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Non si parcheggia sull'Agroecologia Sociale. A sostegno della Coop. NoE

Una campagna di
Cooperativa Sociale No.E.

Contatti

Una campagna di
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Non si parcheggia sull'Agroecologia Sociale. A sostegno della Coop. NoE

Non si parcheggia sull'Agroecologia Sociale. A sostegno della Coop. NoE

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  • Raccolti € 830,00
  • Sostenitori 22
  • Scadenza 154 giorni rimanenti
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    13. Agire per il clima
    15. Vita sulla terra
    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Una campagna di 
Cooperativa Sociale No.E.

Contatti

Il Progetto

AGGIORNAMENTI (1 dicembre 2024)

Care e cari solidali della coop. Noe,

Scriviamo queste nuove righe lasciando il comunicato con il quale é cominciata la nostra campagna qui sotto.

La situazione si é trasformata, come sapete, e non solo in bene. Il 21 novembre i dirigenti e gli operai del comune, nonostante le accese discussioni, i dubbi sulla legittimità di ciò che si aggingevano a fare e il rischio di star facendo perdere un sacco di tempo ed energie a tutt*, hanno cominciato i lavori per il parcheggio. Hanno cominciato a perimetrare un’area di verde attrezzato includendo il boschetto, a pochissimi metri dalle coltivazioni sperimentali e occupando tutto lo spazio per le attività sociali con le scuole.

Rispetto alla giornata del 21 non possiamo che ringraziare tutte le persone che ci hanno raggiunto sin dalle 8 del mattino. Non c’era tuttavia la possibilità di opporsi in maniera diretta al cominciamento dei lavori, tanto più che non appena i nostri appelli al buon senso hanno suscitato qualche dubbio di troppo nei dirigenti comunali, è sopraggiunta la polizia. Il calore del sostegno, il bellissimo striscione, il vino caldo e la pastasciutta resistente sono però il segno di quella giornata, speriamo destinata ad avere un senso di riuscita e successo.

La bellissima notizia é che la mattina del 22 novembre è arrivato da parte del Tribunale regionale l’accoglimento dell’istanza di sospensiva dei lavori, da noi presentata grazie ai vostri contributi. Da quella data, abbiamo ora 15 giorni per produrre un ricorso vero e proprio con il nostro avvocato, e siamo al lavoro su questo. Inoltre, grazie ai vostri contatti e suggerimenti, ci siamo mobilitat* per trovare sostegno in associazioni, movimenti, giornali, agenzie nazionali e confederazioni di categoria, e anche qualche politico di buon senso.

La brutta notizia è che si preannuncia uno scontro legale non semplice. Il comune di Partinico (il sindaco Rao) ci accusa di abbandono dei terreni e di voler essere al di sopra della comunità. Per fortuna è proprio la comunità a ricordare al sindaco la gran quantità di progetti significativi che negli anni hanno ospitato ragazzi e ragazze, e università e associazioni da tutta la provincia, dall’Italia, dall’estero. Ed è ancora la comunità di Borgo Parrini ad avere ben chiaro che il problema del parcheggio ha sempre incontrato la disponibilità della coop. Noe per risolverlo (ricordiamo che Noe è disposta a far gestire agli utenti dei vari progetti sociali un eventuale parcheggio su un’area limitata e idonea a tale scopo).

Infine, con la delibera del 20 novembre, il Comune di Partinico chiede all’Agenzia dei Beni Confiscati non solo di togliere a Noe tutta la porzione di terreno che gli interessa per fare il parcheggio, ma anche di cambiarne la destinazione d’uso da “verde attrezzato e terreno agricolo” a “parcheggio a scopo di lucro”. Nel nostro ricorso anche questo verrà contestato.

Per concludere, alcuni numeri sul crowdfunding: tra donazioni dirette e la piattaforma siamo a circa 1000 euro. Le spese previste, non solo per retribuire il lavoro dell’avvocato, ma anche per i costi dei procedimenti, ammontano a quasi 4000 euro. In programma abbiamo pranzi e cene sociali presso le tante associazioni e realtà amiche tra Partinico, Palermo e provincia! Speriamo di incontrarvi in queste occasioni per rinnovare l’impegno a coltivare questa terra con amore e passione, mettendo insieme tante energie diverse. In cooperativa, presto, giocheremo ancora su quel prato, in una giornata di sole e ancora da programmare.

Lotta dura per la verdura,
un abbraccio a tutt* e grazie ancora

TESTO PRINCIPALE

Care e cari amici della coop. Noe,

è con una certa incredulità che ci ritroviamo a scrivervi queste righe e a chiedervi il vostro supporto. I nostri progetti agroecologici e sociali a fondo Parrini, sono infatti messi a rischio per un motivo tanto “ridicolo” quanto ingiustificabile, da ritenersi quasi “incredibile”. Il comune di Partinico, infatti, con l’ordinanza n.79 del 5 novembre 2024, intende trasformare una porzione del terreno aziendale in un parcheggio.

È cosí, scritto in maniera diretta, senza neanche tentare di porla in maniera che suoni meno assurda: lí dove la cooperativa ha piantato e seminato varietà sperimentali dell’agrobiodiversità locali e ne attende con ansia frutti e risultati, lí dove antiche e nuove varietà di pesco convivono con carciofi, olivi e piante spontanee da anni, all’interno di (anzi, sopra) un sistema agrobiodiverso, agroforestale e agroecologico, sopra il prato dove centinaia di bambini provenienti dal Comune stesso e da altri posti hanno fatto per decenni " il saluto al sole", giochi d'acqua,  partite di calcio, il comune intende fare un parcheggio. Né più e né meno.

Le ragioni addotte sono “emergenziali”: il comune intende modificare la struttura del terreno della coop. Noe solo per “tre mesi”, per affrontare l’emergenza parcheggi natalizia che affliggerà Borgo Parrini, dopo la chiusura del parcheggio abusivo dall’altro lato della strada. Cioè tutto questo in un momento storico in cui non si fa che parlare di cambiamenti climatici, della necessaria opposizione ad un processo di erosione e desertificazione, della opportunità di piantumare alberi per aumentare la biodiversità e fornire zone d'ombra 

Per tentare di fermare i lavori, che potrebbero cominciare da un momento all’altro, e che vedrebbero gli orti rasi al suolo e l’espianto di più di 50 tra peschi e ulivi di giovane età, dobbiamo fare ricorso al TAR tramite un avvocato. Per questo chiediamo il vostro sostegno economico nelle spese legali. Inoltre, sicomme dobbiamo anche pensare ad andare avanti ed oltre, aggiungiamo che la somma raccolta servirà anche all’acquisto di una motozappa nuova, per lavorare proprio quegli orti che avremo salvato dal mostro della turistificazione e della cementificazione. Solo cosí potremo continuare a svolgere non solo le nostre attività agricole, ma anche attività sociali, assicurandoci la conduzione di laboratori destinati a persone con situazioni delicate che richiedono riservatezza e tranquillità.

Le attività a rischio

Questa ordinanza del comune mette a rischio in particolare la gestione agroecologica e la certificazione biologica della cooperativa. La particella scelta dal comune per imporre il parcheggio per Borgo Parrini, è in realtà molto ampia e di grande importanza per la gestione agronomica delle coltivazioni. Ma andiamo con ordine. Procedendo dal cancello della cooperativa, verso sinistra, quello che anche noi adoperiamo come parcheggio olivetato per le nostre iniziative, verrebbe requisito dal comune. Cosí come tutto ciò che, per 500 metri, segue il confine con la strada. Tutto il terreno che insiste su questo lato della coperativa é una delle poche parti pianeggianti dell’azienda e quindi ritenuto consono per un parcheggio. Per noi invece, significa che è più sicuro da lavorare con il trattorino, e quindi uno dei pochi punti in cui possiamo stati predisporre i terreni per ospitare la rotazione colturale con fave, favino e lupini.

Gli appezzamenti più lontani dall’ingresso, sono destinati anche alla produzione di ceci, non tanto da sovescio, ma per la produzione alimentare. La rotazione con le leguminose è una tecnica diffusa nei sistemi agroecologici e non, utile all’azotizzazione del terreno, ma si può anche coniugare con un minimo di produttività. Sempre un po’ lontano dall’ingresso, si trova la carciofaia, che come il resto, verrebbe spazzata via dal parcheggio.

La parte di terreno che si avvicina all’ingresso, invece, è un buon esempio di sinergia tra sistema alberato e orto. Non arriva ad essere un modello di agricoltura sintropica, ma potremmo arrivarci. In mezzo a peschi di varietà antiche, i broccoli, i cavolfiori, gli spinaci, finocchi, lattughe, una varietà di brassicae da foglia stanno crescendo. In queste aree alberate, oltre ai peschi da olivi e altre piante, sono già da tempo predisposti gli impianti di irrigazione per proseguire i trapianti delle orticole invernali e primaverili. Anche tutto questo verrebbe annullato dal progetto del parcheggio.

Su questo terreno insistono, come anche in altre aree della cooperativa, alcuni progetti di rilievo scientifico, sia il DESERT ADAPT con l’Università di Palermo che CLIMAVORE x Jameel at RCA con il Royal College of Art di Londra, di cui scriveremo più avanti.

Rimane il terreno più prossimo all’ingresso, lí dove il prato si apre e dove i nostri bambini e le nostre bambine sono solite giocare a pallone, a fresbee e quant altro. È un terreno completamente a ridosso della casa, dove si svolgono le attività sociali della Cooperativa, anche con giovanissime persone. Abbiamo sempre fatto parcheggiare lontano da lí, proprio per evitare incidenti drammatici. Abbiamo già rimosso il pollaio, e dotato le galline di una casa che non venga spazzata via dalle ruspe, magari con loro dentro.

Anche su questa tipologia di attività sociale ci sarebbero problemi derivanti da un parcheggio: noi lavoriamo e stiamo con persone che hanno anche bisogno di spazi sicuri e talvolta silenziosi, per potersi concentrare e svolgere mansioni affatto scontate. Questo ovviamente vale anche per le normali attività di formazione che svolgiamo in Cooperativa: ci risulterebbe alquanto difficile formare in mezzo al traffico di 400 veicoli predisposti a 15 metri dal nostro Gelso. Le associazioni e gli enti di formazione scelgono di lavorare con persone con svantaggi presso la nostra cooperativa anche in funzione della riservatezza e del contesto protetto che sinora siamo stati in grado di offrire a chi usufruiva dei corsi, delle attività e dei laboratori.

I progetti a rischio

Come accennato, tra i progetti agricoli a rischio vi sono il DESERT ADAPT con l’Università di Palermo che CLIMAVORE x Jameel at RCA con il Royal College of Art di Londra. 

Il primo è in via di conclusione, ma alcuni rilievi sull’agrobiodiversità e altri dati sulla fertilità dei suoli saranno ancora necessari per molto tempo. Il parcheggio spazzerebbe via, oltre ai risultati raggiunti in termini di agroecologia e biodiversità, anche la possibilità di verificare, testimoniare e analizzare il percorso sperimentale sinora messo in atto. 

Il progetto CLIMAVORE, invece, è nel pieno del suo svolgimento. Il progetto, di rilevanza scientifica internazionale, e di valore interdisciplinare, coinvolge dipartimenti di Agraria, Giurisprudenza, Architettura&Design, Environmental Humanities e Antropologia, delle università di Palermo, Bari, Firenze, Trieste e Bologna in Italia, e del Royal College of Art in Gran Bretagna (Londra), con un’ulteriore partecipazione del Museo delle Civiltà di Roma (co-committente ufficiale del progetto). Le piante trapiantante in campo o in via di semina in quel terreno appartengono all’agrobiodiversità siciliana a rischio di estinzione:

  • Cavolo forte di San Biagio Platani
  • Corsia di Miranti (frazione di Petralia)
  • Sparacello Antico (fornito dall’Università di Bari)
  • Cavolo bastardo di San Biagio Platani
  • Fave nera cornuta di Porto Empedocle
  • Ceci Rossi di Porto Empedocle (detti francescani)
  • Ceci Rossi di Cianciana
  • Cima di Cola (fornito dall’Università di Bari)
  • Popolazione evolutiva di cavoli da foglia (cime di rapa, broccoletti, cavoli rapa, cavolo bastone, fronzoli, senape bianca, senape nera)

Come scrivono nella lettera che il Royal College of Arte e il progetto CLIMAVORE hanno inviato al comune: 

Secondo la delibera, il terreno impegnato da un progetto del genere, dovrebbe dunque venire liberato per far posto ad un parcheggio. È alquanto improponibile e inopportuno ricevere notizie di questo tipo, cosí come sembra impercorribile e inadeguato che una qualsiasi amministrazione possa dare un segnale di comprensione delle reali necessità della comunità non solo locale, ma regionale. Come può un’amministrazione in buona fede e in piena coscienza pensare che un parcheggio a favore di alcune attività commerciali possa installarsi sopra (letteralmente sopra) dei campi sperimentali di coltivazione? Piante e varietà antiche, che, lo sappiamo, anche se non è scopo del progetto, fonderanno le prossime specialità e tipicità gastronomiche non solo della zona, ma anche della Sicilia, contribuendo alla ricchezza e al recupero dell’agrobiodiversità e delle pietanze antiche e tradizionali. Bisogna inoltre ricordare che il progetto ha come scopo la riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura, attraverso il recupero e la diffusione di sementi adattate e capaci di adattarsi al territorio, resistenti alla carenza idrica e alle ondate di calore. Queste sementi, ad oggi, non sono disponibili altrove e nelle quantità richieste agli agricoltori: il loro valore è alto per la difficile reperibilità.”

Crediamo dunque che la necessità di un parcheggio vada calibrata altrove. È gravissimo che una amministrazione incapace di prevedere un piano di gestione di una zona ricettiva come Borgo Parrini debba rifarsi sopra la ricerca agronomica sperimentale della Cooperativa Sociale No.E. Le sementi riprodotte dalla cooperativa Noe sono in un percorso di adattamento che non può essere interrotto o disturbato, tantomeno per colpa di un’amministrazione che non trova altra locazione per un parcheggio o soluzione per l’accesso turistico a Borgo Parrini: non è necessario soffermarsi sui danni che le piante riceverebbero, i rischi che deriverebbero alle coltivazioni da manovre disattente di alcuni automobilisti in un campo magari buio, durante una serata, durante una pioggia che renda difficile notare piante appena spuntate. Non vogliamo neanche pensare che possa essere preso in considerazione l’espianto delle coltivazioni già in essere in quella porzione di terreno (più di 800 piantine trapiantate).

Le soluzioni

Il Comune di Partinico trovi una soluzione idonea al problema dei parcheggi di Borgo Parrini e lasci la Cooperativa Noe svolgere sui terreni ad essa assegnati il suo lavoro di conduzione agronomica, di ricerca sperimentale e di attività sociali e professionalizzanti per persone con svantaggio.

Difficilmente possiamo divergere da questa posizione e accettare alcun compromesso. Anche visti gli antefatti, che qui sotto riportiamo per contestualizzare la vicenda dal punto di vista legale, riteniamo che qualsiasi aiuto e concessione noi possiamo fare verso il comune ci verrà poi usata contro, proprio come in questo caso.

In generale, da tempo la Cooperativa Noe ha tentato di istaurare una collaborazione con il Comune, comprovata da proposte che al comune di Partinico sono pervenute in via ufficiale: nonostante ci sia costato molto tempo ed energie per dirimere la questione al nostro interno, si optò per proporre al comune il raddioppamento dell’area già riservata al parcheggio esistente e che adoperiamo anche noi. La Cooperativa si rese disponibile, in linea con i criteri del nostro statuto, a co-gestire con lavoratori socialmente svantaggiati questa attività di parcheggio, aggiungendo in extremis la possibilità di mettere a disposizione un’altra area ancora, al confine con la strada. Si è tentato in tutti i modi possibili di collaborare, facendo sì però che boschetto e tutte le aree coltivate ad orto ed orto sperimentale non venissero lambite e il sistema agroecologico compromesso irrimediabilmente.

Gli antefatti

Prima andiamo a ritroso nel breve periodo, poi una cronologia generale dei fatti.

Il comune con l’ordinanza del 5 novembre, afferma che il parcheggio si realizzerebbe con il beneplacito della cooperativa NOE, che è ben contenta di rendersi “disponibile stante la necessita e l'urgenza, […], a restituireimmediatamente al Comune la disponibilità di una porzione del bene confiscato proprio per le finalita predette di sicurezza e incolumità dei visitatori”.

Una cosa del genere ovviamente non è vera se interessa lo smantellamento di sistemi agroforestali e orti già in campo. Ma fa riferimento al fatto che più di un mese fa, in occasione della Fiera dei Libri che si teneva a Borgo Parrini, quando l’altro parcheggio, quello abusivo, era stato appena chiuso con l’ordine di restituirlo alla sua naturalità originaria, la Noe accolse in gran soccorso il Comune e i commercianti di Borgo Parrini, lasciando loro adoperare come parcheggio la porzione di terreno adiacente all’ingresso. L’accordo era per un week end. Il comune ancora oggi ha il cartello appeso che indica il parcheggio dentro la cooperativa. Forse ricordate che la protezione Civile si prese 3 euro a macchina, rilasciando un ticket (quello dei panini nelle sagre) senza alcun motivo apparente. Da allora circolarono chiavi del nostro cancello senza permesso, portandoci a dover cambiare la serratura. Poi, come è ben noto, ci fu il grande gesto atletico del sindaco: tagliando una recinzione si è introdotto in Cooperativa con due tirapiedi a prendere le misure per fare il parcheggio, spaventando a morte la nostra agronoma Carla e comportandosi da padrone. Ovviamente, è stato denunciato.

Questo è quanto c’è di più recente, ma ecco una cronologia più ampia.

  • Primavera 2023: il comune di Partinico volendo aumentare l’afflusso di visitatori a Borgo Parrini chiede alla Cooperativa Noe di fare il parcheggio. La cooperativa declina la richiesta. Il comune è ancora tranquillo perché conta sul parcheggio abusivo, ma minaccia ripercussioni.
  • Settembre 2023: la vendetta del comune di Partinico si compie. Negandoci la sera prima di un evento (tramite Pec) il permesso per fare musica e servire cibo con contributo economico, manda i vigili e la polizia a fare dei controlli. Cadiamo nella trappola, non avendo controllato la casella di posta certificata durante la notte, e avendo dato per appurato che la non-risposta equivalesse un permesso. Scatta una sanzione ma anche qualcosa di ben piu grave.
  • Settembre 2023: il comune delibera la revoca del bene alla cooperativa Noe per gravi violazioni del contratto di affidamento. Il comune é molto vicino a ri-mettere le mani sul bene e sulle terre da parcheggio.
  • Autunno 2023: il nostro ricorso al TAR e altre forme di resistenza legale ci permettono di vedere sospesa la revoca del bene. La sentenza ci sarà il 6 maggio 2025.
  • Gennaio 2024: il comune annuncia uno sgombero. Il TAR e altri avvocati ci avvisano che il comune non può farlo, e in effetti, non accade.
  • Tutto il 2024 scorre tranquillo, noi lavoriamo con grande passione e fatica, fino ai fatti sopradescritti, con la Fiera dei Libri di Settembre 2024 e le seguenti pressioni del comune sino alla ordinanza del 5 novembre 2024.

Fine della campagna e ricompense

La campagna sarà conclusa il 6 maggio 2025, quando il tribuale emetterà la sentenza sul provvedimento del comune di Partinico che ci vede revocato il bene. 

Saremo allora felici di offrire le belle, divertenti ma soprattutto sane ricompense ai nostri sostenitori, sperando di festeggiare una battaglia vinta per l'agroecologia sociale.

Adesioni

Per aiutarci a continuare a svolgere non solo le nostre attività agricole, ma anche le attività sociali, assicurandoci la conduzione di laboratori destinati a persone con situazioni delicate che richiedono riservatezza e tranquillità, abbiamo bisogno di ricorrere alle vie legali. Ci piacerebbe ricevere le vostre firme e le sigle delle vostre organizzazioni per includerle nel messaggio di diffusione della nostra lotta. Se avete collaborato con noi in passato, o stiamo collaborando al momento, o se siete semplicemente stati bene con noi, vi invitiamo a sottoscrivere la petizione e ad inviarci una mail con il vostro nome o il nome e il logo della vostra associazione, realtà, organizzazione. Scriveteci a: coopnoepartinico@gmail.com

SOSTENITORI (in aggiornamento)

Arci Pasol
Contadinazioni Fuori Mercato
FuoriMercato Sicilia
Iocomevoi
Cooperativa Valdibella
Cooperativa Ciauli
Palma Nana
Coordinamento Agroecologia Sicilia
ARCI LINK
Associazione "Il Quartiere"
Le donne in rosa
ARCI Porcorosso
SOS Ballarò
APS Ballarò Buskers
Studio Terra
ARCI Palermo 
Solidaria
Sicily Environmental Fund
AgroMini - Soluzioni Rigenerative


Prof. Tommaso La Mantia
Prof. Giuseppe Barbera
Prof.ssa Paola Quatrini

Link utili:

https://www.partinicolive.it/2024/12/03/partinico-incontro-sindaco-bene-confiscato-parrini-cooperativa-noe-confcooperative/

https://www.partinicolive.it/2024/11/26/partinico-parcheggio-bene-confiscato-cooperativa-noe-pd/

Commenti (6)

Per commentare devi fare
  • LC
    Lucia Buona continuazione dell'attività da parte di Lucia Calabrò
    • AR
      Alessandro non c'è altro da dire oltre a quanto avete già detto....evviva la natura abbasso il cemento!!!!
      • FM
        Filippo Siempre adelante‼️
        • JG
          Gestione Olistica Italia ETS Non si parcheggia su preziose fonti di aria, acqua e nutrimento! La vita che è in grado di fare la fotosintesi è il bene pubblico più importante che abbiamo e va curato e preservato.
          • mv
            milena Non molliamo .. 💪
            • so
              suzanne Resistiamo contro il consumo di suolo fertile!!!

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