Una campagna di
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Ebbene sì, il 15 novembre sono 60!
Ho pensato di festeggiare con voi e di proporvi di partecipare in prima persona contribuendo a questa nuova avventura condivisa. Non voglio svelarvi molto ma vi dico che saranno almeno 60 minuti di brani inediti a cui stanno partecipando oltre 30 musicisti che hanno percorso un tratto di questa lunga strada al mio fianco.
Ci siamo divertiti e sbizzarriti, per cui, ancora più del solito, cercherò di sfuggire a categorie musicali e generi: insomma ho suonato quel che mi piace, come mi piace, nella lingua che in quel momento era più adatta al sentimento da esprimere. Nessuna etichetta e libertà creativa. E siccome questa volta la musica non mi bastava, ho pensato di accompagnarla con racconti, aneddoti, storie, immagini, disegni in un libro che integra e completa la mia musica.
Per la prima volta nella mia carriera mi presento con un libro e un cd in un’unica confezione, speciale, curata e sorprendente e con questa campagna vi propongo di ordinarla in anticipo a scatola chiusa, supportandoci così con le spese da sostenere per la sua realizzazione e diventando così miei co-produttori. Ci sarà anche una maglietta inedita e la possibilità di avermi come ospite nel tour di promozione oppure di diventare partner, non solo sponsor.
Quello che vi chiedo, consapevolmente, è un atto di fiducia non svelandovi nulla, nemmeno il titolo del progetto, nemmeno il nome di un musicista, nemmeno la lingua in cui canterò e se canterò. Giorno dopo giorno per tutta la durata di questa campagna, sulla mia pagina Facebook scopriremo insieme di cosa si tratta e grazie al vostro contributo cercherò di rendere questo regalo di compleanno ancora più memorabile.
Ci saranno tutti i vostri nomi sulla mia speciale cartolina di auguri, i nomi di voi che mi seguite dagli anni 80 o di chi chi mi ha incrociato da poco.
E’ un atto di fede da parte vostra che spero di ripagare con un lavoro di gruppo a vari livelli, nella massima libertà creativa, fatto di comunità e continuità: più che un cerchio che si chiude, un qualcosa che si dilata e assume varie forme, elastiche, mai costrette, aperte, pronte a cambiare.
Ci siamo ritrovati e riconosciuti e questo ci ha permesso di scrivere e immaginare un nuovo pezzo di strada diverso, ma che non può prescindere dal già percorso. Mi rivolgo direttamente a voi, come ho sempre fatto, perché il nostro è un rapporto diretto che non conosce mediazioni di sorta, né economiche né culturali: un rapporto franco e aperto, di confronto, stimolante. Questo mi è sembrato un buon modo per avervi vicino in questa festa ideale.
Da buon genovese vi dico quindi fin da ora, Grazie a tutti per questo regalo di compleanno!
Paolo
Genovese, classe 1960, dopo studi di pianoforte e armonia, inizia a suonare la chitarra nel 1975. Si perfeziona poi con Armando Corsi e Beppe Gambetta; nel 1986 frequenta un corso estivo al Berklee College of Music di Boston. E’ laureato al DAMS di Bologna con una tesi sul Blues.
Dal 1985 al 1990 è il frontman dei Big Fat Mama, uno dei più importanti gruppi della scena rock-blues italiana, con cui incide tre album (tra cui un doppio live) e suona nei più importanti club della penisola, partecipando ai maggiori festival.
Dal 1990 al 1993 effettua numerosi tour italiani ed europei con Downtown, un supergruppo con il sassofonista Dick Heckstall-Smith (Colosseum, Alexis Korner, John Mayall), il batterista Mickey Waller (Jeff Beck, Ron Wood, Rod Stewart) ed il bassista Bob Brunning (Savoy Brown), vere e proprie leggende del Blues inglese.
Incrocia la strada con le figure più importanti della scena nazionale, tra le quali ricordiamo Fabio Treves e la sua band, Beppe Gambetta in una tourneè con Gene Parsons dei Byrds nel 1992 ed i concittadini Red Wine, una delle realtà più importanti in Europa per quanto riguarda il bluegrass, negli album dei quali è spesso ospite e con cui ha effettuato un tour americano nel 2002.
La carriera solista inizia invece nel 1990 e fino ad oggi sono stati prodotti, a partire dall'iniziale "On My Backdoor Someday", ben undici album, che hanno permesso a Paolo di partecipare nel 1994, unico artista italiano, al "South by Southwest" di Austin, Texas e di accompagnare più volte, a partire dal 2002, con la sua band il grande Roy Rogers, virtuoso della chitarra slide e produttore di John Lee Hooker, durante i suoi tour italiani.
Dal 2003 fa parte anche di Slow Feet, un vero e proprio supergruppo italiano che vanta al suo interno Franz Di Cioccio e Lucio Fabbri di P.F.M. ed il bassista Reinhold Kohl. Con questa formazione oltre a suonare regolarmente in tutta Italia ha anche pubblicato, nel 2007, un disco intitolato "Elephant Memory”.
Le collaborazioni artistiche nel corso degli anni sono moltissime; tra di esse quella col cantautore e produttore americano Jono Manson, che ha portato nel 2003 all'album "Gamblers" e ad un tour a cui ha partecipato anche l'armonicista dei Blues Traveler John Popper, ed in seguito anche con David James, bassista e cantante dei Fish Heads & Rice con cui nel 2011 ha inciso "Purple House", album all'insegna del rhythm&blues e del soul. Ha suonato inoltre come ospite (in cd e dal vivo) tra i tanti, di Yo Yo Mundi e Zibba ed è stato produttore artistico , tra gli altri, di Fabio Treves.
A questo si è affiancata negli anni l’attività didattica, che spazia da articoli e trascrizioni per riviste specializzate alla pubblicazione per la Bèrben di Ancona di un metodo per chitarra country-rock scritto a quattro mani con Beppe Gambetta, dal manuale "Bottleneck Guitar" ai metodi didattici "La Chitarra Elettrica” e “La Chitarra Acustica Secondo Bonfanti", tutti pubblicati da fingerpicking.net e distribuiti da Giunti.
Il suo lavoro Back Home Alive” è stato inserito tra i migliori 100 dischi italiani nel libro “Storie di rock italiano dal boom economico alla crisi finanziaria” di Daniele Biacchessi.
Nel corso del 2018 è stato invitato ad AugustiBluus, uno dei più importanti festival europei, ad Haapsalu (Estonia) dove ha riscosso un grande successo ed ha ricevuto un premio alla carriera nel corso della finale 2018 dell’Italian Blues Challenge, tenutasi al teatro “G. Verdi” di Fiorenzuola d’Arda (PC), alla presenza dello scrittore Massimo Carlotto e di Sergio Mancinelli (Radio Capital).
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