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“Muyu Sucre” si propone di coinvolgere la città di Sucre (Bolivia) in un progetto artistico e formativo in ambito musicale, includendo persone di qualunque età o ceto sociale, con o senza conoscenze musicali previe, istituti di cultura, scuole, centri culturali e di aggregazione sociale. Si propone di offrire laboratori gratuiti di coro o percussione e lavorare per la produzione dell’opera Carmina Burana, con l’obiettivo di invitare la popolazione ad essere partecipante attivo della vita culturale della propria città.
Muyu è una parola in quechua (lingua indigena dell’altipiano boliviano) che significa “cerchio, circolo”. Tipicamente le comunità dei villaggi boliviani si riuniscono in cerchio, una posizione simbolica di autoriflessione individuale e collettiva, nella quale tutti gli sguardi si incontrano. Simbolicamente rappresenta anche il cerchio della vita, il cambio delle stagioni, il ricambio generazionale. Nel cerchio delle piccole società le persone cambiano, nascono, crescono, muoiono. È uno spazio di comunità, di appartenenza a un tempo e un luogo, di ascolto del prossimo.
Francesco Paganini, pianista italiano con esperienza dal solismo alla musica da camera, alla direzione d’orchestra, al teatro lirico, all’ambito sociale (tra cui in Italia il progetto 200.com presso il Teatro Sociale di Como molto simile al presente progetto, in Argentina il progetto Mizar, in Bolivia il progetto Crecer en Musica). Ha dieci anni di esperienza di lavoro in ambito musicale e sociale in Latinoamerica e tre di residenza.
Beatrice Lupi, pianista svizzera, con esperienza dal solismo alla musica da camera, al teatro lirico, all’ambito sociale (tra cui in Italia il progetto 200.com presso il Teatro Sociale di Como molto simile al presente progetto, in Argentina il progetto Mizar, in Bolivia il progetto Crecer en Musica).Ha cinque anni di esperienza di lavoro in ambito musicale e sociale in Latinoamerica e tre di residenza.
Carlos Eduardo Zegada Raya, batterista boliviano di grande esperienza nella musica blues, rock, metal e folklorica a livello nazionale boliviano.È parte di gruppi musicali riconosciuti a livello nazionale e internazionale, ha realizzato varie tournée in Latinoamerica ed Europa
Roberto Huáscar Sahonero Cuellar, cantante e musicista boliviano, laureato in gestione culturale, con studi in ambito pianistico e vocale (lirica e folklore), gestisce un’intensa carriera in ambito folklorico attraverso il gruppo Los Masis, realizzando numerose tournée in Latinoamerica ed Europa, direttore e gestore del Centro Cultural Masis nella città di Sucre, con un’intensa attività sociale, educativa, culturale e musicale dal valore riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Luis Marcelo Murillo Bonilla, flautista e percussionista boliviano, vincitore in diversi concorsi nell’area di costruzione e innovazione di strumenti musicali, con vasta esperienza in orchestre da camera in Argentina, Bolivia, Perú, México, Brasil, Chile, Europa e África (Marocco), fondatore della scuola laboratorio di percussioni “El Terrible Tambor” nella città di Sucre e della scuola laboratorio “Encuentros” di strumenti folklorici per figli di boliviani migranti a Buenos Aires supportato da una ONG Europea.
Questo progetto possiede un valore sociale e si distingue da eventi di puro intrattenimento per la stessa ragione di essere creato dalla città, per la città.
Mira a coinvolgere tutta la popolazione, non solo musicisti, ma anche le persone che non hanno l’abitudine di partecipare attivamente alla vita culturale della città.
Tutti possono partecipare pur non conoscendo il linguaggio musicale, tuttavia anche i musicisti interessati possono partecipare mettendo a disposizione le proprie competenze per creare un’occasione di incontro tra musicisti di diversi stili e persone che amano la musica ma non ne conoscono il linguaggio.
Partecipare di una produzione durante vari mesi rafforza l’aspetto comunitario, crea connessioni, permette la conoscenza di altre persone e la condivisione di esperienze.
I partecipanti sono responsabili di un progetto comunitario, devono dimostrare impegno e superare i propri egoismi, l’evento culturale si converte così in un traguardo e un orgoglio comunitario.
Il contenuto dell’attività si sviluppa secondo un modello caratterizzato da elementi positivi e necessari per la crescita di qualsiasi società: democrazia, impegno, ascolto, compartecipazione, competenza, disponibilità, scambio, azione collettiva organizzata.
“Muyu Sucre” offre alla popolazione laboratori musicali della durata di sette mesi per la produzione dell’opera Carmina Burana di Carl Orff.
Il progetto si sviluppa in due tappe:
laboratori di coro o percussione
evento finale
Parallelamente si realizzerà la produzione del Codex Buranus (antichi canti processionali, origine di Carmina Burana) grazie all’apporto dei gruppi musicali già esistenti e interessati a prenderne parte.
L’obiettivo è la creazione di una versione del Codex Buranus che includa strumenti autoctoni e rappresenti un punto d’incontro culturale tra la versione originale e il folklore boliviano.
Il primo passo consiste nella promozione per la cittadinanza, affinché gli utenti vengano a conoscenza del progetto, dei suoi obiettivi e possano iscriversi.
Successivamente si entra nella seconda fase, nella quale si realizzano i laboratori veri e propri, siano essi corali (in cui i partecipanti impareranno un base di tecnica vocale e affronteranno lo studio dell’opera) o di percussione (nei quali inizialmente si costruiranno gli strumenti con materiale di riciclo, e successivamente si affronterà lo studio della versione dell’opera).
Questa seconda fase ha una durata di 7 mesi.
L’ultima fase consiste nella produzione musicale (due settimane intensive) in forma di prova generale (coro, cantanti, orchestra e percussioni, scenografia, luci).
La produzione termina con l’evento finale che conclude il progetto.
Il progetto si realizzerà nella città di Sucre, Dipartimento di Chuquisaca, Bolivia.
Sucre, capitale costituzionale della Bolivia, è una città ai piedi dell’altipiano boliviano appartenente al patrimonio UNESCO.
I laboratori di realizzeranno nei centri di aggregazione della città (scuole, istituti di cultura, centri culturali). L’evento finale sarà all’aria aperta, in una piazza, luogo d’incontro per eccellenza.
I laboratori avranno durata di sette mesi, tra marzo e settembre 2018.
In settembre-ottobre 2018 si realizzerà l’evento finale, nell’ambito del Festival Internazionale della Cultura di Sucre (FIC Sucre).
I Carmina Burana antichi (Codex Buranus) sono canti processionali profani, con una struttura musicale e ritmica fondata sulla ripetizione e molto versatile.
Le tematiche dei canti sono universali, umane e popolari. Gli strumenti utilizzati originariamente presentano caratteristiche simili agli strumenti tradizionali boliviani (fiati e percussioni), l’opera non richiede una tecnica vocale complessa.
I Carmina Burana moderni (di Carl Orff) rappresentano un arrangiamento di alcuni numeri del Codex Buranus. Si tratta di musica versatile, della quale sono stati composti numerosi arrangiamenti posteriori in vari stili musicali.
La metodologia del progetto “Muyu Sucre” è partecipativa, inclusiva e democratica.
Responsabile dell’elaborazione dei laboratori è un team di musicisti professionisti, il quale è incaricato di creare un percorso formativo finalizzato all’apprendimento del materiale musicale, attraverso una valutazione adeguata alle necessità di formazione, all’alto profilo artistico che si vuole ottenere e al contesto sociale degli utenti, attraverso lezioni collettive.
Si prevede realizzare momenti comunitari con i partecipanti del progetto per realizzare una valutazione dell’avanzamento dei laboratori e allo stesso per responsabilizzare gli utenti stessi al lavoro attraverso una partecipazione attiva.
“Muyu Sucre” gode dell’appoggio del Comune della città di Sucre per la realizzazione dell’evento e la disponibilità di spazi.
Una dozzina di scuole del centro e della periferia partecipano con i propri studenti e rendono disponibili gli spazi.
I cori e le orchestre della città parteciperanno alla produzione ed ai laboratori.
Il Goethe Institut di Sucre (ICBA) appoggia la parte logistica e mette a disposizione il suo spazio.
Siamo in trattativa di finanziamento con alcune fondazioni boliviane ed europee per un apporto ai laboratori, per spese di gestione, materiale e compenso ai maestri preparatori.
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