ritorno alla luce grazie all'impegno collettivo.
Ogni piccolo contributo è unico e importante.
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