“Queering home”: una tre giorni di musica, teatro, dj set, dibattiti in cui mettiamo al centro inclusione, mutualismo e intersezionalità, in chiave lesbica e queer. Il tuo contributo è importante per realizzarla!

Dal 30 Settembre al 2 Ottobre il Teatro La Cucina, l’Ostello Olinda, il Ristorante Jodok e il parco dell’ex Ospedale psichiatrico Paolo Pini ospitano una sperimentazione artistica e politica lgbtqa+, con libero accesso del pubblico a cinema, teatro, performances, concerti, danza e dj set.

Il filo conduttore è la comunità, alla ricerca di cosa ne consente la nascita e rende viva nel tempo una “casa comune”, intesa in termini teorici ma anche materiali.

Chiediamo il contributo deglə autorə della ricerca “Queering Asylum in Europe”, che indaga le criticità del modello di accoglienza per le persone che richiedono protezione internazionale in Europa sulla base del proprio orientamento sessuale o identità di genere e discuteremo anche della “casa, sito di resistenza” di cui parla bell hooks, luogo del margine in cui sperimentare il mutualismo e la cura che ci sono necessari per esistere come persone e come comunità.

Ospitiamo il concerto delle Big Joanie, band punk femminista nera tra le più apprezzate e discusse sulla scena live del Regno Unito e ascoltiamo alcunə musicistə, cantantə, dj in collaborazione con Blackn[è]ss Fest - evento milanese  dedicato all’arte, alla musica, al cinema e alla rappresentazione dell’universo afrodiscendente in Italia con la finalità di dare un contributo ad un percorso di decolonizzazione e decostruzione del linguaggio di una società fortemente basata sul razzismo sistemico.

Ascoltiamo il potente reading di Wissal Houbabi dedicato a Youns El Boussettaoui, ucciso a Voghera nel luglio 2021 dall’ex assessore alla sicurezza della Lega Massimo Adriatici. E facciamo anche molto altro… vogliamo dare vita a uno spazio dove si incontreranno e contamineranno reciprocamente diverse esperienze e soggettività, anche grazie alla possibilità di optare per la formula residenziale presso l’Ostello Olinda, che permette una prossimità tra pubblico, persone esperte e artistə, creando un contesto poroso e permeabile, che il quartiere e la città possono liberamente attraversare.

Un contenitore complesso, un festival, una residenza, con eventi musicali, di cinema, teatro, danza, di parola, alla ricerca di una “casa” inclusiva che non sia il privilegio di alcun*

Per realizzare tutto questo abbiamo bisogno di te! Il progetto è finanziato in parte dal Comune di Milano - nell’ambito del progetto Milano è Viva nei Quartieri – ma non basta: vogliamo che tutti possano accedere all’evento liberamente e per farlo serve il contributo di tutti!

Contribuisci anche tu con questa campagna!