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PORTIAMO IL TEATRO A CASA TUA cresce e produce NEGLECT

Una campagna di
Mariagrazia Innecco

Contatti

Una campagna di
Mariagrazia Innecco

PORTIAMO IL TEATRO A CASA TUA cresce e produce NEGLECT

PORTIAMO IL TEATRO A CASA TUA cresce e produce NEGLECT

Campagna terminata
  • Raccolti € 3.424,00
  • Sostenitori 30
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura

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Mariagrazia Innecco

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Il Progetto

A voi amici che seguite la crescita di Portiamo il Teatro a Casa Tua ormai da qualche anno, annunciamo un'importante novità: grazie anche al vostro aiuto produrremo il nostro primo cortometraggio!

Nato dal lavoro di gruppo degli allievi del seminario bellunese "L'EMANCIPAZIONE CREATIVA" di Antonio Mocciola, si intitolerà NEGLECT e racconterà la storia di una famiglia apparentemente normale, all'inizio di una giornata un po' più complicata del solito. Verrà girato a Belluno,  luogo divenuto nuovo polo creativo della nostra iniziativa e sede dove la sceneggiatura ha visto la luce.

SINOSSI DEL CORTOMETRAGGIO

"Sembra tutto normale. Testimone silente, quasi indifferente, del trambusto mattutino di una qualunque famiglia che si prepara alla giornata, un bambino diventa con il passare dei minuti sempre più invisibile.

Fino ad essere dimenticato, come peraltro succede ogni giorno.

La madre è impegnata a trasformarsi da sciatta moglie a trepida amante, il padre è bramoso di uscire di casa più in fretta possibile, la sorella - travolta dagli ormoni e con un pessimo rapporto con la madre  - è assieme al fratellino la testimone involontaria di qualcosa che non doveva vedere...

Su tutti, come da un piccolo sconcio trono, veglia lo sguardo innocente, di un bambino che non saprà dimenticare."

Naturalmente Portiamo il teatro a casa tua continuerà anche la sua attività teatrale di cui vi informeremo strada facendo!

I prossimi spettacoli (20 e 24 luglio) saranno:

𝐀𝐋𝐅𝐎𝐍𝐒𝐈𝐍𝐀 𝐄 𝐀𝐍𝐍𝐈𝐄
𝐝𝐮𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞, 𝐝𝐮𝐞 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞, 𝐮𝐧'𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞

20 luglio ore 21

ALFONSINA, con la A  di e con Monica Faggiani

Il 10 maggio del 1924, con il numero 72, Alfonsina Strada prende parte al Giro d’Italia, unica corridora in gara. Mai nessuna prima di lei e mai più nessuna dopo di lei. A tre giorni dalla partenza il suo nome compare sulla Gazzetta dello Sport come "Alfonsino Strada di Milano", non si sa se la "a" mancante sia dovuta a un errore o a una precisa volontà. 
La storia di Alfonsina Strada nata Morini, detta ‘Fonsina’, anche se oggi poco conosciuta, è una storia appassionante, poetica e struggente. E’ la storia di una donna che per tutta la vita non ha desiderato altro che pedalare e non scendere mai dalla sua bicicletta, sperando così di fuggire lontano dalla miseria delle sue origini e di superare quel limite che la società, la cultura dell’epoca e il suo essere femmina volevano imporle. Con la bicicletta Alfonsina ha imparato la disubbidienza, ha imparato a sfidare i maschi ma sui pedali mai con le mani, senza arrendersi mai. Era ‘il diavolo in gonnella’, le urlavano ‘matta’, ‘vacca’, ‘logia’, ‘non ce la farai’ ma Alfonsina sapeva bene che così facendo non parlavano di lei ma stavano solo mostrando i propri limiti. Non si sognavano minimamente di arrivare là dove lei era già arrivata da un pezzo. “Che se gli esseri umani sono addirittura arrivati sulla luna - diceva - io davvero non posso andare in bicicletta?” 
La storia di una donna incredibile, femminista senza saperlo, generosa, visionaria che ha aperto un varco per l’emancipazione sportiva - e sociale - delle donne, di tante donne che sono venute dopo di lei guidate dal suo esempio e dalla sua tenacia. Dalla sua ‘tigna’ come lei stessa la definiva

24 luglio ore 21

LIBERA. STORIA DI UN VIAGGIO di e con Evarossella Biolo

Alla fine dell’800 Annie Choen sfida le norme sociali e compie un gesto straordinario: è la prima donna a fare il giro del mondo in bicicletta.

Evarossella Biolo porta in scena questa straordinaria avventura con un entusiasmo contagioso, raccontando la storia di Annie con il fervore di chi ha scoperto un tesoro nascosto. Questo spettacolo è molto più di una semplice cronaca storica: è un viaggio emozionante verso l’emancipazione e l’autodeterminazione, un inno alla forza di volontà di una donna che ha sfidato il mondo intero.

In scena anche la riproduzione della bicicletta con cui ha compito il suo viaggio: è quasi possibile sentire il vento tra i capelli mentre Annie pedala attraverso terre sconosciute e sfida le aspettative di una società che cercava di tenerla al suo posto.

Mariagrazia Innecco - Direzione Progetto
Elettra Dal Mas - Assistenza alla Produzione
per informazioni ulteriori: koine.loft@gmail.com

Commenti (3)

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  • avatar
    Maria Cristina Bello essere dei vostri. Grazie.
    • VC
      Vinicio Prenotato per: Vinicio Civinini Margherita Civinini
      • VC
        Vinicio 2 posti: Vinicio Civinini e Anna Pellegrini