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La nostra tecnologia darà la possibilità di modellare il polistirolo con un flessibilità unica, superando tutti i limiti delle tecniche di lavorazione precedenti.
Con PolyShaper potrai dare forma a qualsiasi cosa ti passi per la mente senza limiti e a costi estremamente contenuti, ed in particolar modo, molto più bassi delle lavorazioni delle comuni stampanti 3D.
La tecnologia ideata si basa su di un filo caldo, in grado di lavorare il polistirolo asportando materiale. L’idea si fonda sulla possibilità di sagomare il filo caldo riproducendo un utensile comune da fresatura (a testa sferica o a candela). Accompagnando quindi questo utensile con una comune macchina a controllo numerico si è in grado di realizzare qualunque forma sul polistirolo.
Allo stato attuale lo stampaggio e le lavorazioni a filo caldo teso, rappresentano le uniche lavorazioni industriali che si effettuano sul polistirolo. Attraverso lo stampaggio è possibile realizzare forme comunque complesse ma necessita di attrezzature molto costose (gli stampi) il cui investimento è giustificato solo per produzioni in grandi serie. Le lavorazioni a filo caldo teso invece consentono di lavorare il polistirolo anche in modo personalizzato attraverso l’uso di macchine a controllo numerico ma presentano il forte limite di poter realizzare solo tagli paralleli, si pensi ad esempio alle lettere delle insegne di negozi.
La tecnologia Poly Shaper si colloca quindi nel mezzo di queste due tecnologie, andando a completare quelle che sono le necessità industriali di lavorazioni meccaniche su di un materiale. Come le comuni stampanti 3D per le plastiche consento di sopperire al bisogno di prototipare o realizzare piccole serie, così, la tecnologia Poly Shaper, sopperisce a questo bisogno sul polistirolo.
È chiaro quindi che, avendo introdotto una tecnologia che quadra il cerchio delle lavorazioni meccaniche sul polistirolo, il potenziale mercato è ampissimo e tutto da creare.
Il team si compone di figure professionali altamente qualificate ma soprattutto molto eterogenee tra loro. Il Principal Investigator è un laureando dell’ università commerciale Luigi Bocconi, in economia e legislazione dell’impresa. I ruoli tecnici del team sono ricoperti da due ingegneri, uno elettronico ed uno meccanico, dell’Università degli Studi dell’Aquila con una notevole esperienza nel campo della ricerca universitaria teorica ed applicata. Flavio Prattico, ingegnere meccanico, ha conseguito il dottorato di ricerca presso L’Università degli Studi dell’Aquila ed ha all’attivo numerose pubblicazioni su riviste internazionali. Carmine Gianfagna, ingegnere elettronico ha svolto attività di ricerca in Machine Learning applicato alla modellazione di nano materiali magneto-dielettrici presso il Georgia Tech, Atlanta.
Il team si compone di figure professionali molto eterogenee tra loro, ognuno con un bagaglio tecnico-culturale utile ed indispensabile al corretto sviluppo del progetto sia da un punto di vista ingegneristico che gestionale.
Francesco Riccio nato a Napoli il 13 ottobre del 1989. Dopo aver conseguito la laurea in economia aziendale all’ Università di Napoli Federico II ha perfezionato il suo percorso formativo specializzandosi all’ università commerciale Luigi Bocconi in economia e legislazione d’ impresa. Ha lavorato come Revisore legale dei conti alla PriceWaterhouseCooper, network internazionale leader nei servizi professionali alle imprese. Attualmente si occupa di consulenza legale e tributaria presso lo studio Pirola, Pennuti Zei & Associati, società di spicco della realtà italiana ed internazionale.
Flavio Prattico è nato a Napoli il 6 novembre 1986. Si è laureato presso l’Università degli Studi dell’Aquila in ingegneria meccanica nel 2011 e, presso la stessa università, ha completato il dottorato nel 2015 su nuovi modelli stocastici applicati alla velocità del vento. È autore di più di dieci pubblicazioni su riviste internazionali e dieci conferenze internazionali. Dal 2014 ha iniziato una cooperazione di ricerca con lo Shibaura Institute of Technology migliorando i rapporti tra l’università giapponese e l’università dell’Aquila. Attualmente è ricercatore assegnista presso l’università di Roma La Sapienza.
Carmine Gianfagna nasce il 13 agosto 1983 a Campobasso, Italia. Ha conseguito la Laurea Specialistica in Ingegneria Microelettronica presso l'Università di L'Aquila. Ha lavorato sulla comunicazione inter-chip tramite accoppiamento induttivo in collaborazione con Micron Technology. Ha lavorato su nano-materiali magneto-dielettrici, in collaborazione con il Georgia Institute of Technology e per la sua ricerca ha vinto un Best Paper Award al 10 ° IEEE Nanotechnology Materiali e Dispositivi Conference (NMDC 2015), tenutosi 13-16 Settembre a Anchorage, Alaska.
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