La Città Metropolitana e il Comune di Bologna hanno richiesto all’associazione AMO Bologna Onlus il pagamento delle spese legali per il  ricorso al TAR contro il decreto di VIA (valutazione di impatto ambientale) con cui il Passante è stato dichiarato compatibile con l’ambiente. Il “Passante” è il progetto di allargamento fino a 18 corsie della tangenziale-autostrada che già oggi sfiora le case di decine di migliaia di bolognesi.

Nonostante l’esito del ricorso, noi riteniamo di essere nel giusto.

Tra le tante nostre motivazioni, nel ricorso abbiamo evidenziato che il decreto di VIA non ha tenuto nella dovuta considerazione il rischio climatico, sebbene il progetto ricada in un ambito urbano densamente abitato e particolarmente vulnerabile per l'elevata presenza di superfici impermeabili. Nelle relazioni tecniche che abbiamo presentato firmate da esperti di chiara fama, è stata evidenziata la tendenza all’aumento in frequenza ed intensità delle ondate di calore e dei fenomeni di precipitazione estrema dovuti al cambiamento climatico, con conseguente incremento del rischio di esondazioni da bacini idrici e alluvioni urbane.

Il TAR ci ha dato torto, i fatti più recenti ci danno tristemente ragione.

Se pensi anche tu che un nastro d’asfalto più largo di piazza Maggiore non sia compatibile né con l'ambiente né con la salute e la sicurezza della popolazione di Bologna, puoi sostenerci con una donazione anche molto piccola.

Aiutaci a rispondere coralmente a questa richiesta dal sapore vessatorio nei confronti di cittadine e cittadini che dissentono da decisioni calate dall’alto, subendone tutte le conseguenze e i danni.