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Una figura femminile che celebra la bellezza di tutti i colori del creato. Madre Terra, simbolo di una natura ricca e generosa che accoglie tutti esseri e che con la serenità della contemplazione, celebra la vita.
Un’installazione ideata da Massimo Caiazzo, un’interpretazione contemporanea di Madre Terra (alta 165 cm e realizzata in stampa 3d con un costo massimo di 10.000 Euro) che verrà esposta presso La Fabbrica del Vapore di Milano in occasione del Salone del Mobile (dal 18 al 23 aprile 2023) nell'ambito della manifestazione FRAGILITÀ: RIFLESSIONI SUL NOSTRO TEMPO.
Progetto a cura di Massimo Caiazzo per Design+Sensibile
Viviamo in un’epoca in cui rapidità, mutevolezza e impalpabilità sono divenuti tratti caratterizzanti tanto delle dinamiche proprie dei mercati, quanto, purtroppo, di quelle relazionali e sociali e recentemente anche di quelle determinate da eventi straordinari come l’emergenza ambientale, le pandemie o la guerra.
La risposta alla relazione che ogni persona ha con il mondo in cui vive genera comportamenti diversi: si può essere duttili oppure restare bloccati. La duttilità, l’elasticità, comportano un movimento secondo cui, in seguito a una sollecitazione, si è plastici, ci si deforma, ma non ci si rompe.
Solo così la sensazione di fragilità, individuale e collettiva diventa speranza e possibilità di riscatto.
Conosciamo il mondo attraverso i nostri sensi che elaborano gli stimoli che riceviamo dall’esterno. Esperienza e istinto si fondono grazie alla facoltà dei nostri recettori di trasmettere le informazioni al cervello e dalla sua capacità di rielaborarle in una percezione d’insieme. Anche nella percezione sensoriale ritroviamo la condizione di fragilità dell’umanità. Il nostro tempo ci fa scoprire quanto le nostre sensazioni siano influenzate da fattori mutevoli e non quantificabili ma sempre più coinvolte in esperienze virtuali.
La nostra percezione è il risultato di una convergenza di diversi stimoli sensoriali che determinano la formulazione del nostro giudizio e a dispetto di quanto possiamo credere, definiscono la realtà attraverso l'illusione.
a cura di Massimo Caiazzo e Fulvio Michelazzi in collaborazione con IACC Italia (International Association of Colour Consultant) e Pacta dei Teatri
Il design non può limitarsi a produrre solo oggetti perché dovrebbe innanzitutto progettare per valorizzare i singoli e la collettività rendendo più facili e più piacevoli le azioni e soprattutto le relazioni quotidiane.
Umanizzare il design significa creare contesti sereni e vivibili da tutti, promuovendo ed attuando iniziative finalizzate alla diffusione e alla valorizzazione di una progettazione più sensibile che sappia rispettare l’ambiente, la dignità dei lavoratori e sostenere le persone fragili.
Design+Sensibile propone un ciclo di incontri con un marcato valore "esperienziale" dove il pubblico non è semplice spettatore ma diventa parte attiva di un dibattito aperto a tutti che si spinge oltre i confini che convenzionalmente separano le discipline. Un confronto che vuole essere innanzitutto un invito a guardare il nostro tempo con occhi diversi e che coinvolge artisti, scienziati, musicisti, registi, stilisti, scrittori, architetti, chiamati ad esporre le proprie suggestioni, emozioni e analisi dalla prospettiva del proprio ambito disciplinare confrontandosi sui vari aspetti che raccontano la fragilità del nostro tempo, come l’educazione, l’ambiente, i diritti umani, i beni comuni, la disabilità fisica e mentale.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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