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NOHOME è un progetto delCollettivo Franco,in collaborazione con la cooperativa bolognese Piazza Grande,che invita ventisette illustratori e ventotto scrittori - tra professionisti e persone senza dimora - a immaginare uno spazio domestico e quotidiano che, da luogo di isolamento, possa diventare un imprevedibile territorio di relazioni e storie.
L’obiettivo del progetto è stimolare - seppure in maniera ludica e leggera - una riflessione sul tema della “casa”, dando voce a chi una casa non ce l’ha o rischia di perderla, e sostenere concretamente le attività di Piazza Grande.
NOHOME è un puzzle di ventisette tessere illustrate, ispirato al gioco del Paesaggio Infinito, pensato per sfidare il giocatore a comporre e ricomporre, secondo la propria visione, la forma di un palazzo immaginario sempre diverso, popolato da misteriosi inquilini, vie di fuga o angoli di intimità.
Ogni tessera è accompagnata, sul retro, da brevi testi di scrittori professionisti e testimonianze di persone senza dimora.
L’edizione raccoglie le ventisette tessere, formato 15,5 x 22 cm su carta usomano 300 gr, e un poster 42 x 60 cm, stampato su carta usomano 140 gr.
Il progetto nasce da una riflessione sulla “casa” e, in particolare, su quell’idea - nata durante il lockdown - di “casa-mondo” come luogo dove “ritrovare il proprio tempo”, capace di accogliere ogni attività nell’intimità e nella sicurezza del proprio domicilio.
Eppure, c’è chi non ha avuto, e non ha, la possibilità di accedere con facilità a servizi, contenuti, beni di prima necessità. Chi si trova a vivere in uno stato di marginalità.
C’è chi una casa non ce l’ha e chi rischia di perderla. C’è chi vive la casa come il luogo meno sicuro.
[Foto di Alessandro Treggiari]
Se la questione abitativa, l’accessibilità a beni e servizi e la necessità di una rete sociale erano temi importanti prima dell’emergenza, ora affrontarli diventa vitale. Il teorema della “casa-mondo" - confondendo il necessario distanziamento fisico con una formula pericolosa di distanziamento sociale - sembra aver rappresentato (e continua a rappresentare), infatti, un ripiegamento su uno spazio privato che toglie voce a chi non ha strumenti e in cui viene a mancare la dimensione dell’ascolto, della cura dell’altro, della comunità.
[Foto di Alessandro Treggiari]
Per questo, NOHOME nasce senza scopo di lucro, con l’intento di supportare, con un’azione concreta, Piazza Grande - ente che, da sempre, si occupa di dare voce e sostegno ai senza dimora.
[Foto di Alessandro Treggiari]
L’obiettivo è quello di raccogliere 4.000 euro, che saranno così investiti:
Collettivo Franco nasce dall’esperienza del Checkpoint Charly, laboratorio artistico condiviso a Bologna, ed è composto da grafici, illustratori, designer, printmaker e progettisti che mettono in pratica un metodo di lavorare sperimentale, inclusivo, politico e sociale.
Collettivo Franco utilizza i linguaggi della grafica, dell’illustrazione, del design e del printmaking e si occupa di comunicazione e arte pubblica perindagare la complessità della realtà in cui è immerso e, allo stesso tempo, fondare concretamente nuove modalità di lavoro e di relazione.
Collettivo Franco è: Mattia Moro (illustratore e grafico), Chiara Ioli (progettista), Federico Manzone (illustratore e grafico), Valentina Monari (illustratrice e printmaker), Riccardo Mercuri (designer e progettista), Elena Guidolin (illustratrice e social media strategist).
Piazza Grande nasce a Bologna nel 1993 dall’esperienza del giornale “Piazza Grande”, il primo giornale di strada scritto, redatto e diffuso da persone senza dimora, frutto di un percorso di recupero basato sulla logica dell’empowerment e dell’auto-aiuto.
Nel 1997, Piazza Grande si costituisce cooperativa sociale con l’obiettivo di rispondere all’estrema marginalità dettata dalla questione abitativa in città e di creare percorsi occupazionali e di inserimento lavorativo per persone in condizioni di marginalità sociale come soggetti attivi, non semplici utenti di un servizio. A oggi, la cooperativa si occupa di sostegno alle famiglie in emergenza abitativa, sostegno ai senzatetto, prima accoglienza, attività e laboratori aperti a senza dimora e cittadini per favorire la socializzazione e l’abbattimento degli stereotipi.
Direzione artistica: Mattia Moro / Federico Manzone / Elena Guidolin
Project Manager: Chiara Ioli
Andrea De Franco / Serena Schinaia / Giulia Pastorino / Silvia Rocchi / Lara Norscia / Elena Pagliani / Maurizio Lacavalla / Giulia Conoscenti / Valentina Monari / Claudia Palmarucci / Luogo Comune / Lisa Gelli / Nicola Alessandrini / Elías Taño / Davide Bart Salvemini / Paolo Cattaneo / Simone Carraro / Tommy Gun Moretti / Giulia Dall’ara / Martín Lopez Lam / La Came / Federico Manzone / Margherita Morotti / Elena Guidolin / Ritardo / Andrea Settimo / Mattia Moro.
Jonathan Bazzi / Piergiorgio Paterlini / Chiara Valerio / Antonio Paolacci e Paola Ronco / Davide Dileo aka Boosta / Ariase Barretta / Valentina Pinza / Roberto Latini / Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi (Ateliersì) / Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni (Archivio Zeta) / Marino Buzzi / Sergio Rotino / Massimo Vitali / Lorenza Ghinelli / Marco Taddei.
Assieme ai loro scritti anche i testi di: Abdoulaye (Condominio Scalo) / Loredana (Villa Silvia) / Eleonora (Condominio Scalo) / Yassine S. (Piano Freddo presso Capanno) / Pietro (Condominio Scalo) / Francesco (Centro d’accoglienza Rostom) / Hassan E.W. (Piano Freddo presso Capanno) / Riccardo S. (Piano Freddo presso Capanno) / Mamadou (Progetto ARIA) / Martin (Centro d’accoglienza Rostom).
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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