Una campagna di
Luca Buccheri, Parrocchia dell'InvisibileContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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La “Parrocchia dell'Invisibile” ha la sua base territoriale a Terzelli, nel comune di Castel San Niccolò in provincia di Arezzo, nel cuore del Casentino. Si tratta di un gruppo informale di persone che fanno riferimento a Luca Buccheri, dal maggio 2017 parroco di Terzelli, a Monica Rovatti, educatrice professionale modenese e sua stretta collaboratrice, e ad un gruppo di collaboratori più o meno vicini che da circa 7 anni propone una serie di iniziative di formazione e promozione umana a sfondo biblico esperienziale.
In un contesto globale di sprechi e impatti ambientali non sostenibili per il nostro pianeta, ognuno nel suo piccolo può fare la differenza. Noi vogliamo provarci con la realizzazione di un orto sociale bioattivo che, attraverso l'uso esclusivo di materie prime provenienti dalla terra, rappresenta una assoluta innovazione nell'ambito dell'agricoltura.
Il progetto di Terzelli non si limita alla sola costruzione di un orto ad uso comunitario, ma vuole diventare luogo di aggregazionesocialità e formazione con l'organizzazione di momenti dedicati alla scoperta di un'agricoltura sostenibile associati alla spiritualità della terra. La connessione tra il lavorare la terra e il vivere la vita godendo delle piccole cose diventerà così spunto per corsi, attività didattiche e momenti conviviali aperti a tutti. Ecco perché all'interno dell'orto ci sarà uno spazio conviviale, con una tavolata per accogliere tutte queste attività.
Il progetto è in fase di realizzazione: sono già stati eseguiti i lavori di livellamento del terreno, la stesura del telo antialga e la costruzione delle vasche; a settembre è iniziato il lavoro di riempimento con il compost vegetale mentre resta da aggiungere lo strato di riempimento con la sabbia vulcanica e la zeolite. Vista la presenza di animali selvatici abbiamo già costruito le recinzioni. Inoltre sono stati organizzati degli incontri di formazione aperti a tutta la comunità locale con la generosa collaborazione del prof. Andrea Battiata, padre della tecnica dell'orto bioattivo, che ha ideato in anni di studi e ricerche. Oltre al prezioso contributo di Battiata, la Parrocchia conta su una rete di volontari, già coinvolti nei lavori di ristrutturazione della pieve.
Il progetto è dunque in piena FASE REALIZZATIVA, e non vediamo l'ora di poter iniziare a viverlo (magari piantando le prime piantine invernali), ma per portarlo fino in fondo completando il riempimento delle vasche, migliorando le recinzioni, installando l'impianto di irrigazione goccia a goccia e quello di illuminazione solare, realizzando la piccola serra per l'inverno, il tavolo al centro dell'orto nonchè un selciato che permetta l'accessibilità a tutti, abbiamo ancora bisogno del TUO AIUTO!
Il finanziamento servirà a coprire le spese per la realizzazione del'orto, che consistono nell'acquisto dei materiali per:
- l'orto (sabbia vulcanica, telo anti-alga, vasche, microrganismi, serra...);
- lo spazio di condivisione (tavoli e panche);
- la recinzione;
- l'illuminazione;
- la strada che collega l'orto alla strada, per garantire l'accesso anche ai disabili.
Qui sotto un prospetto dei costi attesi per il progetto:
Nel calcolare i costi necessari alla realizzazione dell'orto, possiamo contare su bassi costi di manodopera grazie alla rete dei volontari che con il loro servizio permetteranno di ridurre l'impatto economico del progetto.
L'entusiasmo raccolto in questi mesi di ideazione, il coinvolgimento della comunità locale e i corsi di formazione che abbiamo già potuto organizzare sono già parte viva del progetto, e rispecchiano lo stile con cui lo immaginiamo in futuro, dopo la sua realizzazione.
Si tratta un nuovo metodo agronomico, fondato su basi scientifiche e misurabili, che trae il fondamento dalle leggi microbiologiche naturali. Si prefigge l’obiettivo di coltivare cibi più nutrienti, riproducendo i processi che si verificano in una foresta pluviale. La paternità del progetto Ortobioattivo è dell’agronomo Andrea Battiata, il quale lo ha elaborato sui risultati dell'Istituto Nutraceutica Nutrafood dell’Università di Pisa.
Il metodo tenta di emulare, ricreandolo, quanto avviene in quel grande ecosistema delle foreste pluviali, dove tutto funziona perfettamente da milioni di anni senza l'intervento dell'uomo. Per maggiori approfondimenti, vi consigliamo di consultare questo link: https://www.ortobioattivo.com/
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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