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Raices Comunes è un progetto promosso da Tra i Binari, associazione di promozione sociale.
Nasce dall'esigenza di incontrare realtà artistiche cubane e di cercare in esse radici comuni, come se si potesse immaginare un'unica fonte dalla quale nasce l'esigenza di fare arte.
L’associazione nasce dall'esperienza di “Teatri Tra i Binari”, con sede nel Circolo Arci Casa del Popolo Contemporanea di Bruciana, Empoli (FI) a febbraio 2012.
In seguito, dal 2015, il gruppo teatrale si costituisce nell'a.p.s. “Tra i Binari” con l’intento di promuovere sempre più progetti artistici e di inclusione sociale.
Il gruppo è composto da Francesco Mugnari attore, performer, regista, laureato presso il Dams di Bologna, Marina Capezzone attrice, laureata alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze e operatrice di accoglienza nel sistema di protezione per rifugiati, Simone De Fazio attore, musicista e fotografo, Nicolas Baggi, in arte Va Kuum, sound composer studente del Conservatorio Cherubini di Firenze nel corso “Nuove tecnologie multimediali”, Filippo Ficozzi, videomaker studente del corso audio-visual design presso l'accademia di Rotterdam, Simona Fossi, attrice fotografa con master in Reportage di Viaggio presso Società Geografica italiana e Martin Hidalgo, originario del Perù, fotografo diplomato all'istituto Leonardo da Vinci, che parteciperà al progetto anche come mediatore linguistico.
La Direzione Organizzativa e le relazioni internazionali sono a cura di Beatrice Nutini, laureata in progettazione e gestione di eventi culturali, con corsi formativi in europrogettazione e master in amministrazione e bilancio presso l'Università di Pisa.
Il Progetto prende le mosse dall’incontro avvenuto nel Febbraio 2016 tra la nostra associazione e l’associazione “Amicizia Italia-Cuba”.
La proposta fatta all’associazione prevedeva la possibilità di realizzare un incontro che fosse uno scambio culturale con alcuni progetti teatrali e performativi attivi a Cuba, chiedendo così collaborazione per la ricerca di contatti in loco.
Da questo primo incontro, abbiamo conosciutoUlises Rodriguez Flebes, drammaturgo e direttore della Casa Memoria Escenica de Matanzas con il quale nasce l’idea di intraprendere, durante la permanenza a Cuba, alcuni laboratori teatrali insieme ad attori, performer e musicisti che andremo ad incontrare.
Il secondo contatto che ha segnato una tappa fondamentale è quello di Alina Narciso Metec Alegre, regista teatrale e organizzatrice del Festival Escritura de la/s Diferencia/s Bienal Internacional de Dramaturgia Femenina.
Grazie a lei abbiamo organizzato un incontro con gruppi teatrali dell’Habana partecipanti al Festival e un secondo laboratorio intensivo teatrale a Santiago De Cuba. Proprio qui, ci sarà l’incontro con Fatima Patterson, regista teatrale e il Proyecto Cuento De Aguas, compagnia teatrale.
Dal 2014 con la nostra associazione abbiamo iniziato un percorso di valorizzazione delle realtà artistiche che sono escluse dai classici contratti della grande distribuzione, convinti che possa esistere una sensibilizzazione alla produzione artistica dal basso.
Il panorama italiano, soprattutto per quanto riguarda le nuove esperienze giovanili, risulta essere sempre poco attento a queste realtà. Le motivazioni sono sempre più legate ai processi di crisi che i paesi europei stanno affrontando, tuttavia sembrano essere sempre più vane, non garantendo il minimo spiraglio di luce per una nuova epoca.
Spinti dalla necessità di cercare altre forme di produzione ma soprattutto un altro sistema di organizzazione della proposta culturale, vorremmo sviluppare un’indagine intorno alle realtà performative che operano sul territorio cubano.
Un progetto che possa metterci in contatto diretto con queste realtà per conoscere, indagare e documentare sia la poetica dei gruppi artistici che il rapporto che viene instaurato con il pubblico. Aprire uno sguardo intorno al ruolo che le arti performative e il teatro rappresentano all’interno della nazione.
Sono passati più di 50 anni dall'inizio della Rivoluzione, la quale ha posto fin dal principio, il ruolo preminente della Cultura per la rivalsa del popolo. Mentre in Italia si viaggiava a spada tratta sulle corde del boom economico a Cuba si stava lavorando per le stesura di un'altra storia. Il nostro intento è proprio quello di osservare e studiare le profonde differenze che stanno tra questi due paesi.
Lo scopo del nostro progetto è quello di far conoscere il panorama artistico cubano, sperando di sfatare luoghi comuni per dare spazio alla visione di una ricerca artistica innovativa, emergente o conclamata.
Vorremmo sviluppare, durante il mese di permanenza a Cuba, una serie di riprese, interviste, documentazione e laboratori teatrali con alcune compagnie operanti sul territorio.
Crediamo in questo progetto perché:
-Il teatro e l'espressione artistica possono essere lo specchio di un popolo, delle sue esigenze e delle sue richieste.
-Siamo alla ricerca di altri modelli di produzione e fruizione dell'arte
-Perché documentare tutto questo possa essere una piccola impronta nella storia dell'arte.
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