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L'8, 9 e 10 settembre si terrà a Cagli, in provincia di Pesaro e Urbino, la scuola nazionale di formazione del Partito Comunista dei Lavoratori, aperta ai militanti, a iscritti, e a tutti i compagni e le compagne interessati/e al marxismo rivoluzionario. I tre giorni combineranno il lavoro di formazione (relazioni e dibattiti) con spazi di socialità, musica, proiezioni.
I riferimenti retorici alla necessità della formazione sono richiami ricorrenti nella tradizione della sinistra riformista e centrista. È vero che negli ultimi anni di crisi e riflusso persino questi richiami formali alla formazione si sono fatti più radi e occasionali, perché la crisi della sinistra politica ne ha indebolito gli stessi presupposti culturali. Ma nella misura in cui ancora permane, questa sorta di formazione presenta come sapere da trasmettere le eredità ideologiche del riformismo o del centrismo diversamente assortite: la tradizione togliattiana e berlingueriana del PCI, o la cultura della "nuova sinistra" demoproletaria, o la scuola postoperaista, o le mitologie dello “stalinismo di sinistra” (Secchia). Tradizioni e scuole maggioritarie nella storia della sinistra e dell'estrema sinistra italiana, che con diversi ruoli e responsabilità hanno accompagnato la sua disfatta.
Per il PCL l'investimento nella formazione ha un contenuto esattamente opposto: il lavoro metodico di recupero degli strumenti programmatici, strategici, tattici, della tradizione marxista rivoluzionaria. Quelli dei partiti comunisti delle origini e dell'Internazionale Comunista di Lenin e di Trotsky. Quelli che la socialdemocrazia, lo stalinismo, il centrismo hanno seppellito. Quelli che il trotskismo autentico ha difeso con le unghie e coi denti, pagando per questo un prezzo altissimo.
Recuperare questi strumenti; ritrovare la loro radice nella storia a cento anni dalla nascita dell'Opposizione di sinistra allo stalinismo; articolare e aggiornare il loro investimento nella lettura della nuova realtà mondiale e nazionale, nell'intervento nella lotta di classe, nella costruzione del partito rivoluzionario leninista, è indispensabile per formare una nuova generazione di quadri marxisti, l'ossatura portante di un'organizzazione rivoluzionaria.
I temi della scuola, le relazioni e i dibattiti programmati, si concentrano nel loro insieme sulla valorizzazione di questo patrimonio. Un momento importante di riflessione collettiva, in continuità con l'investimento più generale del nostro partito nella formazione marxista rivoluzionaria attraverso le sue pubblicazioni e strumenti editoriali. Un'occasione preziosa in particolare per quei giovani che non si accontentano del movimentismo, del puro inseguimento della prossima scadenza di mobilitazione, ma cercano radici e ragioni di un progetto generale di rivoluzione, su scala nazionale e mondiale.
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