Una campagna di
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Il Rifugio antiaereo di Cava Daniele è una suggestiva cavità antropica che sorge all’interno dello storico quartiere “Antico Corso” di Catania. È un luogo che custodisce la memoria collettiva dell’intera città, uno scrigno di ricordi e testimonianze che merita di essere restituito alla cittadinanza per raccontare la sua storia di speranza, abbandono e rinascita lunga ben 350 anni.
Il progetto - nato attorno a questo particolarissimo spazio della Catania sotterranea - già dalle prime fasi di costruzione vuole essere condiviso con tutti e tutte e spazio di collaborazione e partecipazione. Le pratiche di valorizzazione sviluppate per il progetto del rifugio, infatti, si collocano nel contesto delle iniziative civiche che vogliono fare dei beni culturali veri e propri beni comuni che servano da leva di cambiamento sociale e culturale.
Per restituire definitivamente il Rifugio alla città sarà necessario un cantiere che permetta di realizzare tutti gli impianti per porre le condizioni di piena e completa accessibilità. Tanto lavoro è stato fatto e altrettanto se ne sta facendo per ricercare i finanziamenti necessari all’apertura del cantiere, ma i passi da compiere sono ancora tanti e proprio per questo anche il vostro contributo sarà fondamentale per restituire il Rifugio al quartiere Antico Corso e alla città: sostienici anche tu!
Il Rifugio antiaereo di Cava Daniele risale alla Seconda Guerra Mondiale ed è stato realizzato all’interno di una vecchia cava di minatori-bambini, sotto una coltre lavica spessa circa 12 metri. Le sue gallerie raccontano una storia che possiamo racchiudere in tre parole: la lava, la cava, la guerra. A seguito della colata lavica del 1669 e dopo il terremoto del 1693, nasce una cava di “ghiara” dalla quale l’edilizia dell’epoca estrae materiale prezioso per la ricostruzione della città. Negli anni ‘30 del ‘900, la cava viene destinata ad accogliere un rifugio antiaereo di cui ancora oggi si conservano le tracce. Concluso il secondo conflitto mondiale, il Rifugio di Cava Daniele viene dimenticato e per 70 anni i suoi ingressi vengono ostruiti da rifiuti e macerie.
Tra ottobre e novembre del 2019 Officine Culturali, il Comitato Popolare "Antico Corso", il Centro Speleologico Etneo e l’Associazione “Le cave di Rosso Malpelo” decidono di rimboccarsi le maniche e restituire il rifugio antiaereo alla città: insieme agli abitanti del quartiere, hanno rimosso secchio dopo secchio le oltre 20 tonnellate di macerie e rifiuti che ostruivano gli ingressi del Rifugio.
I partner sono alla ricerca di imprese e enti disponibili a sostenere il progetto, ma il vostro contributo sarà importante e fondamentale affinché una coralità di risorse intervenga a coprire in co-finanziamento i costi di adeguamento e infrastrutturazione del luogo e degli spazi comuni che lo circondano.
Con il vostro contributo verranno acquistati caschetti e armadietti, necessari ai sopralluoghi conoscitivi al Rifugio e se la partecipazione sarà significativa:
Abbiamo avviato questa raccolta fondi perché siamo convinti che il Rifugio sia un bene pubblico che, se restituito alla città, possa contribuire a cambiare le condizioni di fragilità e diseguaglianza che caratterizzano da sempre il quartiere Antico Corso. Siamo certi che sia possibile una economia sociale a base culturale, ed è provato che le pratiche di comunità possono davvero produrre cambiamento.
Perché sostenerci? (Ri)caviamo il futuro: sostieni il progetto del Rifugio di Cava Daniele!
L'obiettivo di questa campagna è di condividere e dare coralità ad un progetto di restituzione alla cittadinanza di un luogo che fa parte del passato, del presente e del futuro di Catania. Puoi aiutarci donando entro il 31 dicembre 2024: ogni contributo sarà fondamentale al progetto, grazie!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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