Una campagna di
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La campagna di radioabbonamento di Onda Rossa per il 2025! Nell’anno del Giubileo della Speranza, tra porte sante, pellegrin@ e santoni, anche quest’anno vi chiediamo di partecipare alla campagna di autofinanziamento di Radio Onda Rossa che da 48 anni trasmette grazie alla generosità di ascoltatrici e ascoltatori, alle iniziative di autofinanziamento e alla tenacia di chi trasmette tutti i giorni. Ancora oggi su Radio Onda Rossa non passa nessuna forma di pubblicità, ancora oggi chi apre i microfoni non riceve compensi né rimborsi.
È il 24 maggio del 1977 quando nell’etere romano si ascolta per la prima volta la voce di Via dei Volsci. «Allora a Roma c’erano diverse realtà di comunicazione, Radio città futura, Radio Radicale, Il manifesto, Lotta continua, Il quotidiano dei lavoratori, ma tutte, difficilmente, parlavano delle vere lotte che il movimento romano faceva…per far pubblicare una cosa dovevamo fare sempre a botte». Già dalla prima trasmissione emergono due aspetti: la necessità di avere un proprio strumento d’informazione – che nascesse direttamente dentro le lotte operaie e ne potesse essere un’espressione fedele – e la volontà che la radio fosse completamente autofinanziata attraverso le sottoscrizioni libere dei comitati, dei collettivi, degli ascoltatori e delle ascoltatrici. Due aspetti strettamente legati che attraversano tutta la storia dell’emittente eche, tutt’ora, rappresentano la spina dorsale degli 87.900 Mhz in modulazione di frequenza.
Dal 1977 Radio Onda Rossa trasmette ininterrottamente tutti i giorni e tutte le settimane dell’anno grazie alle migliaia di persone che hanno fatto radio nei modi più vari, soprattutto riappropriandosi della parola e dandola a chi non l’aveva. Trasmettendo testi e musica, producendo trasmissioni sugli argomenti più vari, privilegiando l’attualità e il conflitto sociale e politico "dal basso", anche tramite lo strumento del "microfono aperto". Senza dimenticare la cultura, l’arte, lo spettacolo, le nuove tendenze, l’ironia, la fantasia, i sogni, la curiosità e la "follia", con la consapevolezza che la radio debba essere uno strumento sempre permeabile e reattivo nei confronti del mondo circostante, pronta a reinventarsi ogni volta che fosse opportuno.
Un lavoro immenso, generoso, impagabile… e, infatti, non pagato! Uno scambio che avviene attraverso un incessante flusso di dare/avere alla/dalla radio, che si caratterizza come luogo di incontro, confronto, conoscenza, crescita, libertà, impegno politico collettivo in divenire. Proprio per questo, abbiamo bisogno di tutte e tutti voi!
Radio Onda Rossa attraversa la città e non solo con le sue iniziative di finanziamento. Le iniziative di sottoscrizione sono importanti eventi di cultura, socialità e dibattito; momenti in cui la radio vive negli spazi sociali e gli spazi sociali contribuiscono alla vita della radio. Purtroppo, le spese per rendere possibile questo piccolo miracolo chiamato RoR sono sempre più ingenti, e le iniziative da sole non bastano. Inoltre, l’abbonamento si rivolge direttamente a chi ascolta la radio e a chi la sostiene: ci piacerebbe che L'apertura dei microfoni da Via dei Volsci 56 diventasse una responsabilità collettiva, strutturale, di tutte e tutti. La forma dell'abbonamento esprime proprio l'idea che questo finanziamento va ripetuto ogni anno. Negli scorsi anni abbiamo legato la campagna a progetti specifici, come l’acquisto di nuove attrezzature e l’accensione del DAB (Digital Audio Broadcasting). Ad oggi, quelle raccolte fondi ci hanno permesso di rinnovare le tecnologie a nostra disposizione e di accendere il DAB a Terni, Perugia e Roma.
Il RadioAbbonamento servirà per coprire i costi ordinari e straordinari che Ondarossa deve sostenere (sigh!) ogni anno per trasmettere.
Nel dettaglio, le spese che affronteremo sono:
Come recita uno dei nostri slogan più affezionati, Ondarossa è la radio di chi se la sente. Non abbiamo mai creduto in padrin, padron, sponsor o pubblicità. Crediamo che questa radio sia una risorsa per tutt@ ed il suo funzionamento debba essere sostenuto da tutt@ coloro che si riconoscono nella (e scommettono sulla) visione del mondo che ogni giorno dagli 87.9 si immagina, si pratica e si trasmette. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci a te!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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