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INTRODUZIONE
Nel 2014 a Perugia nasce il CAV “Catia Doriana Bellini” con l’obiettivo di ascoltare, sostenere e difendere i diritti e l’autodeterminazione delle donne, delle bambine e dei bambini che hanno attraversato, attraversano ed attraverseranno le sue stanze! Il Centro Antiviolenza di Perugia, la Pronta Emergenza e le nostre case rifugio sono i luoghi in cui le donne possono trovare il riparo e le energie necessarie per fuoriuscire dalla violenza. Ma i fondi che riceviamo per sostenere le attività dei centri antiviolenza non bastano! Abbiamo bisogno di voi!
CHE COS’È IL CENTRO ANTIVIOLENZA “CATIA DORIANA BELLINI”?
È il centro antiviolenza residenziale della città di Perugia, il luogo a partire dal quale tutte le nostre attività a sostegno dei percorsi di autonomia ed autodeterminazione delle donne iniziano e si realizzano. Il nostro CAV è gestito da“Libera…mente Donna ets (LMD)”, un’associazione di donne per le donne la cui mission è la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere. I diritti delle donne e dei minori ad una vita senza violenza sono la nostra priorità. Siamo assistenti sociali, psicologhe, avvocate, antropologhe, educatrici, mediatrici culturali, volontarie…e tutte attiviste!
Rispondiamo alle chiamate delle donne a qualunque ora, del giorno e della notte. Offriamo alle donne ed ai loro bambini e bambine una via d’uscita ed una casa sicura. Le accompagniamo verso una nuova vita, libera da violenze e maltrattamenti. Come? Innanzitutto, offriamo riparo immediato e sicuro attraverso un servizio di Pronta Emergenza, in collaborazione con Pronto Soccorso e Forze dell’Ordine. Ma non solo, tutte le donne sono parte attiva dei propri percorsi di fuoriuscita dalla violenza attraverso strumenti come colloqui psico-sociali, consulenze legali gratuite, consulenze psicologiche, orientamento ai servizi ed al lavoro, sostegno all’assistenza sanitaria, sostegno all’assistenza scolastica, servizi di mediazione linguistico culturale…e molto altro! Nota bene: Il risultato è garantito se, e solo se, ogni donna si sente creduta!
Il CAV “Catia Doriana Bellini” è un luogo di rinascita. È un laboratorio culturale, orizzontale e di auto-coscienza. I nostri spazi sono sicuri e liberi da ogni forma di discriminazione, accolgono TUTTE le donne. Ogni giorno le nostre operatrici rispondono a più di 20 chiamate e assicurano 6 colloqui individuali volti a promuovere la rielaborazione del vissuto, anche in forma telematica. Ascoltiamo con cura ogni voce, diamo risposte e creiamo domande. Raccogliamo la storia di ogni donna che ci raggiunge, valutando il rischio ed il grado di pericolo che lei ed i suoi bambini e bambine stanno correndo, attraverso l’utilizzo di strumenti riconosciuti a livello internazionale. Creiamo insieme alle donne soluzioni mai precostituite. Realizziamo – o rafforziamo - attorno ad ognuna di loro una rete di collegamenti che consentano alle donne di interfacciarsi, sostenute dalle operatrici, con tutte le realtà utili a percorrere la loro strada verso una vita libera dalla violenza. Siamo al fianco delle istituzioni, dei servizi sociali, delle forze dell’ordine, delle questure, dei medici di base, dei pediatri e delle scuole in modo da non lasciare mai nessuna donna sola. Tra le mura del CAV “Catia Doriana Bellini” le donne possono sempre trovare uno spazio di confronto e supporto. La restituzione di una quotidianità serena è il primo obiettivo dei nostri progetti di ospitalità. Le prime azioni che compiamo di fronte ad una donna che entra come ospite nei nostri Centri Antiviolenza sono un pasto caldo preparato dalle altre ospiti, una doccia, un letto e vestiti puliti. Può sembrare poco, ma è da qui che comincia il viaggio verso il ritrovamento di sé stesse. Durante la loro permanenza, osserviamo le donne tornare pian piano a riconoscersi, riscoprendo capacità e risorse che la violenza aveva messo da parte. I nostri colloqui, i gruppi di auto-mutuo aiuto, gli accompagnamenti presso i servizi e le uscite ricreative giocano un ruolo importante nei processi di sviluppo dell’autonomia delle donne sopravvissute alla violenza. Molte di loro iniziano – o riprendono - percorsi di istruzione, iniziano a studiare per prendere la patente di guida o si formano per un lavoro proprio durante il periodo dell’ospitalità al CAV. Anche per le bambine ed i bambini vittime di violenza assistita l’ingresso in ospitalità è un momento di svolta, a partire dal quale possono finalmente cominciare a dormire sereni, riprendere a giocare ed a socializzare.
COSA VOGLIAMO FARE CON “NO GAME OVER FOR CDB”?
Le nostre attività sono molte (e ne abbiamo in mente sempre di nuove!), ma i fondi stanziati non sono altrettanti e, soprattutto, non arrivano in modo costante. La maggior parte delle risorse economiche a sostegno dei nostri progetti bastano a malapena per coprire gli stipendi delle operatrici e le spese ordinarie, quali affitti, utenze, farmaci essenziali e spese alimentari. Dal 2014 ad oggi infatti è capitato spesso che le nostre operatrici non percepissero stipendio per diversi mesi, ma nonostante ciò hanno continuato a portare avanti le attività del CAV, continuando a rispondere alle esigenze delle centinaia di donne che si sono rivolte a noi in questi anni. Sappiamo quanto sia importante per le donne che affrontano la violenza di genere ed il percorso di fuoriuscita da essa, avere un sostegno costante da parte dei CAV. Quest’anno siamo state costrette a sospendere molte delle nostre attività, a partire da Agosto 2022. Abbiamo resistito e abbiamo continuato ad esserci per le donne, svolgendo le nostre attività in forma di volontariato, ma la carenza e la discontinuità dei fondi ha messo più volte fortemente a rischio l’esistenza del CAV! “NO GAME OVER FOR CDB” nasce come un progetto che ci permetta di dare continuità e concretezza alle nostre azioni e, magari, crearne delle nuove!
DI COSA ABBIAMO BISOGNO PER UN 2023 PIÙ SICURO
Abbiamo stimato che per portare avanti le nostre attuali attività e rispondere adeguatamente alle esigenze delle donne che ci chiedono aiuto, la nostra Associazione avrebbe bisogno di circa 90.000 euro per il 2023. In questo modo potremmo tutt* insieme dare continuità ai servizi che già portiamo avanti ed implementarli, oltre che creare dei fondi extra che pensiamo di destinare a:
NON MANDARE IL CENTRO ANTIVIOLENZA IN GAME OVER! AIUTA LE DONNE A VINCERE LA LORO PARTITA!
Il vostro aiuto ci aiuterà innanzitutto a ripristinare tutti i servizi del CAV “Catia Doriana Bellini” e il Servizio di Pronta Emergenza ed a continuare a portare avanti la nostra missione. Ma siamo delle inguaribili sognatrici e vogliamo anche guardare avanti! Pensiamo ad un Centro Antiviolenza sempre più inclusivo e propositivo, in grado di farsi promotore del benessere e dell’autonomia delle donne e della comunità in molti modi.
Venite a scoprire cosa siamo in grado di fare!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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