Una campagna di
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E’ un progetto per la realizzazione di uno spettacolo teatrale per parlare di una generazione di giovani che sgomita per esserci, che fatica a trovare il suo posto sulla terra, e in alto scopre la Luna.
Rapiti dalla Luna per ritrovare un’appartenenza, una casa, un mondo che ci accolga. Tra fanciullezza e la responsabilità di un’età adulta.
Questo è il nostro viaggio.
Lo facciamo con l’occhio della commedia – guidati da un maestro del teatro comico popolare – della satira (e auto-satira), disegnando un ritratto surreale, poetico e ringhioso, e con i linguaggi dell’oggi. Perché il comico, perfido e cinico rivela in profondità l’inquietudine di abitare il nostro tempo.
E riderne, assieme - noi e voi – in teatro, lo schiaffo che alimenta il viaggio.
Buttiamo in scena noi stessi dando forma ai conflitti, alle illusioni (e disillusioni), ai nostri spazi angusti, alla rabbia soffocata; ma anche alle svogliatezze e alle pigrizie, al nostro individualismo collettivo, alla difficoltà di esserenoi. E lo facciamo con le forme del teatro, il mestiere che ci stiamo costruendo, terrestri e attrici, in bilico tra vita e scena, personaggio e persona.
Abbiamo dato vita ad un progetto libero, ora abbiamo bisogno di voi!
Come in ogni cammino ci sono le tappe , le soste, gli incontri. Noi stessi: per vedere cosa vedono i nostri occhi. Occhi giovani che dovranno vedere molto di più di quello che hanno visto finora.
Siamo tre migranti, tre fuggitive terrestri, tre giovani attrici Serena Abbà, Camilla Bassetti, Marta Ziolla.
Ma questo non è un viaggio in solitaria, si sono aggiunti a noi tanti altri naviganti, senza i quali non avremmo potuto costruire la nostra nave teatrale. Con noi, una squadra di coetanei di talento, architetti della scena, scultori, pittori, designers, utilizzando i più svariati materiali e tecniche di realizzazione. E qualche mano più esperta che si è messa al servizio del progetto. L’accoglienza è di Santibriganti Teatro.
In scena Serena Abbà, Camilla Bassetti e Marta Ziolla; elementi scenografici Claudio Sportelli e Marco Ferrero; accessori di scena Alessia Spanu; opere per la scena Siyana Mihova; luci e suoni Nicola-Nick Rosboh, logo Vera Agazzi; registrazioni e post-produzione audio Andrea Lesmo; foto di scena Stefano Roggero; video di scena Fabio Melotti; voce fuori campo di Bruno Orlando e della piccola Zoe Sportelli; collaborazione artistica Orlando Manfredi; alla direzione Mauro Piombo; produzione esecutiva Santibriganti Teatro.
Imbarcati su Raptus di Luna, ora con un tuo aiuto, domani in teatro. Il teatro è un luogo esclusivo in cui si può fare politica, intrattenimento e pensiero. Insieme. E’ festa, riflessione e gioco di prestigio. E’ l’oggi e il domani.
Abbiamo iniziato la creazione di questo progetto nell’autunno del 2019. La pandemia ci ha ritardato la messa in scena e il debutto.
Siamo in calendario per la prima a Febbraio 2021 al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese nella stagione ‘Battiti’ (Link del programma: https://www.santibriganti.it/teatro-civico-garybaldi)il21 in doppia replica h 16 e h 21, e in anteprima il 19 h 21.00 al Teatro Civico di Caraglio (CN) nella stagione ‘Come Sassi nell’Acqua’ (Link del programma: https://www.santibriganti.it/provv-caraglio-busca-dronero).
Confidiamo che i teatri potranno essere riaperti per quelle date, in caso contrario si slitterà di qualche settimana.
Se vuoi conoscere meglio questo progetto guarda la nostra scheda artistica: https://www.santibriganti.it/raptus-di-luna.
In un tempo di solitudine degli artisti, e di surplus d’incertezza a causa della pandemia in atto, chiediamo una tua donazione per compiere il progetto. Anche un piccolo contributo, una goccia sarà un mare.
Abbiamo bisogno di circa 5000 € per coprire le sole spese vive per realizzare le scenografie, i materiali della scena, i costumi, i supporti di promozione e diffusione.
Santibriganti Teatro contribuisce pagando i cachet degli attori e tecnici per debutti, montaggi e prove in teatro, e devolverà gli incassi derivanti dalle repliche a contributo delle spese di realizzazione di Raptus di Luna, oltre al sostegno rappresentato dalla messa a disposizione degli spazi di lavoro, delle strutture organizzative e produttive.
Sono almeno due decenni che una quota delle mie attività professionali è condivisa con i giovani (sia allievi che attori). Ne conosco le qualità, l’addestramento, le ambizioni e, nondimeno mi sfuggono, la sfiducia e lo scoraggiamento di avere ‘Un Posto’ per fare e per scegliere. Tra voglia di fare, rabbia e svogliatezze, tra essere e apparire, e talvolta l’inutilità di provarci.Ho proposto loro di creare uno spettacolo su loro stessi, uno specchio in cui si rifletta una generazione - i cosiddetti millenians (l’età media delle protagoniste è 25 anni). Sullo sfondo le generazioni che dovrebbero guidarli, non di rado, immature anch’esse, smarrite tra eterna giovinezza e certezze inutili. Lo spettacolo è nato sulle tavole della sala prove, e di prova in prova, vedo lo sbalordimento degli occhi delle attrici nel riconoscersi e poi il piacere di rappresentarsi e rappresentarci.
Mauro Piombo
Raptus di Luna è una giostra, un calcinculo, una ridda vorticosa nell’irrinunciabile tenerezza di un sorriso.
Instagram:https://instagram.com/raptus_di_luna?igshid=gwvqmftfcyo0
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