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Nello scorso mese di luglio, la Fondazione di Comunità Porta Palazzo insieme all’associazione Fuori di Palazzo ha riaperto i giochi del Giardino Pellegrino, l’area verde di piazza Borgo Dora davanti al Sermig e alla Scuola Holden, conosciuta a tutti come "il giardino del Balon".
Un punto di riferimento per chi vive il quartiere Borgo Dora, che durante l’estate scorsa è stato utilizzato da bambine e bambini di tutte le età che avevano bisogno di spazi pubblici per riconquistare i momenti di socialità dopo il primo lockdown.
Da fine 2018, il giardino è rimasto chiuso ed è divenuto il deposito delle attrezzature che servivano ad azionare la mongolfiera, che era collocata in quel punto dal 2012.
Il giardino è un simbolo del territorio, è l’unico spazio verde con area giochi di Borgo Dora ed è prioritario riuscire a riattivarne l’uso.
La nuova sfida è quella di riaprire la parte di giardino ancora inaccessibile alla comunità e intervenire per renderlo maggiormente fruibile attraverso interventi di messa in sicurezza e progettazione partecipata di nuove attrezzature e spazi di socializzazione.
A supporto del progetto, la Fondazione stipulerà un protocollo d’intesa con la Città di Torino e la Circoscrizione 7 al fine di rendere il giardino, una volta riaperto, uno spazio aggregativo e sociale. Ma per farlo, dobbiamo recuperare i fondi necessari per mettere in sicurezza l’area verde e renderla agibile da tutta la cittadinanza.
Con il tuo contributo potremo:
A lavori conclusi, potranno beneficiare del giardino le bambine e i bambini della Scuola d’Infanzia Maria Teresa di via Mameli, Marc Chagall di via Cecchi e Nido del Dialogo di via Andreis, le associazioni del territorio che cercano uno spazio pubblico e aperto, i gruppi informali per i propri incontri, le famiglie che necessitano di un’area verde per il proprio svago e per quello delle proprie figlie e figli.
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Il giardino cardinale Michele Pellegrino in piazza Borgo Dora, è un’area verde unica del suo genere nel quartiere di Borgo Dora.
Il giardino è stato realizzato nel 2001 dalla Città di Torino nell’ambito del progetto The Gate, con la creazione di un’area dedicata al gioco di bambine e bambini e un’ampia area con gradoni posti ad anfiteatro, che riprende la planimetria della preesistente chiesa demolita negli anni ‘30. Il tutto circondato da alberi che oggi garantiscono molta ombra e protezione.
Per anni senza nome, nel 2012 il giardino viene intitolato a uno dei più amati vescovi della città. Da quell’anno, una grande parte del giardino è stata destinata al Turin Eye, il più grande aerostato frenato del mondo, un’attrazione turistica che consentiva di ammirare Torino e le montagne da un’altezza di 150 metri. A fine 2018, dopo tante difficoltà, l’impresa che gestiva la mongolfiera è fallita. Da quel momento il giardino è rimasto chiuso ed è divenuto, di fatto, il deposito delle attrezzature che servivano al funzionamento del pallone aerostatico.
Dal processo di evoluzione del quartiere di Aurora e Porta Palazzo è nata la volontà di disegnare un nuovo protagonismo sul territorio che parta dalle persone e dalle realtà che lo vivono e abitano. Da qui è nata la Fondazione di Comunità Porta Palazzo, capace di agire dal basso nella trasformazione del quartiere. A partire dal patrimonio immateriale, composto da un tessuto sociale, culturale ed economico capace di far convergere le differenze e favorire gli scambi, che si intreccia in una rete di relazioni tra persone, enti e soggetti economici, la Fondazione si attiva per migliorare la qualità della vita di chi abita, opera e frequenta il quartiere, promuovendo equità, libertà, bellezza, coesione sociale, solidarietà e responsabilità sociale, accrescere e trasmettere il valore della comunità promuovendo protagonismo a persone e risorse, supportare le fragilità.
Qui il nostro manifesto.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
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