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Il Trattore Cooperativa Sociale Onlus nasce nel 1980 dall’unione di tre anime: un gruppo di obiettori di coscienza appena usciti da una forte esperienza comunitaria, dagli studenti diplomati alla scuola di agraria e dai giovani disoccupati. Tre anime che ancora oggi sono presenti nei principi della cooperativa, l’inserimento lavorativo per persone svantaggiate, la creazione di opportunità di lavoro e l’agricoltura sostenibile. L’obiettivo da sempre è quello di creare un ambiente lavorativo a tutti gli effetti in grado di accogliere persone con diversi tipi di difficoltà (fisiche, psichiche, sociali) per dare loro gli strumenti necessari ad inserirsi in un contesto lavorativo, anche non protetto come il nostro, infondendo fiducia a piccoli passi, gradualmente e valorizzando i punti di forza di ciascuno.
Il Trattore oggi è una cooperativa multifunzionale di servizi dinamica ed efficiente che opera in settori diversi, dalla florovivaistica alla manutenzione del verde, dall'educazione ambientale all'agricoltura biologica e alla vendita di prodotti biologici ed etici, impiegando personale qualificato e in continuo aggiornamento. Il contesto geografico in cui si inserisce la cooperativa, nel cuore di Roma, in pieno centro urbano, appena svoltato l’angolo dei Colli Portunesi, dove troviamo la Riserva Naturale della Valle dei Casali, è un’oasi verde dove l’agricoltura urbana trova concretamente senso.
Il Trattore opera con finalità di integrazione socialedi persone svantaggiate in un ambiente che promuove giustizia, solidarietà, l’attenzione al benessere psico-fisico, in una cornice di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Quotidianamente si confrontano e collaborano persone svantaggiate e non, ognuna capace di portare il proprio contributo che viene riconosciuto e valorizzato all’interno della comunità. La cooperativa infatti vive solo del proprio lavoro per cui ogni socio è responsabile, con le proprie capacità e limiti, del buon funzionamento della struttura.
Accanto ai lavoratori, sono stati inseriti diversi tipi di tirocini formativi e lavorativi che hanno sempre lo scopo di fare da volano a una vita il più possibile autonoma e gratificante. Non nascondiamo le difficoltà che incontriamo quotidianamente, sia organizzative sia economiche, dato che il progetto si snoda da quasi quarant’anni ed è ambizioso soprattutto in un momento storico di difficoltà generale, dove la compagine sociale viene descritta come un peso e non un investimento come invece nella realtà è.
Dare la possibilità di lavorare continuativamente a persone che hanno difficoltà a raggiungere un redditoe inserirle nel tessuto economico della società, con evidenti benefici per tutti, che tradotto significa renderle più autonome, aiutandole ad uscireda una logica di assistenzialismo.
Il contatto con la terra, il lavoro manuale e visibile, l’ambiente aperto sono elementi importanti per l’equilibrio psicologico e sociale dell’individuo. Sono campi di intervento dove anche chi non ha la possibilità di eseguire compiti altamente specializzati può trovare il suo spazio e sentirsi parte attiva della comunità, ed esserlo realmente. In questa cornice si dipinge il PROGETTO QUO VABIS (Vivaismo Agricoltura Biologica Iclusione Sociale), rivolto a chi soffre di diversi tipi di disagio psichico e sociale,con l’obiettivo di far emergere il ruolo attivo, di far esprimere le potenzialità e le capacità di questi soggetti nel contesto nel quale vivono, ma anche a coloro che vogliono riscoprire la natura e le relazioni tra persone.
Vogliamo offrire uno spazio terapeutico per formare queste persone e dar loro la concreta possibilità di essere inseriti in un contesto lavorativo. Infatti, QUO VABIS punta alla ristrutturazione della serra che ospiterà un vivaio di piante grasse all’interno de Il Trattore in modo da creare opportunità lavorative inclusive per i ragazzi affetti da autismo e con disagio sociale formati all’interno del corso. Le modalità di aumento graduale di responsabilità, di rispetto delle regole, di confronto con l’ambiente lavorativo reale, sono ampiamente e positivamente sperimentate da molti anni in Cooperativa grazie ai tirocini attivati nel corso degli anni. Questi strumenti risultano spendibili, oltre che all’interno della Cooperativa, anche in altri contesti lavorativi.
Dunque saranno organizzati corsi diversi ma complementari (su agricoltura orto-frutticola e florovivaismo “grasso”), in cui almeno la metà dei posti saranno riservati a soggetti affetti da sindrome di autismo e altre condizioni di disagio sociale.
Si affiancheranno anche altre attività, aperte al pubblico volte alla creazione di relazione tra i partecipanti, la comunità scientifica e imprenditoriale, e la società tutta.
Stiamo cercando fondi per ampliare il più possibile queste opportunità.
La nostra ambizione è quella di offrire un supporto effettivo e rendere il progetto un modello da attuare ovunque, diffonderlo per dare possibilità concrete di emancipazione, integrazione e giustizia. Con i fondi raccolti attiveremo i corsi per i ragazzi con difficoltà, costruiremo la serra dove potranno lavorare e con il tempo creare il proprio reddito. Sono già tanti i partner che ci sostengono, come Minima Urbania, la Florence Design Academy con il Prof. Marco Lucifora, l'ass. gli Amici di Conca D'oro, la startup sociale Net4Notes. Ma abbiamo bisogno del contributo di tutti per raggiungere questo ambizioso obiettivo.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
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