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Nel cuore di Trieste, città di frontiera, si nasconde una realtà spesso silenziosa ma devastante: la tratta di esseri umani. Il progetto Stella Polare, nato nel 2000, ha l'obiettivo di offrire uno strumento concreto alla lotta contro questo terribile fenomeno, offrendo un luogo sicuro e accogliente alle vittime, permettendo loro di riguadagnare fiducia, autonomia, dignità e speranza per un futuro migliore.
Tutto questo tra pochi mesi sarà destinato a sparire se entro gennaio 2024 non riusciremo a saldare un residuo di debito con la banca di 30 mila euro, frutto di un prestito che ci ha permesso di anticipare le spese di cibo e alloggio e tutto ciò che serve alle persone che abbiamo in accoglienza.
Chiudere questo progetto sarebbe una catastrofe perché non potremmo più offrire supporto a tutte le persone che si rivolgono a noi e che vivono in condizione di schiavitù e sfruttamento.
Solo il vostro aiuto permetterà a Stella Polare di non doversi spegnere e di continuare ad essere punto di riferimento verso la libertà.
Nel corso del tempo, i confini europei hanno subito notevoli cambiamenti e la loro gestione ha avuto un impatto significativo sulle migrazioni. La fortificazione delle frontiere, insieme a politiche di esclusione e accordi restrittivi, ha reso più difficile per le persone migranti accedere legalmente all'Europa. Questa crescente difficoltà ha portato a un aumento delle attività illegali, come la tratta di esseri umani e il traffico di persone migranti mediante l’uso di mezzi violenti, coercitivi e ingannevoli.
Trieste, base del progetto e città di frontiera, è da sempre porta di entrata e di uscita con l’Europa orientale, rendendola pertanto un laboratorio che intercetta questi flussi e attività oggi in arrivo principalmente dalla rotta balcanica.
Troppe persone vengono imbrigliate in catene di sfruttamento e schiavitù per pagare il debito stipulato per il viaggio e il rapporto con la rete criminale non termina all’arrivo in Europa.
Una volta giunti a destinazione, spesso inizia la prostituzione coatta e continua l’asservimento fisico e psicologico agli sfruttatori.
Nel 2000, le fondatrici del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute hanno avuto la lungimirante idea di realizzare Stella Polare, un progetto di accoglienza a Trieste, per offrire uno strumento concreto alla lotta contro il fenomeno della tratta degli esseri umani e, nello specifico, contro lo sfruttamento sessuale e lavorativo.
Nel 2006 il progetto di accoglienza di persone vittime di tratta ha assunto un carattere regionale.
Nel 2016, con l’adozione del Piano Nazionale Anti Tratta da parte del Dipartimento delle Pari Opportunità, finanziatore principale dei progetti anti tratta sin dal principio, è avvenuta la tanto sospirata riorganizzazione del sistema anti tratta a livello nazionale.
Il cuore di questo progetto è nel diritto alla libertà da ogni forma di sfruttamento.
L’autonomia è l’obiettivo finale e il diritto alla libertà il suo punto cardine.
Il lavoro portato avanti da Carla Corso e Pia Covre del CDCP ApS pone al centro la persona e la salvaguardia dei suoi diritti, difendendone l’emancipazione attraverso il passaggio da persona irregolare e vittima a cittadina a pieno titolo della società italiana.
Punto fermo dell’operato del progetto è l’uscita dall’illegalità e dallo sfruttamento e la messa al bando di emarginazione e soprusi, tralasciando missioni di redenzione o condanne alla prostituzione qualora essa sia scelta e libera da costrizioni e soprusi da parte di terzi.Stella Polare attua attraverso i bandi erogati dal Dipartimento delle Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri che regolano il programma unico di emersione, assistenza e inclusione sociale delle vittime di tratta e di grave sfruttamento.
L’attività di Stella Polare risulta fondamentale per ridurre le disuguaglianze. A subire maggiormente gli effetti della tratta di persone sono infatti giovani ragazze, donne e bambini.
Come tante associazioni in questo periodo ci troviamo in un momento di estrema difficoltà.
Per dare cibo e alloggio e tutto ciò che serve alle persone che abbiamo in accoglienza (attualmente sono in N 16 alloggiate e un bambino in 3 appartamenti) si è dovuto ricorrere a più di un prestito bancario.
Di questi, uno in particolare del valore di 30 mila euro ci pone in condizione emergenziale poiché scade agennaio 2024. Dobbiamo prepararci a rimborsare la banca e pagare anche gli interessi maturati, altrimenti per il progetto sarà una catastrofe.
Saranno inoltre chiusi gli alloggi e finirà la possibilità di dare supporto così come le operatrici che lavorano a Stella Polare dovranno essere licenziate.
Affinché tutto questo non accada, abbiamo urgente bisogno del vostro aiuto.
Il tuo supporto alle nostre attività ci permetterà quindi di continuare ad offrire un percorso di integrazione attraverso l'empowerment delle persone vittime di tratta in particolare di tutte le donne e le ragazze, con dei programmi concreti che mirano a consolidare le capacità linguistiche e professionali.
La tua donazione permetterà di contribuire all’accoglienza e la reintegrazione sociale delle vittime di tratta, per esempio attraverso il sostegno a:
“Nella lunga notte buia, impenetrabile
Non chiuderò gli occhi per un attimo,
Cercherò la stella polare,
La chiara sovrana delle notti buie”.
L.U.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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